Libero

trillyina

  • Donna
  • 64
  • il nulla
Acquario

Mi trovi anche qui

Profilo BACHECA 11444

trillyina 07 maggio

 

Belvedere Castagnevizza.

 

 

 

Ti piace?
6
trillyina 07 maggio

 

 

 

 

Ti piace?
6
trillyina 06 maggio

 

 

 

 

Ti piace?
8
trillyina 06 maggio

 

 

 

 

 

Ti piace?
5
trillyina 06 maggio

 

 

 

 

Ti piace?
5
trillyina 06 maggio

 

 Ponte di Solkan, con la volta ad arco di 85 metri, è il più grande ponte ferroviario di pietra al mondo. Questo capolavoro tecnico fu edificato all'inizio del secolo scorso, nel 1905, sulla famosa linea ferroviaria Transalpina che collegava Gorizia e Jesenice. Per la costruzione vennero utilizzati 4.533 blocchi di pietra scolpiti per un totale di 1.960 m3. La nuova linea ferroviaria che collegava Vienna ed il porto di Trieste entrò in funzione nel 1906. Durante la prima guerra mondiale il ponte venne demolito, poi ricostruito secondo il progetto originale ed ancora oggi viene utilizzato. Nel 1985 il ponte di Solkan è divenuto monumento tecnico e quindi tutelato dalle belle arti.

 

Veduta unica sul fiume dal colore dello smeraldo, l’Isonzo.

Ti piace?
6
trillyina 06 maggio

 

Distrutto nella prima guerra mondiale durante la Sesta battaglia dell'Isonzo dalle truppe austriache in ritirata, venne ricostruito durante il ventennio fascista, dopo un breve periodo in cui fu temporaneamente rimpiazzato da una struttura architravata in ferro, è considerato tutt'oggi un capolavoro di ingegneria[senza fonte]. È il ponte ad arcata unica in pietra tagliata più lungo del mondo, con i suoi 85 m di estensione. Oltre all'enorme luce si presentò il problema del momento che si poteva generare dall'entrata e uscita sbieca della ferrovia rispetto all'asse del ponte.

Durante la sua costruzione venne edificato un pilastro centrale nell'alveo del fiume per consentire la realizzazione dell'enorme centina a struttura alberiforme, anch'essa oggetto di un preventivo studio ingegneristico.

Il nuovo ponte – ancor oggi esistente e praticabile – si differenzia dalla prima realizzazione per il numero di archi che raccordano il piano ferrato alla campata, prima cinque e ora quattro.

Le ragioni per cui venne riedificato nonostante la funzionale - ed economica - soluzione in ferro si devono probabilmente addurre al contesto storico-politico: dopo la prima guerra mondiale la zona giuliana (Gorizia compresa) diventò territorio italiano e, nella stessa logica di monumentalizzazione dei luoghi della Grande Guerra, la ricostruzione di questo ponte in particolare era simbolo di pari abilità tecnica da parte degli italiani verso gli austriaci.

 

 

Ti piace?
5
trillyina 06 maggio

 

Buongiorno❤️

 

Non sottovalutare il potere di una passeggiata e di un respiro profondo.

 

 

Ti piace?
6
trillyina 06 maggio

 

Fu costruito dagli austriaci nel 1906 e nel 1916, durante la 6a battaglia dell’Isonzo, il suo arco fu fatto saltare in aria proprio dagli ingegneri austriaci. Nel 1927 le Ferrovie dello Stato Italiane ricostruirono l’arco del ponte in pietra, ma dopo il 1947, dopo l’annessione della Primorska alla Jugoslavia, il ponte rimase in Jugoslavia, e oggi si trova in Slovenia. Né austriaci né italiani ne rivendicano la paternità, entrambi se ne sono in qualche modo dimenticati, e da nessuna parte nella letteratura professionale di entrambi i paesi si può risalire a una qualche registrazione di questo punto di riferimento, men che meno della sua menzione quale patrimonio dell’uno o dell’altro dei paesi odierni dell’Austria o dell’Italia.

 

Ti piace?
5
, , , , , , , , , , , , ,