E...che poi non era un gioco..da subito mi era chiaro.
Sai, in fondo devo dirti grazie,
mi hai insegnato tanto.
Che elemosinare l’amore non paga,
perché raccogliere briciole di niente non sazia la fame.
Mi hai insegnato che non sempre si può dare, perché se chi riceve non è pronto ad apprezzare, finirà per svalutare tutto ciò che fai e chi sei.
Che c’è più dignità nell’urlare un "basta" fuori dai denti che nel soccombere ancora cercando ragioni.
Che non si può mostrare a qualcuno il colore delle proprie cicatrici, che sotto la pelle rimangono vive, non si può far capire quanto dolore si nasconda dietro un sorriso e quanta generosità in un silenzio forzato.
Mi hai insegnato che non c’è altro modo in cui io possa vivere questa vita se non diventando me stessa, coltivando ciò che sono, scegliendo ogni giorno di rialzarmi e brillare.
Che la solitudine è un posto infinite volte più accogliente di una compagnia giudicante,
e che non serve covare rancore,
perché ognuno deve fare il suo viaggio.
Ed è questo che ancora farò.
Fuori dalla zona di ombra in cui persone come te possono costringermi, fuori dai margini in cui vorresti rinchiudermi.
Per questo,
nonostante tutto,
io ti ringrazio.
E, con il mio migliore sorriso...
continuo ad andare...
;)
;)
;)
;)
;)
;)
;)
