Libero

daunfiore

  • Donna
  • 55
  • Lunaedintorni
Gemelli

Mi trovi anche qui

Profilo BACHECA 491

daunfiore più di un mese fa

Rivendico. Oggi, rivendico. Rivendico la femmina nascosta nei miei polsi, sotto sette bracciali. Quattro fili di erba. Ed una corda. Bianca come la neve. Stringe. Ma urlo e poi mi piego in un sussurro e dopo in un sibilo. Strano serpente con le ali. Ha perso il sangue. Sputa nuvole e si ripete in rivoli e polvere. Per scomporre le sillabe e per sentire la testa piena e piena di vuoto. Comete come biglie, senza direzione. Coesistono la voglia di picchiare forte e di abbracciare. Pelle chiama pelle. E' semplice. E ci si scivola addosso, fino ad inciamparsi dentro. Per riaffiorare subito. Pelle chiede pelle. Altra pelle. Rivendico la più sfacciata leggerezza. Farfalle sulle dita. Come le stelle che rivendicano la loro luce saggia. Pulsa nell'universo, prima di coricarsi sul cuscino e di macchiare di rimmel le lenzuola. E di macchiarne la purezza e l'innocenza, tutta quella che vi palpita dentro. Galleggiano stelle nel mio cielo segreto. Io rivendico la mia fetta di oscurità perversa ed avida. Il mio buio saccente e senza regole. Si strotola come un prato. Lo strappo e lo ricucio e mi distruggo. Fino ad incollarmi lucciole sulla carne. Ieri ero lacrime e adesso puro nettare. Erano fiumi segreti, in cui la dolcezza prendeva la forma della malinconia e della delusione. Del pentimento e della pretesa. Adesso posso essere veleno, pericolosa come una lama affamata. Disegno sul vetro con la mia bocca rossa, sporca di melograno e di menzogne. Sono una bambola di pezza con un cuore di carne infilzato e labbra vermiglio disegnato. Ed in quel cuore c'è tutto, mani, sguardi, morsi e fianchi. Come se fosse una casa. Il cuore è una casa da riempire. Ed ora dentro c'è una folla che urla. Se pensassi a Dio adesso, penserei ad una frusta e a tanto vento.
Ognuno ha i suoi oggetti sacri e li usa per farsi altare.
O per pregare il suo dio.
Io ho tre granelli di sabbia ed una pagina bianca e ruvida.
Come una tela.
Molte parole e nessuna storia.
Io non so più pregare.
Io non sono fragile.
No, io non esisto.
Destino è una parola come tante.

Ti piace?
2
daunfiore più di un mese fa

E poi l'odore della terra . Tra la nebbia e l'indefinito lo sguardo smangia i bordi ed i confini. E l'odore della vita come un promemoria per i giorni a venire. Prima di ogni distacco e di precipitare nel vuoto e nella assenza. Sai che mi piace respirare?

Ti piace?
4
daunfiore più di un mese fa

E il pudore si schiude all'ignoto. Luna che trema e serena si perde ed è bellissimo.

Ti piace?
2
daunfiore più di un mese fa

La storia è nei dettagli.E i tuoi baci assediano i miei segni e si adagiano sui miei polsi, come nuovo vento. A volte la solitudine rende meravigliosamente liberi. E alcune malinconie ci fanno vibrare come canne nel vento....

"...Più si è distanti dal proprio sé più si dipende dall'approvazione degli altri...."

Ti piace?
1
daunfiore più di un mese fa

E c'è il sole...

Ti piace?
2
daunfiore più di un mese fa

Roba di attimi. Rivelatori. Anche il rispetto è una questione di prospettiva. Sara, da ogni angolazione, resti solo tu a te stessa. E il mondo altrove.

Ti piace?
1
daunfiore più di un mese fa

Un piccolo semino nella mente. E la curiosità di conoscere, senza dati reali, come se fossero orpelli. A volte è un po' maldestro come sfiorarsi ma è bellissimo.

Ti piace?
4
daunfiore più di un mese fa

E ti racconti una favola e non sai se è nuova. Anzi non lo è. Ed è fatta di pelle e di carne. E sotto strati di cinismo l'anima geme, in un orgasmo inverso. E la favola urta le vene, come un'arpa. Esiste un modo per aiutare il cuore a tornare vergine dopo tutto il dolore sciocco ed inutile che lo ha cosparso di lividi? Una mappa erotica senza limiti. Ma senza direzione.

Ti piace?
3
daunfiore più di un mese fa

Ed è stato come parlare, a mente aperta, tra brandelli di pudore. Lo senti il profumo della notte?

Ti piace?
1
daunfiore più di un mese fa

E poi, nel silenzio della sera, scandito dal rumore rassicurante delle abitudini, senti un pochetto di nostalgia attorcigliata al fiato. Una stella tenta di brillare da un angolo remoto. Ed è tutto meno immobile di quanto si sforzi di apparire. E quel granello di incredulità ancora graffia.

Era così ovvio, tutto così ovvio. Non è dolore. Non è delusione. Neanche mancanza. Olre quel limite il cuore non ha più spazio.

Dovremmo meravigliarci almeno 10 volte al giorno. E forse anche molte di più. 

Ti piace?
3
, , , , , , , , , , , , ,