Solo chi sfida il tempo non ha paura dell'attesa "in possibilità"
a Silvio
Solo chi sfida il tempo non ha paura dell'attesa "in possibilità"
a Silvio
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l pensiero è una forza inarrestabile, un viaggio senza fine alla ricerca di risposte e visioni dell’esistenza. Ma ha davvero dei limiti? Oppure è capace di superare ogni barriera, trovando tutte le risposte alle sue domande?
La sua natura è complessa: può essere circolare, ripetitivo, intrappolato in schemi che si autoalimentano, oppure binario, strutturato in opposizioni nette. Si propaga attraverso la forza della convinzione o la consistenza della logica e della riflessione. Ma cosa accade quando il pensiero non trova risposte? È perché certe verità non esistono, o perché la conoscenza è ancora insufficiente? Oppure è il pensiero stesso a possedere limiti intrinseci?
La sua debolezza potrebbe derivare dalla mancanza di consistenza, dall’incapacità di accettare nuove prospettive che sfidano i propri schemi consolidati. Nel pensiero circolare, l’innovazione rischia di essere soffocata: il pensiero si adatta a un ciclo continuo, evitando il cambiamento e la rottura degli schemi.
Come si può spezzare questa ripetizione? Leonardo da Vinci sosteneva che non bisogna lasciarsi influenzare dalle autorità, né accettare passivamente le tesi altrui per il solo principio dell’ipse dixit. Il vero pensiero nasce dall’indipendenza, dalla volontà di esplorare anche ciò che potrebbe essere errato. L’influenza cognitiva del pensiero circolare impedisce lo sviluppo di un pensiero autentico e personale. Solo cercando risposte individuali si aprono spiragli verso ciò che non è ancora stato esplorato.
In questo senso, il pensiero diventa un atto di resistenza, una ribellione contro la ripetizione e la stagnazione. Rompere gli schemi significa sfidare il conosciuto, abbracciare l’incertezza e accettare che il pensiero non è un percorso lineare, ma un continuo processo di evoluzione.
Figura centrale dell'umanità è la Mamma
è in ogni cuore in ogni angolo del mondo ciò che da vità e ciò che da speranza.
Le emozioni più complesse, le contraddizioni dell'animo umano, la bellezza e il caos della vita, riflettono le nostre visioni di mondi interiori, dipinti di ciò che sentiamo, sfumature di ciò che siamo.
Millenni di solennità, avvolti nel mistero della divinità e nel rigore delle scelte di chi incarna la Chiesa e tutti i Cristiani. Un'eredità di riverenza e contemplazione, cesellata nel tempo da gesti misurati e parole cariche di significato.
Eppure, quella sacralità si dissolve nella lente distorta della spettacolarizzazione, svanisce tra giochi di luce e narrazioni costruite per intrattenere. La figura pontificia, un tempo emblema di raccoglimento e autorità morale, si trasforma in un’icona mediatica, esposta alla stessa teatralità che anima un circo. I riflettori invadono lo spazio del mistero, l’introspezione lascia posto al clamore, e la spiritualità rischia di diventare una messinscena.
Ma nel cuore del rito e nella profondità della fede, rimane ancora il sussurro antico della solennità autentica, che sfida le apparenze e resiste al tempo.
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ᒪ'EᐯOᒪᑌᘔIOᑎE ᑎOᑎ è ᑌᑎ ᔕEᗰᑭᒪIᑕE ᗩᐯᗩᑎᘔᗩᖇE ᑎEᒪ TEᗰᑭO, ᗰᗩ ᑌᑎ ᗪIᗩᒪOGO IᑎᑕEᔕᔕᗩᑎTE Tᖇᗩ ᒪ'EᔕᔕEᖇE E Iᒪ ᗪIᐯEᑎIᖇE
Prosecchino !!?
L'ho sparata grossa questa volta😆😆😆