Mi prendo e mi porto via……
Mi perdo e resto....

«Sento qualcosa di insaziato nel mio cuore, sempre».

Mi prendo e mi porto via……
Mi perdo e resto....

«Sento qualcosa di insaziato nel mio cuore, sempre».


Dei nostri pensieri non ci sono testimoni...
Ed io resto immobile a farmi di pensieri che divorano l'aria ed a sentirti salire mentre la voglia non da tregua in istanti infiniti e ruvidi come pelle che ambisce al tocco di chi vuole abbandono...ti ricordi ?

Forse noi due ci cercavamo molto più di quanto noi stessi pensassimo.

Quando non si ama troppo, non si ama abbastanza.
Si rincorrono i sogni, mai le persone.

Avevo risposte bellissime per le domande che non mi hai fatto.

Nessun altro poteva entrare qui perché questo varco era destinato soltanto a te.
Ora vado a chiuderlo.


Il cuore non dimentica.
..non possiamo cambiare chi s i ______a m o
Le ferite sono una verità necessaria dell’esistenza. Non fanno necessariamente male o bene. Ci sono e basta. A volte guariscono. A volte rimangono ferite. Sono le scelte che facciamo giorno per giorno a determinare chi siamo.
La mia forza mi appartiene, me la sono meritata.
L’ho pagata ogni volta che ho scelto di difendere il valore delle cose, la sostanza,
non la convenienza.

E poi c’è sempre troppa gente che ha molto di più di quel che vale.


… e mi sveglio calda del desiderio che il sogno ha quasi appagato.

E poi .. ci sono le parole vuote di chi dice di amarti e i silenzi pieni d’amore di chi non ti dice niente.

...ci sono istanti infiniti in cui mi fisso ed arrotolo ogni pensiero e ti tocco senza farmi vedere so che mi senti e non c'è parola da pronunciare basta uno sguardo e so
e sai...
non smettero'....

“Sai che sarà per sempre,anche se non sarà mai più.”
Non fanno altro che ripeterci d'imparare a lasciar andare, ma perché invece non impariamo a tenere, riparare, amare e non andar via, quando qualcosa si complica.
Alcune situazioni non si possono cambiare.Sono alcune situazioni che cambiano te…


...non so che farai ,che faro', sono gia' a farlo e tu mi manchi da morirne e rinascere, senza te, senza farlo davvero....da sola, tu ci se,i da sola mi fai ancora di te, da sola ti sento e ti voglio...
ancora....
E mi chiedo dove siamo andati a finire noi due. Come è potuto succedere? Dove è andato a finire tutto quello che ci sembrava così prezioso, dov'è lei e dov'è la persona che ero allora, il mio mondo?

È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? – e sarà questa la prova.
Jung, dai seminari su "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche

Sono le parole nude quelle che ambisco a farti sentire...