L’autore, da quando ha preso coscienza di esistere, unitamente ai
sentimenti di stupore e di meraviglia nei confronti del Creato,
ha sempre avvertito un certo senso di estraneità e di rigetto
alla logica delle leggi aspre, ciniche e selettive della natura
imposta da “Colui” che ha fatto il mondo, che purtroppo non
risparmia neppure l’uomo. Da ciò nasce il suo continuo desiderio
di conoscere e di conoscersi. Il prossimo lavoro sarà un altro
saggio che ha come spinta di partenza proprio questo suo
interiore non buon “rapporto” con “Colui che ha fatto il mondo”,
nella consapevolezza che tale problematica riguarda
ineluttabilmente tutte le entità viventi (e non) e pensando
che non sono in molti a guardare in faccia la realtà, con
spirito critico e, per quanto possibile, in modo sereno e
oggettivo, senza cioè quei condizionamenti insiti nella natura
umana. L’autore, infatti, nel descrivere le sue impressioni e le
conseguenti conclusioni di tipo sillogistico sulle “cose umane”,
manterrà sempre gli occhi aperti al mondo e mai chiusi o
socchiusi per immaginarlo soltanto, come di norma l’uomo è
abituato a fare, vuoi per costrizione, vuoi per una sua intima e
rispettabile esigenza. Il tentativo è quello di dare un senso non
astrattamente speculativo alle domande che da sempre attanagliano
la mente umana, ossia : Chi è l’uomo? Chi sono io? Da dove vengo?
Dove andrò a finire? Che significato potrà avere la vita? Chi o
che cosa può aver voluto tutto ciò, visto che tutto segue una
logica e un filo conduttore? C’è un nesso bio-psicologico tra la
figura di Gesù e noi? Chi è veramente Gesù? E la fede? La
trascendenza? Che cosa sono l’”Io” e la coscienza? Ma esistono
veramente?