E il cavaliere disse io ti
voglio amare, salì sul suo cavallo e più non si voltò
un altro regno ancora era da conquistare, e di tornare indetrio
per orgoglio no
e a lei negli occhi il mondo fino quando il sole, spariva
all'orizzonte e non tornava più
e quella notte pianse e all'alba gridò Amore... se esisti Dio
proteggimelo da lassù
Si armò di spada e scudo e tutto il suo valore, la notte è lunga
e ancora c'è battaglia qui nessun lamento solo il suono del suo
cuore, ma nel duello una spada lo colpì
"Vi prego stelle adesso statemi ad ascoltare, ho un solo
desiderio di vedere lei
se questo è il mio momento e qui dovrò morire, voglio morire solo
tra le braccia sue".
Salì a cavallo e da lì riuscì a fuggire: "Portami a casa disse ho
poco tempo ormai"
chiese perdono a tutti e li pregò a capire, che non tradiva onore
che era solo per lei
vide la vita scorrergli davanti agli occhi, la vide arida di
amori e di viltà
le mille e più battaglie e glorie nei duelli, senza conoscere
quella ch'è l'umiltà
Capì che niente è vita senza un po' d'amore, l'amore che incontrò
quando conobbe lei
che nulla al mondo ormai aveva più valore, se non specchiarsi
ancora in fondo agli occhi suoi
Ora la notte già lasciava posto al sole, l'alba di un nuovo
giorno era arrivata ormai
e l'abbagliò un istante con il suo calore, era arrivato a casa
dove c'era lei
E lei gli corse in contro con in gola il cuore, e la sua dolce
voce era un sussurro ormai
copiose lacrime segnavano il dolore, lui disse: "Ti amo" e morì
negli occhi suoi
"Oh grande Dio io chiedo adesso il tuo perdono" prese la spada e
la puntò verso di se
Fece quel gesto e l'apprezzò il più grande dono, erano insieme
adesso e sempre amore è.... ©