Profilo BACHECA 432
Primo.
Non imbrogliare.
Non farti del male,
non camuffarti in belle parole,
non legarti le stelle ai capelli,
non offuscare la luce del sole
con un amore
in cerca di stile.
Secondo.
Non mentire.
Non azzittire il nudo sentire,
non partorire prima del tempo,
non confondere il talento
portando a compimento un andamento
che scavalca il bianco
del foglio
e tradisce le righe.
Terzo.
Non sottrarti.
Non levarti le mani di dosso,
non evitare la discesa nel pozzo,
non saltare il fosso
prima di aver tolto le ali,
con tagli diseguali
ed aver impresso al tuo movimento
in genuflessione
una sacra, offerente,
intenzione.
Quarto.
Non ti legare.
Non incatenarti ad un pensiero,
ad un unico albero,
su un sol sentiero,
che per bello che sia
non
rappresenta mai l'intero.
Quinto.
Non svalutare.
Non piegare i fogli d'oro
che porti in grembo,
non screditare il nocciolo ardente,
non regalare il tesoro
per far contenta la gente,
sii prodigiosa,
non ambivalente.
Sesto.
Non vaneggiare.
Sii responsabile,
agisci l'amore,
lascia il capro e l'espiazione,
scegli l'intuizione
che precede l'emozione
e svuotati,
poi riempiti
di sole.
Settimo.
Non negare eppure nega tutto,
sii il cuore
che pulsa,
che pensa,
che osa
e coltiva il tuo giardino
con fare divino,
con gesto orante e itinerante,
meravigliosamente
umano.
Ottavo.
Non opporre resistenza,
eppure resisti,
insiti ad essere,
ostinati nel passo,
nel gesto,
comunque sia,
sii tu stessa
la tua poesia
più generosa e sublime.
Nono.
Non tradire,
che tra il dire ed il fare
c'è di mezzo il male
della separazione
mortifera,
che se tradisci
tradisci te stessa
prima che il resto
e anche le più belle parole
diventano sterile
pre testo.
Decimo.
Non disperare,
non smettere mai di pregare,
anche quando il deserto
è ostile e inospitale,
non smettere di cantare l'amore
e la giustizia,
partendo da una clemenza
che porta
in grembo
l'infinito
che inizia da te
e procede
verso
l'immenso di ognuno.
Ed infine
non sperperare
né sprecare
alcunché
sulla strada
che ti riporta all'Uno.
(Stefania Simeoni * La Bruna del Viento)
State attenti: la nave è ormai in mano
al cuoco di bordo, e le parole che
trasmette il megafono del comandante
non riguardano più la rotta,
ma quel che si mangerà domani.
- Søren Kierkegaard -
«Un’anima può essere distrutta in uno dei seguenti tre modi: attraverso ciò che ti fanno gli altri; attraverso ciò che gli altri ti costringono a fare di te stesso; e attraverso ciò che tu stesso decidi di farti.»
(Julian Barnes, Il rumore del tempo)
Ogni soffitto che raggiungi è a sua volta un nuovo pavimento.
(Aldo Roock)