Essere uditrice, vegliare,
seguire...
non sono parole leggere nel
vento,
ma prove d’amore, seminate
nel tempo,
che il Signore rivela nel
Suo movimento.
Ci aspettiamo sentieri
dritti, chiari,
ma il Suo passo spesso
sorprende,
come allora, a
Gerusalemme,
quando la croce fu il trono
del Re.
Lui non segue i nostri
pensieri,
ma ci insegna a pensare con
il cuore,
a riconoscerlo nei gesti
ordinari,
dove si cela la forza del
Suo amore.
Quando ci mette alla
prova,
non è per vederci
cadere,
ma per mostrarci che il Suo
Spirito
ci dà ali anche nel
dovere.
Se non ascolto con il Suo
orecchio,
se non veglio con mente
attenta,
se non seguo il passo del
Maestro,
ogni piccola cosa diventa
pesante.
Ma Tu, Gesù, sei guida e
dolcezza,
riprendi con amore e non con
durezza.
Arrivi in silenzio, nei
momenti banali,
e chiedi coraggio, pensieri
speciali.
Grazie, Signore, per come mi
plasmi,
per come rialzi ciò che
vacilla,
perché anche
l’intraprendenza del cuore
è un modo per
seguirTi,
con fede che
brilla.
S.I.