E il vento mi avvolse, strana carezza,
s’infilò fra i capelli, mi alzò la gonna,
opposi le mie mani, per fermarlo,
strappò foglie e petali di fiori,
un petalo di rosa finì sulla mia bocca.
F.D.
John William Waterhouse
E il vento mi avvolse, strana carezza,
s’infilò fra i capelli, mi alzò la gonna,
opposi le mie mani, per fermarlo,
strappò foglie e petali di fiori,
un petalo di rosa finì sulla mia bocca.
F.D.
John William Waterhouse
Il brontolio del tuono si sta allontanando, è flebile ormai, si azzittisce quasi…piove in maniera sommessa, discreta, ….c’è un suono strano di uccello, il suo verso come un rumore un po’ roco, ripetuto, a me sconosciuto….mi arrivano a piccole onde folate d’aria fresca, la vetrata spalancata è ricolma di verde e di uno spicchio di cielo grigio, a tratti plumbeo…è un pomeriggio speciale, fatto di silenzio e frescura, che induce a distendere il corpo e la mente, si sfiora un’intima gioia; c’è solo il chiocciolìo della pioggia che batte ora più forte sulle foglie, sui vetri, ma ad un tratto si arresta e, di nuovo, un brontolio di tuono che nuovamente si avvicina, è sopra di me.
La poesia
La poesia…, a volte essa è un tuffo in uno strapiombo, è un’immergersi in qualcosa di liquido dove senti di affogare eppure ne esci più vitale che mai, è un guizzo di uccello, dritto verso le nuvole, ed è anche sforzo e anche fatica, qualche volta dolore, spesso felicità.
"Downtown train"
Là fuori un’altra luna gialla
Colpisce la notte con un pugno nello stomaco.
Mi calo dalla finestra e giù in strada
Luccico come una moneta nuova
I treni che portano in centro sono stracolmi
Di tutte quelle ragazze di Brooklyn
Che cercano in tutti modi di uscire dal loro guscio
Le saluti con un cenno della mano e si sparpagliano come cornacchie
Non hanno niente che possa un giorno fare breccia nel tuo cuore
Sono soltanto spine senza la rosa
Guardati da loro nell’oscurità
Oh se io potessi essere l’unico
Che tu hai scelto
Oh piccola non riesci a sentirmi adesso?
Ti vedrò questa notte
Sul treno che va in centro?
Ogni notte la stessa storia
Mi lasci solo e malinconico
So qual è la tua finestra e so anche che è tardi
Conosco le scale e il portone di casa tua
Cammino per la strada e oltrepasso il tuo cancello
Mi fermo sotto il lampione all’incrocio
Le guardi mentre cadono
Tutte colpite da un attacco di cuore
Restano ai baracconi delle giostre
Ma non riusciranno mai a conquistarti
Ti vedrò questa notte
Sul treno diretto in centro?
Dove ogni notte è la stessa storia
Mi lasci solo e malinconico
Ti vedrò questa notte
Sul treno diretto in centro?
Tutti i miei sogni cadono come pioggia
Su di un treno diretto in centro
“La poesia serve disperatamente” ho letto da qualche parte e credo che sia così.
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le Poete est semblable au prince des nués
qui hante la tempête et se rit de l’archer:
Exilé sur les sol au milieu des huées ,
ses ailes de géant l’empêchent de marcher.
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Il poeta è simile al principe delle nuvole,
che sta con l’uragano e ride degli arcieri,
solo sulla terra, fra grida di scherno,
le sue ali da gigante
gli impediscono di camminare.
Tratto da L’Albatros di Baudelaire.