Profilo BACHECA 478
io ho compreso che la mia sincerità è stata sempre inversamente proporzionale al mio bisogno di amore. Più ho amato più ho mentito. Si mente per paura, per timore di non essere all'altezza, per maledetta insicurezza. Perché si sa e non si vuole accettare. E nello specchio gli occhi sembrano sempre troppo grandi e sempre più umidi. Si mente per amore, per amore sbagliato, marcio, fradicio, quello che non sappiamo donare a noi stessi e che suggiamo dalle dita del mondo, come radici folli ed alla deriva.
Non sento niente. Solo un immenso blob al centro. Mi divora.Vorrei fermare ogni passante e spingergli la mano sul mio petto, sulla mia gola, sulla mia bocca. Perché non esisto e ne voglio la prova. Anche adesso che questo verde mi sfila come un rocchetto indomito sotto gli occhi. No, non esisto. Non sono neanche queste parole sputate per abitudine dalle mie dita, secrete dalla mente. Insania per saltum. Forse si tratta di quello o forse no. E il cielo è una riga grigia screziata dalle nuvole, come se fossero aloni di un soffio superiore.
Aggiungo parole, a parole, a parole. Per ricordare. Per dimenticare. In quale punto di me sei finito? Ti ho sperso nel sangue. Nel fiato. Nella mente. E a volte ti ritrovo. E non hai la forma di un ricordo. Sei una parte di me. Un segno sulla pelle, in un posto che conosci solo tu. E fa un po’ male se ci capito. Intorno all’idea di te. Ancora. Poco poco. Non si nega l’amore. Non si può. E quegli istanti che ci hanno divorato e restituite a noi stesse sono dentro di noi. E all’improvviso riemergono.
Raccolgo il cuore e lo tengo tra le dita. Voi che ne sapete? Cosa potete saperne? Nessuno può. Viviamo tutta la vita in attesa di un incastro perfetto, di una comprensione ideale. Ma esiste quella parte di noi alla quale non arriva nessuno. Nessuno può. Nessuno deve. L’angolo remoto di noi stessi in cui non servono parole, dove ci ritroviamo, oltre il bene e il male. E là è tutto semplice.
Il cuore ha bisogno di spalle dritte e di occhi limpidi. Del resto, no.
--
Siamo inseguiti da silenzi e lottiamo per non trasformarli in vuoti.
Pochi pensieri e pure confusi. Serve un nuovo vento possente. E una nuova luce negli occhi. Fame di bellezza. Un brivido se capita. E qualche goccia di rugiada, rubata ad un mattino qualunque. La luna bacia Sara, le bacia la nuca. E lei si lascia accarezzare da quella luce nuova.
E ricomincia a tremare. Non sapeva più farlo Ma nel ventre della notte tutto può essere.
"La tua casa non è dove sei nato.
Casa è dove cessano tutti i tuoi tentativi di fuga."
(Naguib Mahfouz)