Da
quando la Bella Addormentata aveva cominciato a pungersi con un
ago, la droga andava che era una Favola. Il Gaggio con gli
Stivali, una specie di Coatto con i Camperos, aveva il monopolio
dello spaccio in zona, se si esclude la roba sintetica venduta in
banca, nota come il Crack dell’Ambrosiano.
Un frate
comunista, tale Cappuccino rosso, su suggerimento della Fata
dalla Forfora Azzurra, aveva aperto una comunità di recupero dove
Biancaneve aveva portato sua sorella tossicomane, conosciuta come
Bucaneve (che famiglia: una con le mele, una con le pere...);
erano inoltre presenti la suddetta Bella Addormentata, la Bestia
con l’insonnia (che se non approfittava di un colpo di sonno
della Bella, ma quando la rimorchiava?) ed infine il nano
drogato. Bucolo, da tempo entrato nella Galleria di Anita
Garibaldi, il tunnel dell’eroina, nonchè sempre presente in
tribuna al Campo di Calcio di Pantelleria: era all’ultimo
stadio.
Cappuccino Rosso
riceveva per la comunità molti aiuti esterni: aveva avuto da Alì
Ladrone quaranta babà; da Pollicino un televisore piccolissimo;
ed anche Ezechiele Lupo, passando alla guida di una ruspa, aveva
promesso che sarebbe presto ritornato con dei porcellini. Uno di
questi tre, tale Gimmy, mostrò alla comunità il piano di difesa
contro Ezechiele, al che Cappuccino Rosso, che i porcellini li
voleva, pur fingendosi imparziale, gli augurò un grandissimo "In
bocca al lupo!", rivelando per chi facesse il tifo e, dopo aver
congedato Gimmy, cercò di scongedarlo per mangiarselo subito.
L’amico abbronzatissimo di Aladino, il Genio della Lampada,
regalò alla comunità tre desideri. Del primo dei Desideri, già
giocatore della Roma e dell’Inter, non gliene fregò niente a
nessuno: il secondo desiderio di Cappuccino Rosso fu Kim Basinger
nuda sul suo letto in perenne stato di eccitazione sessuale, che
con la comunità non c’entrava molto, ma egli disse: "ora o mai
più"; il terzo desiderio fu il dono di una mitica sostanza magica
di cui si conosceva solo il leggendario nome, NUTELLA, che pareva
avesse la forza di far dimenticare persino le droghe più
pesanti.
Il Genio
disse che la Nutella era custodita nella città dei nani, che,
detto per inciso, erano molti ma molti di più di sette. I nani
abitavano nei Paesi Bassi la cui capitale, L’Aia, si trovava
appena fuori della fattoria.
Cappuccino Rosso
bussò alla porta della fortezza e questa si aprì lentamente con
Cigolo, il nano che non oliava mai i perni. Quest’ultimo lo
indirizzò ai Tetri Sotterranei dove avrebbe incontrato i
nani-guida per la Nutella, Bubbolo e Peticellolo.
Ma ecco
che il nano camorrista, Cutolo ed un manipolo di nani malavitosi
- Ergastolo, Muscolo, Moccolo e Patibolo - sbarrarono loro la
stada. Cappuccino Rosso non si perse d’animo: "O Nutella o
morte!" fu il suo grido di battaglia. Chiese al nano matematico,
Calcolo, di fare due conti sulle forze in campo: i Cattivi di
Cutolo erano agguerriti, ma i Buoni erano ben organizzati.
Avevano il sostegno dei nani della stampa, Titolo, Articolo,
Fascicolo, Opuscolo e del nano fotografo Grandangolo; c’era la
sicurezza economica garantita dal nano generoso, Obolo: c’erano
gli appoggi dei nani militari Cingolo, Veicolo, Binocolo,
Manipolo. La battaglia nelle gallerie, in cui furono guidati dai
nani sotterranei Cunicolo e Cavernicolo, fu cruenta. Rimasero sul
campo il nano veneziano, Gondolo, il nano ballerino, Truciolo, il
nano di febbraio, Coriandolo, e, agonizzante, Rantolo. Ma alla
fine il vecchio nano Secolo, il veterano, potè lanciare l’urlo di
vittoria: Cappuccino Rosso ed i suoi si apprestavano all’ultima
prova, il Labirinto. Ma i nani Svincolo, Vicolo, Pericolo, Angolo
e Trappolo trovarono abilmente la strada. Un nano ubriaco,
Vinicolo, li portò nella Stanza Segreta dove tutti ammirarono le
imponenti figure dei nani Custodi della Nutella: Brufolo e
Diarreolo.
"Sono
mandato dal Re dei Re, Nocciolo" disse solennemente Cappuccino
Rosso.
"Sei il
benvenuto" rispose Brufolo, "e siamo lieti di affidare la Nutella
nelle tue mani anche perché noi, non potendoci muovere da qui, ci
nutriamo con essa da anni ed i risultati sono visibili" concluse
accennado alla pancia ed alle protuberanze cutanee che gli
valevano il suo nome proprio.
"Fanne
buon uso" incalzò Diarreolo "e non esagerare come io stesso ho
fatto in passato, perché..."
"Penso
di indovinare, Diarreolo" tagliò corto Cappuccino Rosso, "ma ora
scusatemi, devo scappare e tornare in Comunità".
Fu così
che la Nutella fu portata nel mondo degli umani. Se ne giovarono
per primi gli ospiti di Cappuccino Rosso: ben presto
dimenticarono le altre sostanze stupefacenti perché, in confronto
ad un cornetto od una pizza bianca con la Nutella, non c’è pera,
canna o pasticca che tenga...
In
seguito la mitica sostanza si diffuse in tutto il mondo e,
seppure essa stessa possa ritenersi una droga, poichè causa
pesante assuefazione, forse si può considerare l’esempio di primo
vero caso di antiproibizionismo della storia. E siamo sicuri che,
se da domani la Nutella fosse messa fuorilegge, gli spacciatori
avrebbero un ottima arma in più per arricchirsi a
dismisura.