Profilo BACHECA 478
Mi manca poter partire, nuovi voli. Sentire l'emozione della partenza, la curiosità di nuovi posti, il guardare le stelle da diverse angolazioni, e sentire che quel cielo ci copre tutti; sì, avvertire che da qualche parte, sotto lo stesso cappello, ci sono i miei posti, che i miei cari stanno vivendo, la mia città continua ad essere riempita di vita, le mie piante continuano a crescere. Adoro il decollo, quella velocità fortissima, e l'attimo successivo di incertezza, con il respiro che oscilla. E poi l'atterraggio, la mano contro il sedile davanti, verso nuovi profumi, odori, sorrisi, nuove pietre cariche di storia, in un mondo senza centro e periferie.
Dei viaggi e della bellezza che ci attende.... nutrimento per anima, cuore e corpo.
Anche se i viaggi migliori sa farli la mente.
Ed ancora...di nuovo ...senza che sia per sempre..
E poi ci sono tutti i bei discorsi sui sentimenti, suoi buoni sentimenti. Ho subito così tanto male da provare ribrezzo. Si dice indifferente chi non sa provare sentimenti ma sa fare le fusa, come capita, e vive tutto rovistando nel proprio ego. Io non sono indifferente e non so se questo è odio perché non lo avevo mai provato prima. Avete presente cosa si possa provare quanto ci si rende conto della falsa comprensione? Di essere stata manipolati? Della assenza di riconoscenza? E l'unica cosa che questa gente sa fare è compiacersi. Perché l'unica rimostranza che può farti è che altri ti hanno fatto più male ancora. Come se fossi un bersaglio troppo facile, quasi scontato. Ecco, io odio.
E succede così. Smetto di comunicare e mi chiudo. Senza nessuna introspezione, nessuna profondità e mi ritraggo. Come se il bisogno di essere astratta che mi possiede inevitabilmente si tramuti, scorra, si declin,i in voglia di vita reale, semplice. Non so quanto ci sia di autentico e stabile in questo. Ma fare le cose, tante, è unico modo di stare bene. Più vita che si può, in attesa della nuova fase. Perché nulla è per sempre. E questo non può fare altro che rincuorarmi.
P.s. avrò dato tanto fastidio, ma quanto ne posso dare ancora....
Ci sono amicizie silenziose e sincere, presenze di bene e di dolcezza. Abbracci lontani che vanno oltre il tempo. Doni. Sono diventata ruvida e neanche riesco ad esprimere ma, nonostante le delusioni, riesco ancora a sorprendermi per certi legami. Carezze che non chiedono e che, giorno dopo giorno, continuano ad essere parte della tua vita, senza bisogno di ostentazione.
Penso alla bellezza della notte che a volte rassicura ed a volte sconvolge.
Si è davvero liberi solo se si è sinceri.
Credo che niente mi riesca a dare più la nausea della arroganza della stupidità. Anzi no, c'è la avarizia. Ed ho imparato che i peggiori avari sono quelli che centellinano i sentimenti e scorgono la altrui avarizia, abituati al flusso lurido del dare solo se si riceve. E sempre di meno.
La nebbia aiuta la fantasia...