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angels1952 più di un mese fa

   La questione ambientale...​ 

 

La questione ambientale è ogni giorno di più al centro del dibattito politico, ma è anche un argomento che ci troviamo ad affrontare sia come singoli cittadini - attraverso le nostre scelte di consumo e i nostri comportamenti quotidiani - sia collettivamente, ovvero come società e come Paese. Su quello che sta accadendo al nostro Pianeta e di come contrastare gli effetti nefasti del cambiamento climatico siamo chiamati tutti a fare una seria riflessione ed è anche per questo che il tema sull'ambiente sta diventando  di vitale importanza.
Avvisaglie che qualcosa non stesse più funzionando come avrebbe dovuto ce ne erano state in passato. Senza contare che gli scienziati ci stanno mettendo in quardia da anni. Ma nell'estate 2022 la catastrofe ambientale l'abbiamo potuta toccare con mano anche noi in Italia:

  • una siccità che non si vedeva così da 70 anni;
  • il fiume Po ridotto ad un rigagnolo;
  • l'emergenza idrica;
  • il razionamento dell'acqua in diverse regioni italiane;
  • incendima anche fenomeni di maltempo estremi;
  • grandinate con chicchi grandi come albicocche, alluvioni;
  • la tragedia della Marmola da dove, a causa del gran caldo, un pezzo di ghiacciaio si è staccato dalla montagna travolgendo e uccidendo diversi escursionisti.

La cosa più allarmante, probabilmente, è che la responsabilità non viene sentita da tutti i cittadini allo stesso modo. La gente si fa scivolare questo problema di dosso, lo scansa come se non fosse roba sua, lo evita come se non riguardasse chiunque su questo pianeta. Forse non tutti sanno che il mondo in cui viviamo è un mondo patogeno, che l'aria, l'acqua e il cibo nella maggior parte dei casi sono inquinati, che per gran parte della popolazione, l'alimentazione è squilibrata e povera di sostanze nutrizionalmente essenziali, che i cibi che mangiamo, i vestiti che indossiamo possiedono microplastiche. Come fa una situazione del genere a non interessare tutti? Come fa a non allarmare ogni persona che esiste, vive e si muove in questo mondo?
Alcune decisioni prese dall'alto sicuramente spingono nella giusta direzione: la raccolta differenziata, il blocco delle macchine, le domeniche ecologiche...Pochi, però, si rendono conto che sono anche i piccoli gesti quotidiani che possono cambiare le cose o che, perlomeno, possono tentare di arginare il problema: limitare l'uso della plastica, per esempio, o utilizzare bottiglie di vetro, o evitare di buttare le cicche delle sigarette per terra. Alcune sono regole di civiltà, altre sono abitudini che dobbiamo imparare a fare nostre.
Ed è proprio sull'abitudine, a mio avviso, che l'attenzione deve spostarsi. È proprio sull'educazione che bisogna focalizzarsi affinché alle nuove generazioni risulti normale fare la differenziata, chiudere l'acqua mentre si fa la doccia, raggiungere un posto a piedi invece di prendere la macchina.

Le abitudini, si sa, sono difficili a morire, per questo motivo la cosa più intelligente da fare è abituare i bambini a comportarsi in un certo modo, per far sì che possano camminare nel mondo senza distruggerlo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di far salvaguardare loro la terra senza che se ne rendano conto. Agire in modo spontaneo è, probabilmente, il modo più efficace. Fare del bene a noi stessi e al mondo senza alcuna fatica, senza l'idea che sia un dovere, comportarsi responsabilmente senza sentire il peso della responsabilità.

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angels1952 più di un mese fa

Certi ricordi sedimentano e fermentano nella memoria, ma non spariscono mai del tuttoe  e trovano sempre il modo di riemergere e fare male.
     
     Stefania Auci

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angels1952 più di un mese fa

      ....ma riflettendo e considerando.....


In riferimento al precedente post...una vacanza naturalista...sicuramente con l'avvento dell'estate si abbandona la desolazione del buio e della pioggia e ci si rilancia spensieratamente sulle soiagge, esibendo le nostre vogliosità, sfoggiando ed ostentando fantasiosi e particolari costumi da bagno, che per qualcuno sono pure sconci, volgari e decadenti (ma credo che queste persone sono ancora rimasti a cento anni fa, quando si andava al mare coperti dalle ginocchia alle spalle). Però bisogna farsi una ragione che oggi bikini e tanga siano quasi la normalità in ogni spiaggia e, visto, che i costumi da bagno diventano ogni anno sempre più sottili, si potrebbe tagliare la testa al toro e andare tutti nudi al mare. Perchè una cosa è certa nessuno si gode l'estate in spiaggia come i nudisti. 
Ricordando, inoltre. che siamo nati nudi (anche se qualcuno lo dimentica), sinceramente dopo l'esperienza che ho vissuto in Calabria con mia moglie, mia figlia e mio genero, dove stando magnificamente sdraiati nudi, ritemprando i nostri corpi ai cocenti raggi del sole o passeggiando nudi sulla battiggia per assaporare il profumo del mare,, posso con consapevolezza esporre le mie ragioni affinchè invito a visitare almeno una volta nella vita una spiaggia di nudisti e, soprattutto, a mostrarsi su di essa  nudi.
Perciò, dopo lunghe riflessioni, dopo confronti e considerazioni io posso affermare, tralasciando i salotti del losco perbenismo, che vivere la propria nudità con semplicità e senza false ideologie, è veramente meraviglioso ed appassionante.
Ecco  le mie principali motivazioni in merito ad una vacanza naturalista, che  Vi voglio, non solo, ossequiamente sottoporre, ma cortesemente a considerare:       

1) Impari ad accettare il tuo corpo e quello degli altri 

Ci si accorge innanzitutto di non essere troppo magro/a e che le smagliature non sono poi una tragedia. Quando si è tutti nudi il corpo umano appare normale con tutte le sue imperfezioni e nessuno farà sgradevoli battute ed ironie. Il naturismo non è una pratica permessa solo a chi ha un fisico perfetto, per cui, stando tutti nudi con i propri problemi fisici, dati dalla natura o dalla salute, non si ha vergogna di mostrarsi. 

2)  Non c'è nulla di sessuale o di malizioso

Le spiagge per nudisti sono luoghi pubblici e gli atti osceni sono vietati per legge, perciò, siccome siamo abituati a pensare che la nudità è qualcosa di indecoroso e che, generalmente, si è nudi solo sotto la doccia o mentre si fa l'amore, stare nudi sulla spiaggia non è un problema per nessuno.

3) E' facile fare amicizia

In un posto dove si sta tutti nudi, frequentato d'alto, medio e basso ceto sociale, come ingegneri, medici, avvocati, impiegati, studenti, mamme e forse pure nonni, si fa subito amicizia e la socievolezza è di casa, per cui, almeno per qualche ora, non indossando abiti firmati o fastosi gioielli, si è davvero tutti uguali, facendo sì che non si vengano a caratterizzare le differenze fra ricchi e meno ricchi.

4) Abbronzatura perfetta

In ultimo credo che,  usando le dovute protezioni, l'abbronzatura totale sia un qualcosa che armonizza meglio il proprio corpo e lo rende ancora più affascinante, seducente ed avvincente.

In conclusione posso tranquillamente affermare che praticare il naturismo è veramente entusiasmante e per certi versi pure emozionante, vivendo la nudità in maniera naturale,  liberi da vincoli e da tabù, come quello del senso del pudore. Ci si spoglia dei vestiti ma in realtà ci si spoglia anche da tutti quei principi che ci affliggono mentalmente, riuscendo, così, a non aver vergogna nello stare completamente nudi in presenza di altre persone anche'esse nude, nè a imbarazzarsi se ci si trova nudi con altre persone. Perciò dopo un passato rovinoso fatto solo di pregiudizi, preclusioni, di falsità e di ipocrisia oggi  sono state create tantissime strutture naturiste, come villaggi e spiagge per nudisti, che ospitano intere famiglie, composte da anziani, adulti, bambini e persone diversamente abili, che vivono liberamente la loro personalità.

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angels1952 più di un mese fa

      La vacanza naturalista

Navigando sui social network ho potuto contastare che oggi la vacanza naturalista riscontra sempre di più interesse e partecipazione, per cui, nonostante gli abietti ed ignobili pregiudizi, la gente preferisce vivere i suoi momenti di relax con spensieratezza e, soprattutto senza alcun vincolo. Per vacanza naturalista si deve intendere che le famiglie si recano nelle specificate ed attrezzate strutture turistiche, dove ottenendo tutti i dovuti e necessari comfort, possono anche affollare la spiaggia con naturalezza, quindi nudi, senza timore e paura. Perciò, anche se non c'è l'obbligo, piccoli e grandi nudi trascorrono, sotto i cocenti raggi del sole, il tempo con armonia, con allegria e con serenità. E' chiaro che chi decide di vivere una vacanza del genere deve essere consapevole di cosa potrebbe andare incontro e, quindi, mettendo da parte puritanismo ed ipocresia, deve accettare la situazione e, soprattutto, anche sguardi maliziosi, intriganti, invadenti e, in qualche caso, coinvolgenti.. Bisogna anche dire che in tali luoghi è obbligatorio avere un comportamento civile, ma, soprattutto, è fatto obbligo ristettare tutte  quelle regole fondamentali, che sono al di sopra di tutto. Chiaramente la tolleranza è zero e chi, con furbizia o dolo, cerca di trasgredire è messo alla.. gogna, nel senso che è invitato a lasciare senza mezzi termini il luogo che sta frequentando.
Sinceramente, abbronzarsi e rilassarsi nudi sulla sabbia, assaporando l’estasi dell’'estate, è un'esperienza che anche io ho vissuto l'anno scorso. L'incantevole panorama boschivo nascondeva un'immensa spiaggia, dove, non solo piccoli e grandi nudi passeggiavano, giocavano e si divertivano, ma, soprattutto,  stando, chiaramente nudo, ho potuto meravigliosamente ritemprare il mio corpo.
                            

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angels1952 più di un mese fa

Con nostalgia del passato...e senza rancore...ma sempre con sensualità ed Amore.....

 

 

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angels1952 più di un mese fa

 

 

          La mala…….Sanità

Credetemi amici sono molto sconcertato, sconvolto, scioccato, sbalordito, sconfortato, agitato e direi pure disgustato nell'apprendere ogni giorno che si possa morire per la negligenza o per l'inettitudine di gente che incapacemente occupano dei posti di notevole importanza e non hanno il riguardo di farsi da parte, permettendo ad altri che invece hanno i requisiti adatti a svolgere pienamente le loro funzioni e la loro professionalità. Io mi riferisco ai tanti casi di malasanità, ai tanti casi di persone che devono morire per l'incoscienza e per l'approssimazione di coloro che anche con presunzione ed arroganza si permettono di uccidere, paradossalmente, senza commettere il reato più grave, come quello dell'omicidio, contemplato nel nostro Codice Penale. Dal nord al sud è sempre la stessa storia e, purtroppo, la lista dei morti si allunga sempre di più. Forse le strutture ospedaliere come quelle private sono obsolete o non si sono adeguatamente attrezzate, ma certamente non è giusto che si debba morire perchè un bisturi non è sterilizzato o perchè la sala operatoria non è strutturata per la mancanza di energia elettrica o perchè gli addetti al lavoro non prendono le necessarie precauzioni o perchè......ecc.. ecc.. La nostra sanità avrà i suoi limiti, le sue pecche, avrà insomma dei problemi strutturali e finanziari però io credo che qualsiasi governo al mondo deve innanzi tutto privilegiare la salute pubblica e fare sempre in modo che il cittadino sia, non solo riconoscente, ma soprattutto soddisfatto a chi con competenza possa risolvergli i suoi malanni. Si spendono fior di miliardi di euro per opere pubbliche, che, chiaramente, hanno la loro  valenza civile e sociale, ma di fronte a tali inadempienze e gravità, che possiamo riscontrare nella nostra sanità, io penso che sia più giusto investire dove mancano quelle condizioni necessarie per  poter competere con gli altri popoli e definirci un popolo veramente civile. 
Avrei tante altre riflessioni da scrivere ma mi fermo qui ...per il momento.....

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angels1952 più di un mese fa

 

La musica per me me, come l'amore, è l'essenza della mia vita, senza la quale non potrei vivere con passionalità, tenacia e vigoria. Sono orgoglioso di aver trovato quella felicità di animo e di spirito che spero non mi abbandonino mai e per questo motivo devo sempre ringraziare colei che da 40 anni magnificamente mi emoziona ogni giorno......Mia MOGLIE..., che.

Nel piacere, nella sofferenza,nei momenti più tristi e nei momenti più belli, è sempre presente anche per dare un sorriso e le giuste motivazioni.....

                                 Angelo

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angels1952 più di un mese fa

Il dannoso problema mondiale, che a tutt’oggi non trova immediate soluzioni

 

Con il termine immigrazione si intende il trasferimento di un gruppo di persone in un paese diverso dal quello di origine.
Vari sono i motivi che spingono gli extracomunitari a stabilirsi in un paese diverso da quello natio: mancanza di lavoro nel proprio stato, trovare un lavoro migliore, fuggire dai disastri naturali, scappare dalle devastanti ed orribili guerre, riunificarsi a familiari ecc. , pertanto il fenomeno dell'immigrazione è diventato un grosso problema nazionale, sta assumendo giorno per giorno fortissime tensioni e spesso viene associato a quello dell'aumento della delinquenza e della criminalità.
In Italia gli immigrati  sono in continuo aumento  e, purtroppo,  succede pure che molti di loro, i più fragili e i più deboli vengono assorbiti ed  affiliati ad associazioni criminali. Ormai l'immigrazione nel nostro paese ha mutato il nostro tenore di vita e, socialmente parlando, dobbiamo investire nelle loro capacità. Si dovrebbe  promuovere un'accoglienza dignitosa per  questi uomini e queste donne in fuga dalla povertà, dalla miseria,  dalle guerre e dalle persecuzioni, alla ricerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli. Perciò se essi vogliono venire in Italia per lavorare legalmente, inserendosi a pieno titolo nella nostra società, rispettando le nostre leggi e la nostra cultura,  significa che noi dobbiamo spalancare le porte all'immigrazione, governando il fenomeno conciliando le ragioni della legalità con quelle dell'ospitalità, le ragioni della sicurezza con quelle della solidarietà
In un'inchiesta fatta sempre da "Il sole 24 ore" notiamo che  il settore lavorativo in cui gli immigrati si sono perfettamente inquadrati, cioè così detti regolari,  è il settore del commercio, seguito da quello dell'edilizia e da quello metalmeccanico
Doverosamente bisogna anche ricordare che un'altra causa dell'immigrazione, oltre a quelle che ho già ampiamente espresso  prima, gli immigrati sono incentivati nella loro scelta dai capitani delle navi che clandestinamente li portano da noi. Queste persone lucrano sulla difficile situazione delle persone, chiedendo esagerate ed esorbitante cifre di denaro per il viaggio,  chiusi in qualche migliaio in una angusta stiva di una nave, senza neanche l'aria per respirare. Allora, pensandoci bene, le persone da accusare non sono gli immigrati, ma sono questi ignobili individui , quelli che sfruttano chi è meno fortunato di loro e chi ha più problemi da risolvere
La mancanza di una politica estera comune si riflette, in modo negativo, sull'Unione Europea. Molti dei vincoli che fino all'inizio degli anni Novanta si trattenevano con  i popoli più poveri del pianeta, entro i rispettivi confini nazionali, si sono allineati o hanno ceduto del tutto. Questa  grande emigrazione clandestina  diretta verso i Paesi più ricchi, questa massa di gente  disposta a tutto pur di raggiungere la meta del benessere ha assunto dimensioni massicce, causando, in alcuni casi,  anche pericolose minacce alla stabilità dei governi. 
Perciò l'Unione Europea ha eseguito una politica differenziata ma non efficace e risolutiva nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Essa si è articolata sia in accordi che in intese di cooperazione, ma che con il passare del tempo però non hanno dato i frutti sperati e desiderati. Così, pur dando soccorso a queste popolazioni disperate, a queste popolazioni abbattute dalla fame e dalla miseria, con generosi ed ingenti sussidi alimentari, credendo di poter risolvere l'enorme problema del sottosviluppo, non si è frenato l'esodo di chi abbandonava il proprio Paese.....

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angels1952 più di un mese fa

   Passionalmente....per sempre....!!!!

 

 

 

 

 

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angels1952 più di un mese fa

        La disoccupazione giovanile

 

La disoccupazione giovanile in Italia è un problema molto grave che, purtroppo, si protrae da anni. Da che abbiamo memoria, infatti, periodicamente sentiamo di indagini e approfondimenti inerenti la cosiddetta "fuga dei cervelli", ossia giovani studenti che appena preso il diploma o la laurea devono emigrare in un altro paese per veder riconosciuto il loro percorso di studi con un'occupazione inerente a ciò che hanno studiato.

Il problema della disoccupazione giovanile è legato a svariate tematiche. La prima è che, nonostante la politica più volte abbia sostenuto che i posti di lavoro ci sono, i giovani si trovano spesso a dover collaborare con contratti a tempo determinato con uno stipendio minimo, oppure, ancora più spesso, si vedono costretti ad accettare lunghissimi stage non pagati. Anche il progetto dell'alternanza scuola-lavoro, atto proprio ad aiutare i ragazzi a inserirsi nel mondo imprenditoriale, non sta ottenendo il successo sperato. Sono attualissime le polemiche e le manifestazioni di ragazzi costretti a scendere in piazza per dire a gran voce che l'alternanza scuola-lavoro spesso non era svolta nel modo corretto e, invece di approfondire e imparare un mestiere, si trovavano relegati a fare i famosi "caffè e fotocopie". Altro problema strettamente correlato a questa crescente disoccupazione giovanile è legato al fatto che molti lavoratori faticano ad andare in pensione: sia perché non vogliono sia perché l'azienda continua a tenerli, questo crea un notevole blocco nelle assunzioni dei giovani. Questa difficoltà a entrare nel mondo del lavoro per i giovani è un dramma non solo personale, ma ha ripercussioni su tutta la vita sia sociale che economica italiana: l'idea di fare una famiglia per i ragazzi si allontana sempre di più, come quella di comprare una casa o anche solo di andare in affitto. Atti semplici e banali per i nostri genitori, ora sono imprese degne di una scalata sull'Everest. Tutte queste cause, vanno poi aggiunte al problema salariale, ossia dello stipendio. Con il fatto che si è giovani, spesso capita che le aziende se ne approfittino e concedano ai ragazzi stipendi ridotti al minimo sindacale che bastano a malapena per pagare le bollette.

Le cause della disoccupazione giovanile in Italia oggi sono quindi molteplici mentre le soluzioni tendono a scarseggiare. Servirebbe sicuramente una legislatura più precisa e meglio definita a riguardo, ma purtroppo i termini della burocrazia sono sempre lenti e difficili da modificare. Sicuramente una prima cosa da fare potrebbe essere quella di migliorare veramente l'alternanza scuola lavoro e renderla efficace, oltre a migliorare la gestione dei contratti da parte delle aziende i cui incentivi per assumere nuovo personale sono sempre troppo bassi.

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