Ed alla fine non c'è mai fine. Afferro un lembo di dolore e lo tengo stretto. Più stretto che posso. Sento il segno sulle dita, le vene che tremano. E resisto. Perché quella è la misura per esistere oltre. E a volte è quasi meglio che rinascere. Nella possibilità che ci è concessa. L'odore dell'aria pulita e il sole sulla pelle...è la carezza della vita che non smette mai di avvolgerci, anche se a volte sembra ci stritoli e ci rubi il fiato e l'attimo dopo esplode in un soffio fino ad un respiro pieno.
Con la voglia di ridere ancora.