TOCCO SACRO
Non mi piacciono gli uomini che arraffano.
Quelli che credono che una donna si convinca con due frasi e una
mano sulla coscia.
Quelli che si avvicinano solo per infilarsi da qualche parte,
non per restarci.
Io vi vedo.
Sempre in cerca di una pelle su cui grattare il vostro VUOTO.
Avete FAME, ma di attenzione,
SETE, ma di conferme.
Vi mettete addosso profumi costosi,
ma vi manca l’odore dell’anima.
Siete come vetrine di fine stagione:
troppa roba in saldo e nessun pezzo che valga la pena.
Io non mi lascio più scegliere da chiunque.
Non ho più voglia di farmi sfogliare da chi non sa leggere.
Rispetto l’uomo che guarda come si guarda un fuoco:
da lontano, con rispetto,
e se decide di avvicinarsi,
che sappia scottarsi.
Mi piace chi resta zitto quando non sa cosa dire,
chi non si aggrappa,
chi non mi prende per non restare solo.
Mi piace chi ha il coraggio di aspettare
uno sguardo che gli rovina la strada che aveva scelto.
Chi non cerca solo un letto da scaldare,
ma una tempesta con cui ballare nudo.
Io non mi mescolo per sentirmi meno sola.
Mi mischio solo quando riconosco un dolore simile al mio,
una rabbia che non chiede permesso,
una voce che sa dove toccarmi
senza usare le mani.
Perché in mezzo a mille facce
io cerco occhi che mi sappiano guardare anche quando non sorrido.
un UOMO che tocchi
come se stesse pregando.
TOCCO SACRO
Non mi piacciono gli uomini che arraffano.
Quelli che credono che una donna si convinca con due frasi e una
mano sulla coscia.
Quelli che si avvicinano solo per infilarsi da qualche parte,
non per restarci.
Io vi vedo.
Sempre in cerca di una pelle su cui grattare il vostro vuoto.
Avete fame, ma di attenzione,
sete, ma di conferme.
Vi mettete addosso profumi costosi,
ma vi manca l’odore dell’anima.
Siete come vetrine di fine stagione:
troppa roba in saldo e nessun pezzo che valga la pena.
Io non mi lascio più scegliere da chiunque.
Non ho più voglia di farmi sfogliare da chi non sa leggere.
Rispetto l’uomo che guarda come si guarda un fuoco:
da lontano, con rispetto,
e se decide di avvicinarsi,
che sappia scottarsi.
Mi piace chi resta zitto quando non sa cosa dire,
chi non si aggrappa,
chi non mi prende per non restare solo.
Mi piace chi ha il coraggio di aspettare
uno sguardo che gli rovina la strada che aveva scelto.
Chi non cerca solo un letto da scaldare,
ma una tempesta con cui ballare nudo.
Io non mi mescolo per sentirmi meno sola.
Mi mischio solo quando riconosco un dolore simile al mio,
una rabbia che non chiede permesso,
una voce che sa dove toccarmi
senza usare le mani.
Perché in mezzo a mille facce
io cerco occhi che mi sappiano guardare anche quando non sorrido.
un UOMO che TOCCHI
come se stesse pregando.
© - Silvana Stremiz-