Profilo BACHECA 480
Chi pensa di dover avere sempre l'ultima parola sottovaluta la magnificenza del silenzio.
Eppure deve esistere un modo di comunicare più autentico, senza pause, senza artifici, dove la bellezza è data dallo snodarsi lieve ma audace della semplicità. E si mostra senza ostentare. Deve esistere....
C'è qualcosa di magico nella luce del sole quando fa freddo. Quasi scintilla la brina al mattino. Un richiamo al cielo che esplode. Alla voglia di guardare sempre oltre. Oltre, la parola in cui non puoi adagiarti ma che devi legarti al fiato, ai passi. Agli occhi.
Ci vuole rispetto per le parole. Nostre e degli altri. Usate, praticate o solo ostentate. Per quelle dette e anche per quelle non dette. Solo immaginate o scaraventate fuori dalla bocca dell'anima. Raccolte o calpestate. O semplicemente lasciate gocciolare, come gocce nella pioggia o svuotandoci le vene. Quando tutto è immaginifico risulta più semplice nascondersi dietro la fantasia e le sue rade. Quale bosco più delizioso?
Perché spesso le parole sono la via segreta del cuore. Subito dopo gli occhi.
Era tanto tempo fa e nei tuoi occhi mi persi tra strati di assenza.
E non è un modo di dire.
Eppure a volte ciò che sembra corretto non lo è mentre ciò che sembra sbagliato è l'unica soluzione possibile.
Nella ricerca di un senso, lo si perde completamente. Ed è così bello comprendere le cose senza bisogno di spiegazioni, senza repliche, senza precisazioni. Senza aspettative. Esistere con il sangue nelle vene e il cuore ovunque. Si rischia di sembrare deboli, fragili, indecisi, mentre in alcuni passi vi è l'unica risposta che si possa dare alla vita.