Ho capito di essere una persona
abbandonabile.
Non nel senso che non posso
evitare l’abbandono, che mi è
ovvio fin da bambina. Ma che
lo considero una possibilità
imminente e talvolta auspicabile.
Un tempo pensavo di essere una
che abbandona facilmente.
Ora so che, anche se con dolore,
sono abbandonabile.
Voglio dire che quando sento
che non ci sono le condizioni
per incontrarsi davvero, per
intendersi senza troppa fatica,
«abbandonami» è un invito
liberante.
Non è obbligatorio tenermi,
frequentarmi è facoltativo.
E questo dà molta leggerezza
e grazia all’incontro.
Come fanno le libellule e forse
i volatili in genere. Può far molto
male all’inizio, può atterrare ma
poi piano piano si sente che sopra
la testa e tutt’intorno si allarga
un grande spazio libero. C’è piú
sfondo e un sentore appena
accennato di nuove possibilità.
L’odore è l’esatto opposto dell’odore
di bruciato. Un profumo fresco di
bucato appena steso, di pavimento
appena spazzato e poi lavato.
Con cura. Con le finestre aperte.
Chandra Livia Candiani, «Questo immenso non sapere»

Ho postato il poema sull'abbandono ,
perchè ad oggi , nonostante ci siano
vicine a me le persone che amo più
della mia vita , sono riaffiorati dei
ricordi che vanno dall'infanzia a
pochi anni fa , prima che venisse
a mancare la mia mamma ...che
riguardano l'abbandono , ed avevo
quattro anni , quando mamma
senza dirmi nulla mi lasciò con
la nonna per un pò di tempo , per
poi tornare a casa con un
bambino !?!?!? Chi è ??? Perchè
mamma hai questo bambino ?
Accidenti ,scusate mi sembra di
rivivere il momento, che ho
vissuto malissimo , mi era venuta
una crisi e stavo soffocando ....
Punto ...di questo non vado oltre,
non voglio tediarvi , vado ad
un altro episodio che ricordo
molto bene , ormai molto adulta,
ma mai abbastanza dal soffrire
un altro abbandono da parte
della mamma ...ne scrivo molto
brevemente , era il 2012 e lei
aveva scelto di andare a vivere
con mio fratello e sua moglie ,
anche se l'ho implorata di non
farlo ,(per svariati motivi )
che avrei provveduto io a lei
come ho sempre fatto , ma a
nulla è valsa ogni mia parola
e pianto...quella sua scelta io
l'ho vissuta come "abbandono".
Si , perchè sapevo che non
l'avrei più avuta vicina , non
le avrei più confidato i miei
pensieri , non sarebbe più
venuta con me nei negozi,
che a lei piaceva tanto...non
l'avrei più abbracciata quando
la sera tornavo dal lavoro...
e molto molto altro ancora...
Scusate lo sfogo ...grazie per leggermi .
