„Nulla vi apparteneva, se non quei pochi centimetri cubi che avevate dentro il cranio.“George Orwell, 1984
Profilo BACHECA 258
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I mattini passano chiari
e deserti. Cosí i tuoi occhi
s’aprivano un tempo. Il mattino
trascorreva lento, era un gorgo
d’immobile luce. Taceva.
Tu viva tacevi; le cose
vivevano sotto i tuoi occhi
(non pena non febbre non ombra)
come un mare al mattino, chiaro.
Dove sei tu, luce, è il mattino.
Tu eri la vita e le cose.
In te desti respiravamo
sotto il cielo che ancora è in noi.
Non pena non febbre allora,
non quest’ombra greve del giorno
affollato e diverso. O luce,
chiarezza lontana, respiro
affannoso, rivolgi gli occhi
immobili e chiari su noi.
È buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi.
C. Pavese
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Bisogna dedicarsi
Bisogna dedicarsi pian piano precisamente a briciole per uccelli sul davanzale nord, piegati su di sé lavare il pavimento come il corpo di un dio bambino, guardare i piatti sgocciolare come una luna che spazza via l’ovvio tra gli alberi. Perdere intenti e rimedi contro il restare, soffermarsi cauti su ogni vuoto di voce e affetto di silenzio, lavorare come minatori al capezzale delle parole, aspettare disperati. In cambio del fiore di gelsomino. Chandra Livia Candiani
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