Sospensioni. Poco tormento. Tutto incalza fino ad esplodere nell'essenziale.
Ogni impercettibile vibrazione ti riporta a te stessa e precipiti. Tutto ha senso.
Prima un senso di estraneità.
Dopo ancora di più.
Sospensioni. Poco tormento. Tutto incalza fino ad esplodere nell'essenziale.
Ogni impercettibile vibrazione ti riporta a te stessa e precipiti. Tutto ha senso.
Prima un senso di estraneità.
Dopo ancora di più.
Gli altri, a volte lentamente, altre precipitevolissimevolmente, si diluiscono nella nostra memoria. E diventano ricordi incastrandosi a degli attimi, a degli eventi, a sensazioni. Forse a brividi.O a virgole. Solo alcuni, ed è raro, è prezioso, invece si incastrano alla pelle, a parti reali di noi, al sangue in circolo. Si trasformano in una strana materia che non smette di appartenerci. Anche quando parliamo di cuore. Ed è la sua magia. È il più crudele dei maghi che dà anche quando toglie. Pezzi di nuovi di noi, di nuovo noi, dentro noi. Propaggini silenti ed inconsapevoli. Fino al prossimo giro di sangue nella giostra invisibile dei nostri giorni.
Ed è una figata... anche quando non ce ne accorgiamo.
Lascio sempre l'ultima parola ai veri.... finti...
Sogni, scampoli di subconscio, intrecciati come foglie di erba al nuovo giorno, e alla fame di vita. E alcuni sentimenti inversi che come foglie tornano a superficie. Una sensazione che stupisce, come fa ogni volta il mare. Una pelle al contrario. Non sei tu ma sei tu. Perché sei cambiata. E tutto ha una importanza senza limitarsi ad essere dettaglio. Non più. Oltre il silenzio c'è sempre l'anima che soffia. È inutile, sempre e comunque sempre. E si intreccia inestricabilmente al nuovo giorno e al bisogno di bellezza e autenticità, che poi sono lo stesso.
Che palle, è ovunque la zampa da gatta morta....
Basta un tuffo per tornare bambini.