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bluiceee più di un mese fa

 

 

Le parole costruiscono cicli

di vita e nessuno impedisce

loro di vedere i fiori sbocciare

anche quando tutto ci fa

credere che quella pianta

non riuscirà a resistere alla 

forte tempesta che l'ha investita.

Sono questi miracoli che ci

fanno credere che esiste vita

oltre quello che i nostri occhi

possono vedere e sono le

parole che ci aiutano a descrivere

ciò che prova la nostra anima

quando tutto smette di avere

senso per noi. Le parole danno

significato a vite che il mondo

considerava perdute. Ci

abbracciano per guarire il 

nostro dolore ,sono l'orologio 

dell'anima e vengono liberate

per purificare tutto ciò che ci

opprime.

 

 

 

 

 

 

 

Le parole devono essere

come nuvole ,

leggerissime e semplici ,

capaci di  restare sospese.

ma capaci di entrare nei

Cuori.

 

 

 

 

 

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21
bluiceee più di un mese fa

Ricordo quando ero bambina che una 

carovana di zingari ogni anno veniva 

vicino casa mia, sostavano alcuni giorni 

per poi ripartire. A quel tempo però, 

almeno quelli di cui parlo non mandavano

i bambini a rubare, erano i genitori

ed i nonni che si davano da fare

riparando pentole in rame, ombrelli o

cercando di vendere alcuni oggetti in

ferro battuto da loro stessi forgiati.

L'unica cosa che chiedevano era

l'acqua visto che avevamo un grande

pozzo nel giardino che serviva anche

per noi. 

 

 

 

 

Ferma al semaforo rosso vide quei due

grandi occhi tristi venirle incontro. Una

piccola con riccioli biondi che 

incorniciavano un viso minuto e fra le

manine stringeva una piccola scatola

bianca.
Goccioline trasparenti le imperlavano la

fronte, forse per gli abiti sgualciti che

erano troppo pesanti per questa stagione.
Il cuore le si strinse e sperò che il

semaforo diventasse verde per non

scontrarsi con quello sguardo implorante,

inconsapevole della crudeltà che le

veniva inflitta, all'oscuro di abbracci e

baci, di tenerezze alle quali aveva diritto.
Sentì forte l'impeto di "rubarla", di

portarla via dalla polvere della strada,

di farla ridere spingendola sull'altalena.
Si limitò ad allungare la mano nella

scatola bianca, vergognandosi per quelle

monete lasciate per tacitare la sua

coscienza....
La piccola sollevò lo sguardo e per un

attimo la fissò , non disse nulla, solo

con gli occhi disse "grazie" ma lei udì:

"aiutami..."Il semaforo divenne verde....

A tutti i bambini che hanno avuto la fortuna

di essere Amati ed a quelli che non hanno

conosciuto questa felicità.

( Marianna Martorana )

 

 

 

 

 

 

Forse alla bimba le è estranea la parola

libertà,  invece Io , noi tutti abbiamo la 

libertà di decidere a chi , come, dove e

quando donare il nostro "lino" a chi ne

ha bisogno per asciugarsi la faccia.
Mi piacerebbe possano intraprendere

una vita "normale"o migliore di quella

che stanno vivendo ora queste piccole

creature.
Quì non stiamo parlando di libere scelte,

quei piccoletti al giorni nostri,sono usati

per guardagnare soldi , vengono fatti

lavorare da mattina a sera in condizioni
ambientali e igieniche pietose.
Sulla metropolitana di Torino , ci sono

un sacco di bambinetti portati in giro da

genitori o presunti tali, costretti a farsi

su e giù per le carrozze tutto il giorno ,

per raccimolare soldi .
In stazione Centrale , o alle fermate della

Metro ,stanno in cima alle scale

aspettando la signora con la borsa aperta,

gli insegnano a rubare perchè a loro, se
la polizia li prende, non possono fargli

niente...
Questo è il più becero degli sfruttamenti.

E questo secondo i loro adulti è "l'orgoglio

zingaro!?!
Se i genitori o presunti tali , decidono che

possono fare più soldi , usando i piccoletti

per l'elemosina , i furti o che altro , noi che

facciamo quando li vediamo?

Una domanda che scrivo solo per farci

riflettere.

 

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26
bluiceee più di un mese fa

 

“Credo che la forma peggiore

di addio sia quella non detta,

quando l'altro ha già deciso

di andarsene mentre tu sei

sempre  lì, che aspetti.”

 

 

goodmemory:
“Double life - Sarah Wilkins
[Merci]
”

 

 

Taglia ogni contatto con persone

così. Faranno il loro percorso e la

vita insegnerà loro col tempo.

Ma non portarti dietro nulla. Esci

e chiuditi alle spalle le persone

che non ti hanno capito o voluto.

Ringrazia per l'esperienza e guarda

altrove.

 

 

 

 

Trovare modi per dedicare il nostro

tempo ad attività che ci rendano 

felici è sicuramente qualcosa che 

dovremmo sempre provare a fare.❤️

 

 

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20
bluiceee più di un mese fa

 

" Bussò alla porta della pietra

 

– Sono io, fammi entrare.
Voglio venirti dentro,
dare un’occhiata,
respirarti come l’aria.

– Vattene – dice la pietra.
Sono ermeticamente chiusa.
Anche fatte a pezzi
saremo chiuse ermeticamente.
Anche ridotte in polvere
non faremo entrare nessuno.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
Vengo per pura curiosità.
La vita è la sua unica occasione.
Vorrei girare per il tuo palazzo,
e visitare poi anche la foglia e

la goccia d’acqua.
Ho poco tempo per farlo.
La mia mortalità dovrebbe

commuoverti.
– Sono di pietra – dice la pietra
– E devo restare seria per forza.
Vattene via.
Non ho i muscoli per ridere.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
Dicono che in te ci sono grandi

sale vuote,
mai viste, belle invano,
sorde, senza l’eco di alcun passo.
Ammetti che tu stessa ne sai poco.

– Sale grandi e vuote – dice la pietra
ma in esse non c’è spazio.
Belle, può darsi, ma al di là del

gusto dei tuoi poveri sensi.
Puoi conoscermi, però mai fino

in fondo.
Con tutta la superficie mi rivolgo

a te,ma tutto il mio interno è girato

altrove.

Busso alla porta della pietra
– Sono io, fammi entrare.
Non cerco in te un rifugio per

l’eternità.
Non sono infelice.
Non sono senza casa.
Il mio mondo è degno di ritorno.
Entrerò e uscirò a mani vuote.
E come prova d’esserci davvero

stata porterò solo parole,
a cui nessuno presterà fede.

– Non entrerai – dice la pietra.-
Ti manca il senso del partecipare.
Nessun senso ti sostituirà quello

del partecipare.
Anche una vista affilata fino

all’onniveggenza a nulla ti servirà

senza il senso del partecipare.
Non entrerai, non hai che un senso

di quel senso,appena un germe,

solo una parvenza.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
Non posso attendere duemila secoli
per entrare sotto il tuo tetto.

– Se non mi credi – dice la pietra-
rivolgiti alla foglia, dirà la stessa

cosa.
Chiedi a una goccia d’acqua, dirà

come la foglia.
Chiedi infine a un capello della tua

testa.
Scoppio dal ridere, d’una immensa

risata che non so far scoppiare.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
– Non ho porta – dice la pietra."

 

Wislawa Szymborska

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nei versi che propone in questa poesia

la Szymborska , vi sono in ogni riga 

infinite suggestioni che trascinano chi 

legge a pensare ad una metafora tra

l'umano ed  un oggetto inanimato , in 

questo caso una pietra.

Ogni volta che la leggi , sembra sempre

inedita.

Di queste righe ,mi ha colpita l'assurdità 

nell'insistere a bussare ad una porta 

inesistente o farlo davanti a chi sai che 

non ti aprirà, o ancora , di voler entrare 

dove non desideri e di portarvi una parte 

di te .(Non cerco in te un rifugio per 

l’eternità...Non sono infelice...Non sono 

senza casa....Il mio mondo è degno di 

ritorno....Entrerò e uscirò a mani vuote...

E come prova d'esserci stata, porterò 

solo parole...)

Penso che il Nobel a chi la legge non 

interessa , ed è poca cosa davanti al 

patrimonio umano di poesia che ci ha

lasciato.

 

 

 

 

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17
bluiceee più di un mese fa

 

 

Con il tempo tutto passa.

Ho visto, con un po’ di

pazienza, l’indimenticabile

dimenticare e l’essenziale

diventare ridondante.

 

Gabriel Garcia Márquez.

 

 

 

 

 

 

 

Tumblr: Image

 

 

 

E con il passare del tempo , 

anche gli affetti hanno mutato,

parenti che si sono dileguati,

amici che si sono allontanati,

probabilmente non lo sono 

mai stati veramente.

I figli crescono e partono ,

hanno la loro vita , ed è giusto

così, ma a volte penso che 

la mia era ancora una generazione

di donne e uomini , che ogni

volta che c'era l'occasione , 

ci si ritrovava tutti insieme .

Oggi le famiglie si allargano,

si disperdono i figli seguendo

un ideale "internet" che tutto

sembra dare , ma l'amore 

quello vero ,quello di un bacio,

di un abbraccio ,non potrà mai 

essere sostituito .

Questo è un tempo che vola 

via dietro alle "connessioni" , 

scusate ma preferivo il tempo

del mio tempo passato.

 

A presto !

 

 

 

 

 

 

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31
bluiceee più di un mese fa

 

 

L'atto dello scrivere è secondo me

un riparo dell'anima, e' un piacere ,

è condivisione , anche consolazione

e protezione di un nostro ricordo

in  eterno .

Quando leggiamo apriamo la mente ,

le doniamo un paio d'ali e lei ci

insegna a volare , dove possiamo

intraprendere un viaggio ogni volta

diverso.

 

 

 

Il faro.

Luce dei mari e metafora di vita

 

 
 
Che cosa rappresenta il faro?
 
 

Sentinella del mare, guardiano

della notte, roccaforte tra le

onde. Simbolo di stabilità, di

sicurezza, poiché nasce con la

funzione di segnalare ai marinai

la costa. Un compito pratico

che si trasfigura nel ruolo

messianico di guida. Laddove

c'è luce, c'è speranza,

disvelamento chiarificatore di

verità.

 

Aurora Felici 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il faro nei miei ricordi di bambina,

quando a sei anni , i miei genitori

mi mandarono in colonia Fiat a 

Marina di Massa,  un ricordo che

ancor oggi , quando vado in 

vacanza lì nel campeggio , rivedo

quella torre altissima e mi 

ritornano alla mente i momenti

non tanto belli , quando prima di 

addormentarmi guardavo dalla

grande finestra e pensavo:

" Un giorno quando ci portano

a fare la passeggiata ,scappo e

lo raggiungo , così da lì vado

a casa dalla mamma ".

Non sono mai scappata , ma 

il sapere che c'era la sua luce

che illuminava il mare , non mi 

faceva sentire troppo lontana."

Anche questa è stata un'esperienza

molto sofferta  della mia infanzia.

 

 

 

 

 

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16
bluiceee più di un mese fa

 

Ho capito di essere una persona

abbandonabile.

Non nel senso che non posso

evitare l’abbandono, che mi è

ovvio fin da bambina. Ma che

lo considero una possibilità

imminente e talvolta auspicabile.

Un tempo pensavo di essere una

che abbandona facilmente.

Ora so che, anche se con dolore,

sono abbandonabile.

Voglio dire che quando sento

che non ci sono le condizioni

per incontrarsi davvero, per

intendersi senza troppa fatica,

«abbandonami» è un invito

liberante.

Non è obbligatorio tenermi,

frequentarmi è facoltativo.

E questo dà molta leggerezza

e grazia all’incontro.

Come fanno le libellule e forse

i volatili in genere. Può far molto

male all’inizio, può atterrare ma

poi piano piano si sente che sopra

la testa e tutt’intorno si allarga

un grande spazio libero. C’è piú

sfondo e un sentore appena

accennato di nuove possibilità.

L’odore è l’esatto opposto dell’odore

di bruciato. Un profumo fresco di

bucato appena steso, di pavimento

appena spazzato e poi lavato.

Con cura.    Con le finestre aperte.

 

Chandra Livia Candiani, «Questo immenso non sapere»

 

 

 

 

 

Ho postato il poema sull'abbandono ,

perchè ad oggi , nonostante ci siano 

vicine a me le persone che amo più

della mia vita , sono riaffiorati dei

ricordi che vanno dall'infanzia a 

pochi anni fa , prima che venisse 

a mancare la mia mamma ...che 

riguardano l'abbandono , ed avevo

quattro anni , quando mamma

senza dirmi nulla mi lasciò con 

la nonna per un pò di tempo , per

poi tornare a casa con un 

bambino !?!?!? Chi è ??? Perchè

mamma hai questo bambino ?

Accidenti ,scusate mi sembra di 

rivivere il momento, che ho 

vissuto malissimo , mi era venuta

una crisi e stavo soffocando ....

Punto ...di questo non vado oltre,

non voglio tediarvi , vado ad 

un altro episodio che ricordo 

molto bene , ormai molto adulta,

ma mai abbastanza dal soffrire

un altro abbandono da parte 

della mamma ...ne scrivo molto

brevemente , era il 2012 e lei

aveva scelto di andare a vivere

con mio fratello e sua moglie , 

anche se l'ho implorata di non

farlo ,(per svariati motivi ) 

che avrei provveduto io a lei

come ho sempre fatto , ma a

nulla è valsa ogni mia parola

e pianto...quella sua scelta io 

l'ho vissuta come "abbandono".

Si , perchè sapevo che non 

l'avrei più avuta vicina , non 

le avrei più confidato i miei 

pensieri , non sarebbe più 

venuta con me nei negozi,

che a lei piaceva tanto...non 

l'avrei più abbracciata quando

la sera tornavo dal lavoro...

e molto molto altro ancora...

Scusate lo sfogo ...grazie per leggermi .

 

 

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20
bluiceee più di un mese fa

 

 

Armonizziamo i nostri sentimenti

 

e pensieri, lasciandoci invadere

 

dalla pace interiore per

 

sprigionare energie e vibrazioni

 

in sintonia con ottimismo e

 

positività.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mettiamo in pratica le nostre 

 

migliori virtù di tolleranza,

 

calma e pazienza, dimostriamo

 

sincerità nelle nostre azioni ,

 

distribuiamo a tutti il ​​meglio

 

di noi e viviamo la giornata con

 

un sentimento di leggerezza,

 

pace e serenità!!

 

 

 

 

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18
bluiceee più di un mese fa

 

 

C’è molto da imparare

 

dalla NATURA,

 

che è saggia e perfetta…

 

c’è molto da AMARE e

 

accettare !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se anche i fiori possono

 

vivere tra le pietre e le

 

spine con delicatezza  e

 

in perfetta armonia,

 

perché noi uomini e donne

 

semplici, mortali nella

 

nostra piccolezza e

 

immortali nella nostra

 

essenza, non possiamo

 

restare a lungo nello

 

stesso spazio senza attriti

 

e senza incomprensioni?

 

 

 

 

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25
bluiceee più di un mese fa

 

Ci sono cose di cui è molto

difficile parlare e scrivere.

Si trovano da qualche parte

al confine della coscienza,

nella zona dove vive la

poesia e dove nascono i

miracoli (anche se è

consuetudine non crederci).

Una di queste cose è il

sentimento di parentela tra

persone che non si conoscono

affatto.

 

 

 

 

Vivere così di  fretta… Ma 

ne vale la pena? Forse…

Gli eventi che vanno e

vengono, non amare e

non vivere di fretta e 

cancellare lentamente i

volti degli altri. Ma è questo

che significa vivere?!

Come posso vivere?

Per tappezzare il mondo

di pace…?

Per cambiare la sfiducia,

in una rete di speranza…?

E all’improvviso rinfrescarsi…? 

In abiti concreti…Per coprire

di nuovo il cuore! 

 

 

 

 

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