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daunfiore

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daunfiore più di un mese fa

Ed è difficilissimo trovare solidarietà tra  donne, reale, sostanziale, oltre ogni opportunusno ed artificio. Perché una donna sa come ferirne una altra, dove colpire e come farlo. Anche quando si fanno proclami e striscioni di sangue e vene. A me una volta per esempio è stato detto che era giusto, sì proprio giusto, che non avessi avuto figli, mutilandomi irreversibilmente il corpo e l'anima. Ero un albero senza frutto, un seme sperso nella terra. Ecco quella donna si ergeva sopra un piedistallo perché il suo corpo, il corso della sua esistenza  la avevano resa madre. In barba alle lotte per il riconoscimento della donna come essere umano nella pienezza della sua dignità, forza e bellezza. Non ero stata una giusta ed opportuna 'fattrice'. E la mia vagina, il mio  utero, le mie  ovaie erano più importantii di ogni altro anfratto del mio esistere. Più della mia mente, del mio cuore, delle mie mani e delle carezze che ho dato. Più dell'amore dato e di quello ricevuto.

E la cosa assurda che queste dichiarazioni erano di una donna. Eva contro Eva nello show dell'orrido. 

Non ho bisogno di rivendicare la  mia splendida dimensione di donna. Perché io lo sono, sono donna e nessuno più potrà svilirlo, neanche tentare di farlo.

E ogni giorno nella mia solitudine ritrovo una verità difficile ma vera.

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daunfiore più di un mese fa

ed è tardi…

Cancello ogni traccia di tristezza, e sorrido al nuovo giorno. La mia convinzione del bene spesso mi lascia nuda ed indifesa, e spingo al massimo, accellero, fino a provare la velocità e la forza della distruzione. Non c’è dolore. Solo lucidità. Come quando non riesci a non guardare le stelle. E provi a contarle. E conti, conti, conti. E parli, parli, parli. E non capisci perché gli altri non sappiano vederti, ma si limitino sempre e solo a vedere la loro importanza ed i loro effetti in te, come se fossi il riflesso in uno specchio in cui tu hai perso gli occhi. Stanotte ho cullato Sara, e le ho baciato le lacrime. Nessuno può sapere cosa possa succederle in alcuni momenti. Perché lei sente e sa. Come se i corsi e ricorsi storici abbiano segnato le sue vene, arpa di tormento infetto. Alcuni percorsi sono dei graffi. E riconosce ogni vibrazione, ogni soffio, ogni sospiro, ogni inflessione di voce. Sara dormiva serena e le ho baciato le ciglia, la fronte, il mento. Il suo respiro si intrecciava alla notte e mi sono sentita una, dopo tanto. Le pagine di un libro per contenermi dentro una storia, quasi ad abbracciarmi. L’odore della terra dalla finestra. E la luna da un rettangolo. Altri hanno già provato tutto questo. E mi ritrovo una, una ed una sola, solo quando so riconoscere di essere tante, diverse, confuse. Non ho mai chiesto nulla che non fosse autenticità, oltre questa pelle e le sue cicatrici. Mordo le labbra, per non dimenticare. E ringrazio chi c’è e ci sarà. E chi non c’è più. Siamo la somma di tutte le impronte che l’anima ha raccolto.

Sara, dorme ancora, e io le bacio piano piano i sogni.

Nessuno le farà ancora del male.

Ormai non può più.

****

Io sono la unica terra che mi appartiene.

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daunfiore più di un mese fa

Ed è come se la maturità riusca a portare nuovi pudori, forse solo un diverso rispetto delle cose, nella reale essenza. Basta quello per evitare disarmonia e invadenza. Una forma di protezione verso la propria intimità emotiva, magari fregandosene di quello che non ci piace. E che non si vuole più. E soprattutto allontanare la ipocrisia.

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daunfiore più di un mese fa

Quanta gioia da un timido raggio di sole....

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daunfiore più di un mese fa

Ecco io vorrei dirti che non sono un angelo. E i miei brividi sono fatti di piacere e di tormento. E che nei miei angoli bui si annidò il fiore del desiderio, con i suoi semi fatti di rosso vermiglio. E di fiato e muro e di baci umidi e osceni. E che niente è perverso come la dolcezza, quella che si lascia andare nella più sfacciata tenerezza. No, non sono un angelo. Ma tu non puoi saperlo.

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daunfiore più di un mese fa

E alcune sensazioni sono sempre inevitabilmente quelle giuste...

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daunfiore più di un mese fa

Ed è quando vorrei dire le cose peggiori che mi fermo, perché i destinatari non lo meritano. Alcuni giochi divertono solo l'ego dei manipolatori. E sono sempre gli stessi.

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daunfiore più di un mese fa

E nell'inconscio c'è la nostra più grande verità.

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daunfiore più di un mese fa

Ed è sabato, e ci ribaltiamo senza dargli troppa importanza nei giorni . Allitteranti e in precari equilibri. A caccia di un respiro giusto. Mai esatto ma vero. E di bellezza. Forse di una parola nuova, capace di sbocciare e di schiudersi. Non siamo forse noi fiori di carne? Destinati, comunque e ovunque, a sentire. Oltre ogni previsione.

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daunfiore più di un mese fa

Sale e sangue. L'odore del mare è la mia seconda pelle, della quale non so spogliarmi. E un po' tutto di me sa di sale. Anche quando vorrei fosse dolce. Resta un retrogusto amaro che è la parte più vera.

Mi muovo in un mondo fatto di sottili percezioni. E l'attimo dopo diventano sensazioni. Spesso scivolano subito e non lasciano neanche una scia, destinate al grande vuoto. Altra depongono una traccia che diviene seme, radice, vita, sino alle vene. 

Ti ricordi quel castello di sabbia sulla riva?

 

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