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"La mia vita è un equilibrio perfetto tra 'ce la posso fare' e 'ma chi me l’ha fatto fare'.  
Poi entro in Libero e mi chiedo:

se ti sto tanto antipatica, perché stazioni sempre sul mio profilo?  
Il detto dice che chi disprezza… compra.  
E tu, core, hai fatto l’abbonamento premium. Senza neanche chiedere lo sconto. 😂🥂"

 

 

Buonanotte🤗🌷

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27

 

Come scegliete i libri da leggere?  
Io seguo persone che li consigliano… ma non solo.  
A volte mi lascio attrarre dalle copertine, dai numeri zero, dalle prime righe.  
Altre volte è un sesto senso, qualcosa che vibra appena sotto la superficie.  
Nei giorni scorsi, questo istinto mi ha portato a scegliere tre libri.  

Il primo è questo. 🙆‍♀️ 

Immaginate di essere un ragazzino nel pieno dello sviluppo emotivo.  
Una vita scandita dalla routine familiare, in una tranquilla località balneare. I primi batticuori, un amore segreto, l’estate che profuma di libertà.  

Poi, all’improvviso, tutto si spezza.  
Una tragedia inimmaginabile si abbatte come uno tsunami sulla sua famiglia.  
Una notte sotto il portico, in attesa. Nessuna risposta.  
Un treno che lo porterà lontano, verso una nuova vita. La verità dentro una radiolina.  
Una nuova famiglia.  
Una colpa non sua, ma che lo segue ovunque.

Si può rinascere dopo essere stati travolti?  
Roberta Recchia ce lo racconta con delicatezza e profondità nel suo romanzo

“Io che ti ho voluto così bene”

Una storia disturbante nell’incipit, e che a tratti divide.  
Una narrazione che mette a nudo parti nascoste di noi,  
quelle che non vorremmo mai mettere alla prova.  
Una lettura che non consola, ma interroga.

 

🤗🌷

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Il miracolo siamo noi.  
Chi dice che nella vita non si cambia…  
forse non ha vissuto davvero. O forse è ancora chiuso in un bozzolo di seta umido,  
ad aspettare il miracolo.  

Che, a onor del vero, a volte accade.  
Ma se fossimo noi stessi il nostro miracolo?  
Sarebbe qualcosa di meraviglioso.  
Oserei dire… divino.  

E tutto questo mi è venuto in mente mentre pulivo la tapparella della cucina,  
con la musica in sottofondo.  

Perché anche la polvere, a volte, sa ispirare.  
Tranquilli, il resto delle pulizie ve le risparmio.  
Vi basti sapere che sono qui, con l’aspirapolvere aperto sul tavolo…  
in attesa dell’illuminazione  
per rimettere tutti i pezzi al loro posto.

 

 

🙆‍♀️🤗🌷🤦‍♀️

 

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Siamo il centro della memoria del tempo.La nostra storia non comincia con la nascita.  
È già scritta nei gesti di chi ci ha preceduti,  nei sogni che hanno attraversato generazioni,  negli incontri che hanno tracciato la via molto prima che noi la percorressimo.

In noi rimane una memoria sottile, invisibile, ma potente.  
Una memoria che non si misura in ricordi,  ma in vibrazioni, intuizioni, riconoscimenti.  
È la prova che siamo esseri eterni,  
parte di un disegno che si rinnova attraverso di noi.

Ogni incontro, ogni scelta, ogni emozione  è un frammento di questa eternità.  
Nulla di ciò che esiste avrebbe senso senza la nostra presenza consapevole.

Siamo il punto in cui il tempo si raccoglie, si ricorda, si trasforma.  
Non siamo solo il risultato di ciò che è stato.  Siamo anche il motore di ciò che sarà.

Scegli di essere eterno, non Eternit.  
Che di tossico ce n’è già abbastanza in giro.

 

 

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A volte parte un “vaffa” a caldo.

Non lo nego. Ma poi arriva il silenzio, quello che sa perdonare.  
Perché il perdono non è debolezza, è libertà.  
Non significa che saremo amici, significa che ti lascio andare con un augurio sincero: che tu possa ricevere ciò che è per il tuo massimo bene.  

Ho combattuto i miei demoni. Li ho guardati negli occhi, li ho ascoltati, e poi li ho lasciati andare.  
E oggi so che ognuno ha i suoi tempi, il suo modo, il suo standard per evolvere.  
Non giudico, non trattengo. Osservo, comprendo, e continuo a camminare.  

Sono fortunata. Perché ho scelto di guarire.  
E chi guarisce, porta luce anche dove c’era buio.

 

 

🌷🤗

 

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24

 

Non voglio piacere a tutti i costi e soprattutto non sono qui a convincere nessuno su chi sono e chi non sono.  
Non sono le parole degli altri a definirmi.  
Sono le mie, quelle che ho avuto il coraggio di dire.  
Sono le cicatrici che porto con fierezza.  
Sono le scelte che ho fatto, anche quando erano controcorrente.  
Questa è la mia voce.  
Questa è la mia strada.  
E oggi, la celebro.  
Perché questo traguardo non era scontato, non così, non con la gioia che porto nel cuore oggi.  
Lavoro, vita, mi hanno tolto tanto e donato tantissimo.  
Mi sono spezzata e ricostruita.  
Mi sono odiata e amata.  
Alla fine ha vinto l'amore per me stessa.  
Con le mie fragilità, con la mia stupidità, con la mia voglia di ricominciare sempre nonostante tutto e tutti.  
Sono una perla generata dalle asperità, il piombo che è diventato oro, l'alchimista che crede nelle stelle.  
Piccola, minuscola nell'universo, ma come una piccola tessera del domino, in grado di vibrare ed essere propulsore per qualcosa di più grande.  
Per un cambiamento, per una scintilla, per un’onda che si muove silenziosa ma potente.  
Perché anche ciò che è piccolo può essere essenziale.  
E io, oggi, sono qui. Intera. Imperfetta. Vera.  
E ora, mi prendo un caffè. Forte come me, amaro quanto basta, e rigorosamente senza zucchero: perché la dolcezza, quella, la porto dentro. 

A modo mio 🤗🌷
PS Ognigiornoringrazio e nessun'altro.

 

Tanti auguri

di buon compleanno

a me🤗🌷🎉

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Ferragosto 
mood   ON
Oggi si mette in pausa il pesante.  
Mi prendo una vacanza dalla testa, dai pensieri, da tutto ciò che non serve.  
Sinceramente… mi basta il sole, un po’ di musica e la voglia di stare bene.  
Il mio quotidiano è diventato più easy.  
Non perché la vita sia cambiata, ma perché io ho imparato a viverla.  
A scegliere con cura, a lasciare andare con grazia.  
A ridere di più, anche quando non c’è niente da ridere.  
Con Annalisa in sottofondo e il cuore in modalità “libera”, mi regalo un Ferragosto che sa di me.

 

 

 

Buon ferragosto

SINCERAMENTE TUA 😂🌷🤗

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⚖️ Due processi, una costante: l’insufficienza probatoria

Nel sistema penale italiano, il principio guida è  “oltre ogni ragionevole dubbio”. Nessun cittadino può essere condannato se le prove non dimostrano in modo chiaro, replicabile e coerente la sua colpevolezza. I casi Alberto Stasi e Massimo Bossetti, pur conclusi con condanne definitive, presentano criticità tecniche e forensi documentabili.

🧪 Caso Alberto Stasi – Garlasco (2007)

- Assenza di prove biologiche: nessuna traccia ematica, impronta o DNA compatibile con l’imputato.
- Il DNA sotto le unghie della vittima risulta incompatibile e mai identificato.
- Le scarpe indossate da Stasi erano pulite, incompatibili con la scena del crimine.
- Alibi informatico confermato: accessi verificati al computer durante la finestra temporale dell’omicidio.
- Movente ipotizzato, ma mai accertato né rafforzato da elementi concreti.
- La condanna definitiva si fonda su valutazioni indiziarie e comportamentali, non su prove oggettive.

🧬 Caso Massimo Bossetti – Yara Gambirasio (2010)

- DNA nucleare compatibile con il profilo “Ignoto 1”, ma il DNA mitocondriale presenta incoerenze mai chiarite.
- Assenza di tracce ambientali sul corpo o nell’area del ritrovamento compatibili con Bossetti.
- Nessun testimone, movente dimostrato o ricostruzione attendibile dei fatti.
- Reperti genetici non accessibili alla difesa: le controanalisi indipendenti sono state rifiutate.
- La condanna si fonda su una singola evidenza genetica, non replicabile né supportata da elementi accessori.

📌 Sintesi oggettiva

In entrambi i procedimenti:
- Le prove non convergono in modo strutturalmente coerente.
- L’accesso difensivo ai reperti è stato assente o limitato.
- Il principio del contraddittorio non è stato pienamente rispettato.
- Le sentenze definitive poggiano su elementi parziali e non verificabili, con alto margine di indeterminatezza.

 

🧠 Pensiero conclusivo

Nella vita quotidiana, l’emotività guida scelte e relazioni. È parte della nostra umanità. Ma in ambiti come quello giudiziario e professionale, essa non può dettare legge.

La giustizia non può fondarsi sul sentire comune, sull’impressione o sull’urgenza mediatica. Deve basarsi esclusivamente sull’oggettività della prova, sulla sua catalogazione rigorosa, sulla contestualizzazione logica, e sulla possibilità di verifica reciproca.

Perché il verdetto non è solo la fine di un procedimento: è la manifestazione di un principio. E quando quel principio si allontana dalla prova, smette di essere diritto — diventa solo potere.

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"Nel giardino che nessuno vede,  
ho piantato battiti nel tempo.  
Radici d’argento li abbracciano,  
mentre i petali custodiscono possibilità mai svelate
." (LaClessidraCapovolta)

 

 

 

 

A volte mi stupisco di quanta vita ho fatto entrare nella mia esistenza.  
Alcuni non riuscirebbero a viverla nemmeno in tre tentativi.  
In me porto il passo di chi mi ha camminato accanto,  
le lacrime di chi se n’è andato,  
e il sorriso che — testardo — torna sempre a fiorire sul mio volto.  
Ho un brutto carattere, lo so. Non sono un maffin dal cuore cremoso
Io sono morbida fuori… e titanio dentro.  
Pronta a resistere a tutto. Anche all’abbandono. Anche all’imprevedibile.  

E se oggi vivo nella gioia, è solo perché l’ho scelta…  
dopo aver attraversato tutto ciò che non lo era.

 

 

 

La mia gratitudine è immensa quanto la mia intolleranza alla superficialità e al tempo sprecato in diatribe inutili, fondate sul nulla cosmico.

 

 

 

🤗🙏🌷🤍

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40

 

Per chi crede nei segni, queste giornate sono come oracoli antichi.  
Tra il colore che consola e l’elettricità che risveglia,  
il cielo ha parlato.  
Un fulmine ha inciso la pelle dell’arcobaleno,  
e nel suo tremore, abbiamo sentito una voce.
Le anime di luce non bussano: entrano nei sogni,  
nelle vibrazioni del vento,  
nello splendore effimero di un doppio ponte celeste.
Questo è il tempo della soglia.  
Il momento in cui il visibile e l’invisibile  
camminano insieme.

 

 

 

 

🙏🤍🙏🤍🙏🤍

 

Stanotte, sotto la Luna Piena,  
accendiamo una candela bianca.  
Con le mani aperte e il cuore ricettivo, pronunciamo:

"Chi mi ha preceduto è in me, ed io sono il loro battito nel tempo."  
"Universo, ti ascolto. Anime di luce, vi sento. Parlate al mio cuore."

 

 

 

 

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