Ma quanto deve essere difficile...
Profilo BACHECA 478
Credo che nel raccontarsi ci sia una straordinaria forma di generosità, che si impicca nella incapacità di spiegare, di spiegarsi, di interagire. Da tempo mi capita, racconto male, e poi mi interrompo. Sarà che rincorro delle sensazioni, fino a renderle aspettative, inevitabilmente violate, frustrate, frantumate. Non so scambiare, e mi inseguo in circolo. Davanti al teatro della vita le mie vene sono goffe pompe di sangue muto. Da sempre contano poco gli oggetti per me. Ho sempre tentato di praticare un evangelico distacco per tutto ciò che è materiale. Ed è così che ho sviluppato una strana affezione per l'anima, ed una incapacità di gestire le risorse. Io vivrei di pioggia e di contraddizioni. E queste parole non sanno affatto di anima, sono solo una scia, una registrazione piatta di una inquietudine. Eppure da qualche parte in questo momento una parte di me è immensamente felice. E io non la trovo.
E all'improvviso era tutto stranamente chiaro. E dolce. Di una dolcezza cruda, come piace a me. E lentamente mi riappriopriavo delle parole. E quel"abitudine a dimenticarmi era una parte di me, né giusta né sbagliata, solo assolutamente ferma, capace di radici profonde, radicate in me, nell'altra di me.
Trattengo la luna, anche se taglia.
No vabbè!
E mentre mi abbracci il mondo è bellissimo con il tuo cuore che mi batte addosso.
Qualunque fiore tu sia, quando verrà il tuo tempo, sboccerai. Prima di allora una lunga e fredda notte potrà passare. Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento. Perciò sii paziente verso quanto ti accade e curati e amati senza paragonarti o voler essere un altro fiore, perché non esiste fiore migliore di quello che si apre nella pienezza di ciò che è. E quando ciò accadrà, potrai scoprire che andavi sognando di essere un fiore che aveva da fiorire.
Daisaku Ikeda
La pioggia cesella i miei pensieri e mi dona piccoli frammenti di serenità, forse di estraneità. Piccoli salti nell'ignoto. La verità è oltre le parole. La sento preziosa e forte dentro. E questo posto è un angolo mio dove posso lasciarla sedimentare, negli intervalli della vita reale. Nessun copione, nessuna proiezione. Mi limito a sentire.Come mi pare. E proteggo l'essenziale.
Fammi una domanda, una qualsiasi. Non abbiamo segreti.
Forse hai solo bisogno di una esperienza nuova, che ti porti oltre e oltre te stessa. Senza limiti. Spingerti nel sentire il più possibile. Oltre ogni convenzione. Vorresti guardare la luce, dopo aver dosato tutto il buio che puoi su di te. Perché è quello il modo migliore per sentirla, per comprenderla, per desiderarla davvero e per amarla, con la profondità di un respiro, ai margini della donna che sei, dove fiorisce quella che davvero puoi essere..