E dopo la furia dentro, solo polvere. E del mio dolore vi compiacete? In fondo è anche il vostro...
Profilo BACHECA 478
Il mio poco per vedere il vostro "molto"...
Tutto è diverso da come sembra. E il tuo cuore profuma sempre di mela. Non ho rabbia né tormenti. E mi piacerebbe anche. Solo un silenzio, tutto mio. E faccio un uso moderato delle parole. Dei pensieri no, non ci riesco. Piovono da ogni dove. Poco amore, poca dignità. Senza pudore. Mi capita raramente, forse mai prima. Ed è una ressa di lacrime. Quasi un groviglio. Senza cuore. Solo la mia carne.
Io faccio l'amore, non faccio la guerra. Fatevene una ragione.
Mi piace riuscire a scrivere, come facevo un tempo, magari ammorbando l’umanità, o solo strisciando aria fritta, su fogli di occasione. Ma avverto un nuovo limite, forse dato dalla “pseudomaturità”, dalla età che avanza e riduce, livella, spazza via, che è solo un nuovo pudore, riscoperso, ritrovato, come un abbraccio silenzioso e nuovo dell’anima. E tutto protegge e tutto svela solo agli occhi più attenti, ai respiri davvero più vicini, oltre la soglia del bene.
E adesso mare e vita, ne ho davvero voglia e bisogno, come degli amici e delle cose di sempre, che sono diventate rare, come gemme, ma che scandiscono la dimensione dell’essenziale. La vita è un lungo fiume di respiri e sangue, che rubiamo al tempo, come piccoli ladri irrequieti e famelici.
Mio caro principe, moderatamente e modestamente dissento, l’essenziale non è invisibile, ma è proprio là nella semplicità più ingenua e sfacciata, quella che riteniamo normale e scontata e che rende tutto in un attimo maledettamente e disperatamente prezioso, come l’amore, più dell’amore.
Adoro la lentezza del pensiero che si distende, si dilata, raggiunge, prima di precipitare in altro. Dopo aver sfiorato tutto ciò che era essenziale. Dove davvero conta. E si cambia. Si sbaglia. Ma con un lembo di vita grezza tra le dita. Come un pezzetto di tela, o solo un filo.
E uscire dal proprio mondo è difficilissimo. Spesso mi sporgo e mi spingo oltre. Ma mi limito a guardare. A volte cerco di sentire e condividere. Detesto chi giudica e non guarda per davvero. Bisogna imparare molto dagli altri. E non credere di sapergli insegnare, sempre e tutto. A volte tacere è rispettare.Anzi sempre. Esercizi di cuore in cui inciampiano tutti, persi in una maledetta voglia di tenerezza.