Profilo BACHECA 192

Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
Catullo - Traduzione di Salvatore Quasimodo

Qui su l’arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo,
La qual null’altro allegra arbor nè fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti. Anco ti vidi
De’ tuoi steli abbellir l’erme contrade
Che cingon la cittade
La qual fu donna de’ mortali un tempo,
E del perduto impero
Par che col grave e taciturno aspetto
Faccian fede e ricordo al passeggero.
Giacomo Leopardi - La Ginestra , o il fiore del deserto
"Tu hai paura del potere dell'immaginazione. E ancora di più, hai paura dei sogni. Hai paura delle responsabilità che potrebbero cominciare nei sogni. Però non puoi evitare di dormire , e se dormi, i sogni verranno. Quando sei sveglio, puoi anche riuscire a controllare l'immaginazione. Ma non puoi mettere a tacere i sogni."
Murakami - Kafka sulla spiaggia
"Quando, dopo una cena leggera, torno sulla veranda, il cielo è ricoperto di stelle. Anzi, più che ricoperto, ne è disseminato, come se le stelle vi fossero state sparse a casaccio. Neanche al planetario ne ho mai viste tante. Alcune sono enorni, e sembrano vive. Si ha l'illusione, allungando la mano, di poterle toccare. E' una visione di una bellezza che toglie il fiato.
Ma non è solo bella. Si, penso, le stelle, come gli alberi della foresta, vivono e respirano. E mi osservano. Sono quello che ho fatto, e quello che sto per fare. Non c'è niente che sfugga al loro sguardo. E sotto questo cielo stellato, di nuovo vengo assalito da una violenta paura. Il mio respiro si fa affannoso, e il cuore mi batte a precipizio. Ho sempre vissuto sotto gli sguardi di una quantità così spaventosa di stelle, senza mai accorgermi della loro presenza. Non credo di aver mai pensato seriamente alle stelle. Ma oltre alle stelle, quante ancora saranno le cose di cui non mi accorgo o che non conosco? Se ci rifletto, vengo invaso da un senso di impotenza senza rimedio. Un senso di impotenza da cui non potrò mai fuggire, ovunque vada."
Murakami - Kafka sulla spiaggia