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daunfiore 15 novembre

Luna di lana, mentre il cielo si stinge nell'aurora che incalza; sapessi quanto è morbida ed irresistibile. Di cose e di sensazioni e battiti di cuore. Un caffè con lo sguardo sul giardino ancora verde, a piedi nudi. Ansie messe nella cassa, tra mille chiodi, e addirittura alcuni frammenti nelle tasche del cappotto. Il grigio del cielo inspiegabilmente non trasmette tristezza ma tanta dolcezza e ti lascia piovere addosso ricordi e respiri diversi, come una eco di qualcosa che è stato e che torna sempre. L'odore dell'erba e del caffè si mescolano e senti come se ti limitassi a fare quello, astenendoti dal resto.

La forza la può dare solo l'amore, quello vero, raro e silenzioso.

Prezioso come le cose vere. 

Si chiama autenticità.

Oltre la siepe.

Ora lo so, nulla è per sempre e la gioia è quell'accento che si innesta e si innerpica come um cappello sbagliato sui giorni esatti e pregni di normalità.

Perchè la follia è una cosa davvero seria.

 

 

E il suo miao che ogni mattina mi accarezza il cuore e mi sospende dal mondo.

Ed ogni sera anche. 

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daunfiore 13 novembre

Lento il fluire fino a farsi più veloce e asfittico. Chiudo gli occhi e respiro, fino ad arrivare al cuore. Dopo e prima si intrecciano. Un nodo in vero poco saldo. Tutto riprende e neanche mi sembra di pensare, solo di fluire, percepire. E poi e poi... 

Sento, come foglia che trema nel vento, con gli stomi colmi di rugiada. Tutto esiste nonostante il nostro modo e bisogno di descriverlo, forse ingannando la vita, tra un brivido e l'altro, fino a dilatare un attimo, riempiendolo di senso, talvolta togliendolo. 

La variabile è l'anima,  come una virgola di sangue, e senza voce, spezza e ti punge con il respiro. 

Forse non dovrei? 

Scrivo in modo sgrammaticato e non è un vezzo ma la voglia di avere una pagina mia, e che resti mia, dove traccio la mappa stinta dei miei giorni.  Senza regole. 

Così, quasi per_lettera, la parte di me quasi più autentica. 

E il viandante che passa, per noia o per diletto, può credere quello che vuole, e pensare  di comprendere, mentre io sono altrove. 

Il mio cuore magicamente è esploso a Nara e a volte là torna. 

Lontano dalla calca, una casa di legno, si piedi di un rusciello. M

Altre volte torna tra le tue braccia mentre mi baci la fronte. 

Restiamo quello che siamo e possiamo essere nonostante le parole degli altri. 

E il loro occhi.

 

 

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daunfiore 12 ore fa

Storie di giorni poco eroici in cui incuranti riempiamo la stanza di fiato e di battiti, senza un nome, o con uno qualsiasi.  Potrebbe essere persino domenica. Quei giorni hanno proprio il calore della normalità, quasi l'odore della tranquillità. Gli altri di noi sono lontani in un viaggio sperduto. Mentre "adesso" è solo un foglio bianco dai margini scarniti.

Ma a chi importa? 

Un sorso di oblío. E poi ancora un altro.

Um placido silenzio, quasi una copertina. 

Sui giorni già andati e su quelli a venire. 

Ecolalia e i suoi giri, come gonne gonfiate nel vento. 

Nel vuoto.

Neanche graffiano. 

 

 

La divinità in un respiro che viene da lontano e resta.

Immobile il ramo non dimentica le foglie. 

Nutre e lascia scivolare via. 

Niente trema di più della intimità. 

Come un taglio alla luna. 

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daunfiore 08 novembre

Le parole sono di tutti, anche se qualcuno le sa usare meglio. Si possono mescolare e dosare o piuttosto lasciare languire come congiunzioni usate in maniera bislacca.

Ma il senso no, quello è solo nostro. 

E nostri sono i pensieri, solo nostri. 

Tutto si lega al bisogno sotteso di manifestare ed esprimersi, magari giocare con le ombre, nella foresta dei sogni e dei segreti.

Un mondo di segni dell'anima. 

E in modo invisibile si snoda in un discorso allitterato e sgrammaticato, tutto nostro, come un nastro spezzato e ricucito, come un percorso che non ha nessuna pretesa di esserlo, ma lo è. 

 

 

 

In fondo è solo un asterisco. 

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34
daunfiore 05 novembre

Ci piace sentire la bellezza e la carezza della luce, mentre arriva ovunque, si dilata e copre e scopre. Quasi come la verità,  quando resti al cospetto di te stessa. Di fronte al silenzio della tua anima. Cercare di ostentarla è la più grande menzogna. 

E adesso questa luce, in questa stanza mi fa sentire lontana ma immensamente vicina a te, a noi, come i petali di una margherita che si stringe come dita e risate. Poi sorsi come respiri e respiri come abbracci. 

E tutto scorre ed è bellissimo. 

I rumori sono goi stessi. 

Accarezzi le mie ombre e al risveglio ti ritrovo nei miei occhi. 

Qualcuno è tornato. 

Ti stringo forte forte. 

 

Come questa luce e l'aria buona di questa estate che non finisce mai. 

Il mare negli occhi sempre. 

 

 

Per caso... 

Per fortuna... 

E poi è lo stesso... 

 

 

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37
daunfiore 04 novembre

Immobile e generosa la luna, mentre il cuore oscilla indomito. Tremare è il segreto, solcare l'animo, ferocemente.

Feroce. Mente. Pensiero. Desiderio. Sospriro. Luna. Virgola. Cielo. 

Anelito di luce. 

Un anello di parole mute mute. 

Ti ricordi?

 

Tutto inizia e niente finisce. 

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26
daunfiore 02 novembre

Mia, mio, come se fosse possibile una appartenenza senza possesso in cui il "per sempre" si impregna di incertezza e di bellezza della forza del divenire, con i suoi colori e le infinite sfumature che li rendono unici ed irripetibili e di infinite ombre. Mutare perché  non muta il cuore ma i suoi limiti e le sue forme ed i suoi confini. 

Sempre cuore resta. 

 

 

Lei dice e le bacio gli occhi e la fronte. 

Senza fine. 

Quelle dita tra le mie....

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36
daunfiore 01 novembre

Così al centro di una imprevedibile primavera mi ritrovai. Poche parole mentre sentivo l'aria incontro. Ricominciai a guardare gli altri negli occhi. Senza un motivo. Senza rabbia, solo per raccogliere quello che arrivava, inciampando in un odore inaspettato, un sorriso tra la gente,  sorridendo ad una amica che mi girava il caffè, mia zia che mi sistemava la sciarpa, la voce di mia madre e la sua buonanotte, o godendol di un silenzio, benefico e desiderato, nella mia casa mentre senti solo gli uccellini al mattino. Mi capitava, e ancora adesso, nei buchi della notte di chi soffre di insonnia, di sentire il vento, che a volte fa paura e a volte solo compagnia, come alcuni passi, che si confondono sulla sabbia, ma che ti portano dove non pensavi di poter arrivare. Non è più primavera, forse non lo era neanche prima, ma tante cose non sono come e cosa semprano.

Anche noi stessi, se solo iniziassimo a parlarci, senza interpretare, ma solo cercando il senso e magari la forza e il coraggio di andare via. Fosse solo per amore.

 

 

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31
daunfiore 31 ottobre

Forse altrove ha il sapore della nostalgia e di pagine bianche da attraversare, come se fossero prati. Un pizzico di malinconia e le tue labbra sulla tazza del caffè, forse sono passi verso luoghi sconosciuti. Sei stato il mio posto segreto e irragiungibile, mentre il dolore è solo una variabile, che a volte riaffiora ma ormai ha altri nomi. Con il tempo si distingue tutto e si perde la bellezza del vago e dell'indefinito, che lisvia le emozioni e le screzia come fossero colori.

Si ha quasi il bisogno di vivere per differenza come se tutto fosse una formula aritmetica

 

 

Ma vuoi mettere un po' di sana follia... E se anche fosse insana?

Un sorso di ignoto, come il tuo morso al mignolino, che non faceva male, perché io soffrivo solo perché un attimo dopo saresti andato via.

Si sovrappongono gli strati di esistenza, perché in alcuni istanti ti sembra di vivere una vita diversa, forse non tua, o invece più tua di ogni plausibile possibilità.

Come quando parli con una amica e raccontarti ti sembra bellissimo e continui, nonostante tu senta il rischio che tutto vada perduto, anzi ne hai la consapevolezza. 

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36
daunfiore 30 ottobre

Destinazioni e sentimenti, come posti, come parte di noi, vene che scorrono a ridosso del tempo con la voglia di sfidarlo. Un filo riga l"aria senza fenderla e la ricama. Nell'astrazione si sente il fiato dell'infinito e ti fa venire voglia di raccogliere luce, tempesta e l'odore della notte, nell'orlo con il giorno, nell'ora blu. Quando ti riappropri delle parole e hai solo voglia di non sprecarle.

E nemmeno un attimo in più. 

 

Andare oltre l'evidenza, oltre ogni costruzione secreta dalla mente e il più becero dei pregiudizi, oltre la capanna della menzogna, che può diventare una zona protetta. Oltre c'è il coraggio di essere liberi e spesso soli e di scegliere. 

Non amore non è odiare. 

Amare è infinite volte non odiare. 

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