Le persone con una mentalità rigida e presuntuosa tendono a proclamare con orgoglio di detenere la verità, che spesso si traduce in semplici "formule vuote" riguardo ai comportamenti e alle azioni corrette da adottare nella vita.
Quando ci troviamo di fronte all'immensità dell'oceano, come la 'giovane portoghese' nel testo della canzone, si sperimenta un senso di 'piccolezza/irrilevanza, percependo il silenzio dell'universo. In quel frangente, si realizza umilmente di essere solo "un nulla", un punto trascurabile nel vasto contesto cosmico.
L'essere umano può essere paragonato a un lampo, a "una luce accesa e subito spenta", o "a stanze illuminate di case intraviste da un treno in corsa": un attimo fugace. Questa riflessione, sebbene possa apparire amara e ironica, ci invita a
considerare la rapidità con cui scorre la vita.
In effetti, in tali momenti, si diventa consapevoli che la vita scorre rapidamente, come un lampo, e l'individuo vive come quella bambina di fronte all'oceano, riconoscendo il proprio “non sapere”. È una saggezza triste e nostalgica, quella consapevolezza della vita che (prima o poi ci accomuna tutti), invita a riflettere sulla sua transitorietà.
Direte: "Oh! Bene!!!... Come a dire 'ricordati che devi morire', aspetta che me lo segno." Sembra quindi che non ci sia differenza tra passare la vita a drogarsi o dedicarsi come missionario nei paesi poveri, tanto, fin della fiera, moriamo. Tuttavia, è fondamentale chiarire che queste riflessioni non intendono demotivarci o, peggio ancora, spaventarci; piuttosto, sono un monito per coloro che amano dominare gli altri e il mondo intero. Dobbiamo mantenere un atteggiamento di umiltà.
È essenziale sfruttare il nostro tempo conducendo una vita semplice, attiva, prepositiva; collegando questa verità alla realtà: “tutti noi abbiamo lo stesso epilogo”.
Indipendentemente dalla nostra consapevolezza, ogni individuo deve confrontarsi con questo fatto ineluttabile, che può, anzi deve, migliorare la qualità della propria vita.