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Another_me_88

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Another_me_88 più di un mese fa

Non dico nell'ultimo periodo, ma in queste recenti settimane, giorni, ho scritto molto, tra il mio bisogno di buttare fuori le emozioni, ma più che altro per sfogarmi dentro momenti di totale smarrimento o fragilità. Forse sono venuta fuori in un modo piuttosto tormentato, magari è così davvero, perché è inutile girarci intorno alle cose, dentro di me c'è una sorta di sentimenti fortissimi e paure nascoste, e ancora un vortice di tante, troppe cose da dire, che nella mia quotidianità, restano parcheggiate in una parte del mio cuore e della mia testa. Dico sempre che aprirsi e spogliarsi della propria anima è difficile, possono essere diversi i motivi, ma in tutto questo mi accorgo che, troppo spesso, appartengo fortemente alle mie paure...la mia è una barriera spessa ma astratta, nei momenti in cui ne avrei più bisogno, è come se non ci fosse...anzi non c'è proprio...una delle cose per cui mi sento più trattenuta nel lasciare andare le emozioni.

 

Forse sono una contraddizione completa..o forse è esattamente il contrario, coerente nel riconoscermi nei limiti e consapevolezze...ma non lo so...in questo periodo mi sento come un puzzle incompleto anche per me stessa.

 

A volte vorrei solo gridare a squarciagola tutto quello che sento... così... in pochissimi secondi...e a volte, vorrei chiudermi completamente nel mio mondo, soprattutto quando sento di non riuscire a gestire le insicurezze e sono preda della confusione...che è tanta.

 

Le giornate passano alla velocità di un respiro, e anche questo mi spaventa...il tempo che scorre, la mia vita, il mio presente, e di conseguenza è come se guardassi il mio ieri in uno specchio che si rimpicciolisce sempre più...a volte sono tante sensazioni differenti nello stesso momento, quelle che non puoi spiegare, ma solo provare.

 

Scrivo e cancello...riscrivo e poi cancello ancora...e non mi accade solo in questi miei post... chissà perché quando si vorrebbe essere sinceri al 100x100 non ci si riesce, un po' per la classica paura di osare, un po' per la maledetta paura di soffrire...ma quanto manca quel coraggio di lasciarsi andare.

 

Sentivo in questi giorni il bisogno, la voglia di scrivere...e nuovamente mi ritrovo qui dentro...considerarlo ora un diario virtuale o un angolo di mondo lo troverei molto banale e riduttivo, per me è decisamente molto più importante, racchiude qualcosa di estremamente profondo e intimo della mia persona e anima, che poi si possa cogliere o no, bè, l'essenziale è ben altro...lasciarmi andare.

 

E ancora scriverei, senza freni, senza muri o barriere, ma non è ancora il momento...

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Another_me_88 più di un mese fa

Ed eccomi qui...difficile scrivere sentendo certe cose dentro, ma se non lo faccio esplodo...a volte sono davvero stanca di tenermi tutto dentro, di cercare di essere sempre così controllata, quasi fredda, nel confrontarmi con quello che sento, persino con me stessa. Forse sono del tutto sbagliata, mi reputo sicura dentro questa "scatola" chiusa, dove sopravvivo alle mie paure...ma che grande stronzata mi racconto, perché posso mentire agli altri, ma non a me..e nemmeno...a certi occhi, che leggono molto oltre più di quello che penso. E ora sono qui, e ho terribilmente bisogno di sfogarmi o di aggrapparmi a qualcosa che mi faccia tenere in equilibrio sopra la mia più totale instabilità emotiva. Sono questa, ma poi che cazzo significa... sono questa...ma che sono...una custodia di un corpo che nasconde mille angoli bui, oltre che un'anima spesso tormentata, un incognita passata, presente, mi porto dietro me stessa, conoscendo solamente i miei limiti, paure...ma dov'è la vera Ilenia...questo proprio non lo so.

 

La verità, spesso, è come un trapano che penetra a fondo, sfondando quella parte di corazza consumata sia dal tempo che da certe batoste della vita...alla fine qual'è il senso di essere in un certo modo quando...non ci si sente comunque sereni...apparire è sempre la maledetta e classica cosa che, molte volte, vince anche sul coraggio di essere...e il coraggio è quella corda che si spezza quando non si riesce a distinguere cosa è davvero giusto o sbagliato...e allora si rimane come prigionieri in quella costante insicurezza di mettersi a nudo...di permettere a qualcuno di andare sempre più oltre le difese, di lasciarsi...amare. 

 

Dubbi, pensieri, domande, paure, sono come il mormorio di voci fastidiose e insistenti dentro una testa già piena e incasinata...prendo un respiro, scrivo con un peso dentro, un qualcosa che mi smuove e scombussola nella mia falsa sicurezza, una facciata costruita nel tempo, un muro alto sì, ma solidità zero...e allora penso, certe cose accadono per un motivo...e allora forse è arrivato il momento di affrontarle...forse...e la vita passa, sì, e io che cavolo faccio...passo insieme a lei così...Dio che giornata di merda. 

 

Forse sono una vigliacca, di paura ne ho, ma sono umana, e se cade qualche tassello nelle mie piccole certezze, ecco che mi perdo...e automaticamente mi chiudo, mi fermo, a mettere mille mandate a quella porta, spesso socchiusa del mio dentro. Sono una cretina probabilmente...ma...come posso spiegarla questa mia natura...forse è inutile anche provare a farlo...che ne so...e intanto oggi la testa è come una discoteca...un casino..un casino...

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Another_me_88 più di un mese fa

Ultimamente mi sto facendo prendere dal bisogno di lasciare andare determinati pensieri nella scrittura, come se fosse un modo pratico anche di mettermi un po' a confronto con me stessa, di leggermi e rileggermi tra le righe di cose scritte di getto, di attimi in cui sento di avere la forte necessità di buttare tutto fuori, compreso anche quello che non mi aspetto... in fondo, non credo di conoscermi così profondamente da non ritrovarmi un po' sconosciuta in alcune sensazioni, emozioni, persino fragilità più nell'ombra, anzi, certi momenti è come se leggessi di una persona un po' estranea.

 

Quando ci si apre, ci si rende conto che potrebbe essere un rischio calcolato e non calcolato allo stesso tempo, il decidere di mostrare una parte molto intima e nascosta, spogliarsi in un attimo di se stessi, senza nemmeno dare modo a quei se di bloccare quel bisogno di farlo, poi magari, sì, dopo vengono fuori tutti i dubbi, le paranoie, il domandarsi "ma come mi è saltato in testa di farlo?"...da classica ed eterna schiva riflessiva, me lo sono chiesto più volte, soprattutto riguardando alcuni miei post recenti, ma poi penso, cazzo, ma non sono una macchina, non posso essere sempre capace di controllare o gestire maledettamente ogni mia emozione o bisogno... certo, nella mia natura è una cosa ormai abituale, eppure accade..come accadono anche cose del tutto inaspettate.

 

Mi viene spontaneo quando mi sento scoperta nella mia persona, di ritrarmi, rifugiarmi nella mia gabbia dorata o, come la chiamo spesso, bolla di protezione.. è automatico. Sembra assurdo quello che può esserci nella testa di una persona, il più delle volte incomprensibile, ma alla fine, si diventa anche piuttosto indifferenti a ciò, perché ognuno è fatto a proprio modo, ed io posso anche fingere nella mia realtà di essere una tipica ragazza un po' menefreghista o fredda, o quello che appare, ma solo io posso sapere cosa sento, e allora...chissenefrega no?..eh..diciamo così. Ho tante domande, dubbi..eh se fanno casino nella testa... la verità è che mi sembra di sapere tutto e di non avere la certezza di niente, nemmeno di quello che provo...e allora l'unica cosa sensata è mettermi in quella posizione di sicurezza dove so che non è ancora facile raggiungermi.

 

Se adesso mi rileggessi in questo mio scrivere, penserei a quanto può sembrare insensato questo post, o magari lo penserei in un altro momento, ma il risultato sarebbe più o meno uguale..ma...il fatto è che, dentro di me, so bene che non è così, che dietro questi "pensieri"... ci sono un bel po' di cose.

 

Concludo sempre con la classica frase "scriverò ancora", non perché lo considero scontato, ma perché so che sta venendo fuori qualcosa di me nel tempo...ed è una cosa che riscopro anch'io, oltre ad occhi estranei...

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Another_me_88 più di un mese fa

Mi sento svuotata..come se mi mancasse quella cazzo di calma che spesso mi permette di gestire tutto (almeno in apparenza)..mettersi a nudo è un grande rischio, per questo mi tengo sempre tante cose dentro, alla fine come si fa a sapere se è giusto o sbagliato essere se stessi..domanda inutile, perché tanto ora come ora io le risposte non ce l'ho. E mi sento un nodo allo stomaco, perché dentro è un costante provare inaspettati sentimenti che sono misti a paura, quella paura che sto provando anche adesso pensando a... bè...lasciamo perdere.

 

Una volta ancora il mio bisogno di lasciarmi andare mi riporta in questo mio spazio, e scrivo un po' tra la rabbia e la sensazione forte di dover buttare fuori qualche lacrima (anche se non ho nessuna intenzione di farlo), a volte la vulnerabilità mette al muro...e sono due le scelte, o spaccare tutto (cosa che non è da me) o tenersi dentro certe sensazioni e lottarci in silenzio...ecco, come sto facendo ora.

 

Mi sento come se fossi scivolata nuovamente su tanti dubbi, rendendo le mie poche e piccole ridicole certezze un qualcosa di inutilmente astratto, mentre la concretezza delle mie fragilità diventa sempre più solida, ed è questo che mi fa rendere conto che la mia sicurezza sia solo un bluff, sono come quei bicchieri di cristallo, apparentemente infrangibili, ma basta trovare il punto giusto e si frantumano in mille pezzi. Detesto piangermi addosso, una cosa che non ho mai fatto e non farei nemmeno se stessi morendo dentro, ma ciò che mi permette di controllare queste mie fragilità, è una stupidissima corazza che ormai è diventata la mia vera forza (apparente sì, ma chissenefrega) è comunque una barriera. In questo momento me ne sbatto di come posso risultare, non me ne importa nulla, ho solo bisogno di aggrapparmi a qualcosa che mi faccia restare in equilibrio, perché in questo momento è molto instabile.

 

Quanto fa male, a volte, non riuscire o non poter dire determinate cose, è come se una parte di se stessi soffocasse dentro una grande bugia, che un po' per proteggersi e un po' per non deludere chi è vicino, si preferisce reprimerla. 

 

Cosa mi sento di dire adesso...e cosa potrei dire in questo momento...niente...proprio niente...

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Another_me_88 più di un mese fa

Spesso fare la cosa giusta è difficile, sopratutto quando ci si sente fortemente sbagliati... è che io son sempre stata divisa tra le mie fragilità e il mio carattere impulsivo..e questa maledetta impulsività è uno dei miei limiti.

 

Certe volte penso che la vita è davvero un soffio di vento e perdere tempo a rinchiudersi dentro la propria bolla di protezione è come sopravvivere e, al tempo stesso, convivere continuamente con le proprie paure e incertezze...e magari oltre quella porta c'è qualcuno di un'autentica bellezza e unicità, che seppur senza bussare, riesce ad entrare in punta di piedi , riempendo solo con la sua presenza ogni angolo buio.

 

Se dovessi dire tutto quello che ho nella testa o che provo in questi giorni, in questo preciso momento, sarei come un fiume in piena, ma come al solito lascio che la mia vacillante lucidità metta a tacere questo senso di... questo bisogno..di lasciare uscire tutto così.

 

Scrivo e penso...un click e la mente si accende di colpo, ed inevitabilmente prende forma piena ogni emozione, persino la mia vulnerabilità nascosta sotto strati di controllata freddezza. Scrivo..e non riesco a esprimermi come ho fatto diverse volte...eppure quanto avrei da dire...scrivo e mi fermo...scrivo e non trovo le parole giuste...scrivo e posso e non posso...scrivo e vado oltre, pur restando ferma sulle mie piccole certezze...scrivo e non vorrei mai lasciare le cose a metà...scrivo e sento gli occhi appesantiti dalla stanchezza di pensieri notturni...scrivo e mi blocco...scrivo e...non lo so...il tempo intanto scorre...scrivo e scriverò ancora..e ancora...forse fino a quando non deciderò di mettere di nuovo un lucchetto a questo mio angolo di mondo e riaprire la mia valigia virtuale...e intanto scrivo...

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Another_me_88 più di un mese fa

Vorrei poter dire tante cose ma non saprei da dove cominciare...ecco, questa è la classica frase che dice tutto e niente, ma per me in questo momento è tutto, perché nella mia testa sento un mare mosso che smuove mille pensieri..e dentro paure, domande...quelle maledette domande a cui ancora oggi non riesco a rispondere... "soprattutto" oggi, in questo mio presente fintamente assonnato e fortemente caotico. 

 

Quanto è difficile spiegare in certi momenti quello che si prova, sono cose che si mescolano e si rovesciano in continuazione, frammenti di me che cerco di raccogliere velocemente, senza avere il tempo però di impedire che ne cadano altri nello stesso istante...ma come si fa ad avere il controllo di ciò che non si riesce pienamente a capire, come si fa a dare delle risposte quando già le domande sono parcheggiate negli angoli bui delle incertezze... perché certe cose accadono..? Un senso a quello che succede per aver modo di superare determinate barriere..? Oppure perché è il momento giusto per spogliarsi di ogni verità...?

 

A volte basta un passo falso per scivolare dolorosamente sopra la strada del presente...questa ora è una mia costante preoccupazione, quello che provo diviso tra il timore di sbagliare direzione e il bisogno di lasciarmi andare a qualcosa di inaspettato...e mentre penso, intanto la razionalità discute vivacemente con l'istinto, posso sentire il trambusto delle loro chiacchiere...ma non intervengo, certi momenti sono stanca persino di ascoltare me stessa... e allora li lascio lí fuori, chiudo la finestra e le loro voci si attutiscono a poco a poco, fino a diventare un debole mormorio confuso con il rumore della città ancora in movimento. 

 

Una vecchia canzone diceva che la vita è un brivido che vola via...ma questo brivido, a volte, quanto freddo provoca in una persona che ha una paura fottuta del tempo che passa e di ciò che sente nel proprio dentro...ma poi mi viene in mente una frase..."le cose verrano da sole"... e la frase diventa una persona, una verità, un punto interrogativo...e...per il momento mi fermo qui.. scriverò ancora...

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Another_me_88 più di un mese fa

È ufficiale..sono un casino... sì, non è poi alla fine una novità, ma dentro ho un scombussolamento enorme...e la prima cosa che faccio quando mi sento così è scappare..ora invece mi sto rifugiando ancora una volta fra queste mie pagine..mi immergo nella scrittura, l'unica cosa che in questo periodo riesce a farmi tirare fuori tutto quello che normalmente non sarei in grado nemmeno di lasciare intravedere..spogliarsi delle proprie paure è un rischio enorme, ma mostrare il caos che vive dentro è qualcosa di impensabile..come spiegarlo sapendo di non poterne restare indenne? Che ne so...la testa è un ronzio costante di domande e pensieri che parlano sottovoce fra loro, ed io non riesco mai completamente a zittirli, entrano ed escono da me come e quando vogliono...ma le paure no, certe paure sono quella parte di pelle che pur cercando di togliere, resta sempre maledettamente appiccicata addosso..vorrei chiudere gli occhi certi momenti e scacciare via tutto quel rumore che sento e bloccare ogni via di accesso che porta nel mio dentro.

 

In questo momento mi sento preda di ciò che non riesco a capire in una parte di me...nella mia testa e nel mio cuore...l'istinto sarebbe quello di scappare, di allontanarmi da tutto questo...ma poi non lo so...sono divisa tra il bisogno di affrontarlo e tra il bisogno di rifugiarmi sempre più nel mio angolo protetto, dove posso vedere solo io quello che provo, magari prendere anche a calci le mie fragilità e sbatterle fuori dalla mia vita.. provare, provare e riprovare ancora...ma è una lotta molto complessa...o forse sono solo io ad essere una cazzo di testa troppo complicata per capire persino me stessa...la verità è che con il caos dentro ci si nasce..e per me è così...per questo non posso permettermi di coinvolgere nessuno in questo mio eterno caos...soprattutto quelle rare anime che riescono a vederlo così bene, anime vere, anche loro a volte nascoste in mezzo a una massa di corpi che contengono il niente...e invece quelle rare anime, senza nemmeno rendertene conto, ti spogliano dentro con innata delicatezza...e buttano giù mattone dopo mattone quel muro di difesa che nel tempo è diventato la sicura barriera di fronte a tutto il resto.

 

Concludo qui questo post, cercando anche di mettere un po' a tacere questo nascente mal di testa...ma come sempre, la scrittura è la mia via di fuga e il rifugio dove ritrovo la mia stabilitá emotiva, che ogni tanto, vacilla. E dentro un tardo pomeriggio di una domenica di fine estate, mi riprometto di scrivere ancora... 

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Another_me_88 più di un mese fa

Le cose vengono fuori di getto... quando apro queste pagine e sento dentro un fortissimo bisogno di tirare fuori tutto... quel tutto che è la mia anima che si racconta senza paure, senza esser vestita di nessuno scudo, quando parlo e sento che i miei respiri sanno di un momento unico, di vita vera che scorre dentro di me..quando sento gli occhi inumidirsi e so che sono le parole giuste e l'attimo irripetibile per lasciarmi andare...non è un pensiero o un post, è qualcosa che nasce nel bisogno di esprimere me stessa, come forse mai prima avrei fatto, perché il tempo cambia le cose, ma anche il cuore, il significato dei sentimenti, ogni singola percezione di quello che arriva e vibra in me...riuscire a spiegarlo lo considero un privilegio, perché la scrittura mi dà questa bellissima possibilità.. anche di conoscere quella parte di me che ancora era troppo nascosta ai miei occhi distratti e immaturi, e sembra quasi che nel momento stesso in cui lo riscopra tutto finisce, ma non è così, per me è come un viaggio cominciato all'improvviso, sopra di un treno da cui non riesco mai a scendere, perché ciò che vedo da quel finestrino è il mio presente che continua a scorrere e cambiare la mia visione delle cose, persino la mia immagine riflessa nel vetro è come se cambiasse in ogni sfumatura e angolazione.. ma posso sentirlo se mi fermo, se ascolto davvero quello che vive in me...e succede così, senza un se, un perché, forse apparentemente, ma che senso avrebbe chiedersi in quei momenti il perché...le domande sono quella parte costante della vita, che a volte, voglio mettere da parte e seppur per un istante, vivere ciò che sono, senza mascherare nessun sentimento. Amo questa vita molto più di quello che spesso, io stessa non creda... imparo dalle mie fragilità a dare un senso anche ai miei limiti, per quanto non riesca mai fondamentalmente ad accettarli...mi rivesto ogni giorno di una consapevolezza, che anche se esternamente è invisibile, dentro trasforma il mio essere.

 

In certi post, quando sto per concludere, dico sempre che avrei ancora molte cose da dire, bè, è una cosa che continuo a ripetere anche adesso, sarà forse...ma no, perché cercare un motivo..alla fine, quello che conta, è come riesco a sentirmi...inspiegabilmente viva...

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Another_me_88 più di un mese fa

 Il carattere di un uomo è il suo destino.

 

​​​​​​                           Eraclito

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Another_me_88 più di un mese fa

Certi momenti vorrei solamente staccare da tutto, scappare da ogni pensiero, mettere a tacere quei dubbi, quel caos che vive sottopelle, credo che ci vivo da sempre, ma solo ora che sono più grande è venuto in superficie...vorrei spegnere la testa come si farebbe con una radio, abbassare almeno un po' il volume di certi pensieri, ma è come lottare con l'altra parte di me, con una mano cerco di premere l'interruttore e spegnere ogni cosa, con l'altra accendo tutte le luci che ci sono dentro ogni angolo di me..sono una guerriera che combatte contro il suo riflesso. Costruisco e distruggo al tempo stesso, sono la mia più grande alleata e la mia più pericolosa nemica.

 

Ci sono attimi in cui mi sento davvero libera dalla mia costante confusione o paura di fare passi troppo incerti e prendere forti facciate, non posso spiegare cosa provo dentro, perché nemmeno io riesco a capire fino in fondo cosa vive in una parte di me, definirmi un mondo complicato è forse la definizione più riduttiva ma più reale di ciò che sono... fondamentalmente non mi aspetto nulla, eppure è come se ci fosse un grande bisogno di aspettarmi qualcosa...sono la contraddizione fatta persona probabilmente, ma non è una cosa cercata, voluta, è parte di quello che vive in me, sembra assurdo ma sto imparando a conoscermi sotto diverse sfumature, che sono poi anche aspetti che nemmeno conoscevo. Alla fine però sono talmente stordita da tutto questo caos, che preferisco girare la spalle anche a tutto il resto, e mi rendo conto che forse è ciò che sbaglio, ma sinceramente c'è un modo giusto per affrontare la realtà? O meglio... se stessi?

 

Credo di non aver mai scritto con tanta sincerità ciò che mi passa per la testa, o che ne so, forse è il mio crescere che ha modificato la prospettiva delle cose, dei sentimenti, non è mai facile mettersi a nudo senza sentirsi poi al freddo, o ancora di più, essere scoperti agli occhi di qualcuno che è andato oltre quelle barriere... è impossibile restare indenni a tutto questo. Un tempo dicevo che è praticamente improbabile che una persona possa inoltrarsi negli angoli più chiusi e profondi di noi, forse mi sbagliavo, oppure è così...davvero non lo so.

 

A volte si può fare molta confusione tra sentimenti e il capirsi così fortemente, tanto da portare a mettere in dubbio un po' di cose, mi rendo conto che io sono un misto di pensieri, emozioni, paure, domande, insicurezze, certe volte mi sento come quei dadi che vengono lanciati sopra il tavolo di un casinò e sbattono contro la superficie di quel tavolo girandosi a seconda di un impatto del momento, apparentemente sembrano messi solo in un modo, ma se si guardano da più lati non è così...ecco io mi sento in un corpo che è un po' la custodia di tutto ciò e molto altro insieme...altro che riscopro anch'io man mano..che dire, un giardino segreto dove anche i miei stessi passi sono del tutto nuovi e sconosciuti.

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