"Era solito alternare momenti di comicità, spesso improvvisata, ironica e dissacrante, a prolungati momenti di silenzio, cupi e riflessivi, in cui si tuffava, avvolto dall’oscurità che lo divorava da decenni. A volte i suoi gesti e le sue parole le apparivano delicati come petali e le regalavano momenti di quiete, dei quali aveva ormai perso memoria; ma altre volte, quando la porta dell’intimità si chiudeva alle loro spalle e negli occhi di lui divampava quel fuoco - mai realmente sopito - che illuminava la penombra, un fremito improvviso la attraversava e, come in balìa di una calamita, si abbandonava all’attrazione del suo severo e famelico sadismo.
Era ammaliata dal suo vestito, fatto di forti contrasti, e bramava quei momenti in cui le loro menti apparivano indissolubilmente legate, nel profondo."

