Era una noce ,
caduta dalla pianta,
era una voce,
che i sensi incanta,
era un respiro,
dagli occhi di giàda,
era il sospiro,
d una goccia di rugiada
Era una noce ,
caduta dalla pianta,
era una voce,
che i sensi incanta,
era un respiro,
dagli occhi di giàda,
era il sospiro,
d una goccia di rugiada
A volte il confine,
È talmente sottile,
Come alcune mattine,
Il sole d aprile.
Allora mi scoraggio,
E cerco qualcosa,
Il calore di un raggio,
Il profumo d una rosa.
Rosa Ritrosa,
il Sole t attende,
di lui te sei sposa,
per te in cielo splende,.
Non fare la scontrosa,
non farlo aspettare,
Rosa Ritrosa,
ma inizia a sbocciare.
A volte si ha voglia,
Di qualcosa di più,
Che passi la soglia,
E vada poco più su.
A volte si ha voglia,
D esser ben pieni,
Dell altrui voglia,
Per tornare sereni
Cosa puoi dire,
Cosa puoi vedere,
Cosa intuire
E cosa tacere.
Di quei pensieri,
Che ti fanno arrossire,
Di quei desideri,
Che non voglion
morire.
Di quelle foglie,
Che continuano a tornare,
Di quelle voglie,
Di prendere e dare.
Il mio pensiero,
per chi lo vuole,
Vola leggero,
Tra i raggi del sole.
Si nutre d emozione,
Si posa nella tua mano,
Ha piume d airone,
Ha ali di gabbiano.
Ha un collo bianco,
Lungo di cigno,
Una spina in un fianco,
E un sogno in uno scrigno
Un giorno arriverò,
ma tu non ci sarai,
e quanto busserò,
alla tua porta non saprai,
sarai già lontana,
in un profumo di speranza,
un movimento di sottana,
tra le note di una danza
Sarà forse nel sole,
la risposta alle cose,
nel profumo delle viole,
nello sbocciar delle rose.
Sarà forse in un raggio,
il conforto alla vita,
ad un languido assaggio,
bocciolo tra le dita.
E scritto nel vento,
amor che non tema,
ne dolor o tormento,
è dolor che non trema.
È amor di granito,
che nulla scalfisce,
ne una lama ne un dito,
è un amor che capisce.
Che non esiste distanza,
siamo d esso strumento,
tra note di danza,
E amore di vento.