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ultimo accesso: 15 dicembre

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piumedoca 10 dicembre

Dopo la morte della mia cucciola la mia vita si era fermata, mi sentivo persa, disconnessa dal mondo intero, sono diventata talmente brava a tenermi tutto dentro che sempre più il silenzio diventava la mia migliore amica e nessuno riusciva a capire quanta forza mi è costata per continuare a respirare mentre dentro il cuore soffoca...
Grazie a quel sorriso che stavo fissando a bocca aperta non appena ho aperto gli occhi, dopo la chemio, mi sono sentita molto stupida per come la guardavo ma nello stesso tempo viva e capace di sentirmi ancora una volta in pace con il mondo e in grado di tornare ad amare.
- "Ciao, io sono Annita, lavoro qui, ti ho osservata mentre ti sottoponevi alla chemio, lo faccio con tutti, è il mio lavoro, tu sei diversa, sembra che sogni e hai sempre voglia dell'amore e lo sussurri a qualcuno che tu porti nel cuore.
Ho tenuto tra le mie mani, tantissime mani di pazienti che si sottoponevano alla chemio, erano impauriti, in loro traspirava paura e angoscia, con te è stato diverso, mentre ti tenevo le mani il tuo viso si illuminava e un timido sorriso attraversava le tue labbra."
Ascoltavo e guardavo quella donna come si osserva  miraggio, la sua voce calda e avvolgente penetrava in ogni poro del mio corpo, le sue mani tenevano strette le mie.
- "Ciao sono Andrea e...."
- "lo so, ho letto la tua cartella, praticamente so tutto di te, so con quale voglia di vivere affronti il tuo tumore."
-"Grazie....e...!
- "Annita"
- "si, bene Annita adesso devo tornare a casa."
- "Ho finito il turno se ti fa piacere ti accompagno, così mi assicuro che gli effetti collaterali non combinino danni."
Con Lei ho riscoperto la bellezza dell'amore, Lei mi ama per quella che sono, è arrivata al mio cuore nel momento più brutto della mia vita.
Con Lei il mio sogno di ritrovare l'amore si è avverato.
Da allora viviamo insieme.

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piumedoca 22 ottobre

"Cara Grazia (ondadgl5)

Ti scrivo queste poche righe perché mi manchi terribilmente e, anche se, come tu ben sai, vivo felicemente con Annita, mi manchi in un modo che mi fa molto male.
Le nostre vite, per colpa mia, hanno preso direzioni diverse, il ricordo delle lunghe chiacchierate prima sulla comunity di Libero poi con alti e bassi su FB sono ancora vividi dentro di me.
Ricordi le notti passate a chattare, io uscivo dalla perdita della mia cucciola e in quei giorni la mia vita trascorreva tra alcool, sigarette e donne di cui non sapevo neanche il nome e dopo averle pagate non ricordavo più neanche il volto.



Grazia con te ho scoperto i social tu mi hai avvicinata al mondo della poesia hai preso per mano il mio cuore e lo hai fatto uscire dal tunnel della rabbia che rendeva la mia vita piatta e senza gioia.
Tu mia dolce amica mi facevi ridere fino a farmi mancare il respiro.
Quello era il tempo in cui credevamo che tra noi stesse nascendo qualcosa che sarebbe andava oltre l'amicizia e abbiamo incominciato a pensare che potesse durare per sempre.


Dolce Grazia per me quel "per sempre " lo è stato almeno fino a quando un pò per paura un pò per la vigliacca che sono ti ho allontana.
Ricordi Grazia, io lo ricordo ancora oggi molto bene quel giorno che ci eravamo date un appuntamento a Roma all'angolo del ristorante Canova in piazza del Popolo.
Tu sei venuta, ti sei seduta ad un tavolo del Canova e ti guardavi attorno, anch'io ero in piazza del Popolo, ti guardavo da lontano, eri bella e...non ho avuto il coraggio di avvicinarmi.
Mi rammarica profondamente averti trattata con leggerezza non curante del male che ti stavo arrecando.
Mi dispiace anche se ho lasciato che la vita e le sue vicissitudini per colpa mia ci allontanassero.

Posterò questa lettera tutti i giorni e spero che tu possa leggerla o qualche persona che ti conosce riesca a fartela leggere.
Ti voglio bene, anche se so di essere stata io con la mia bastardagine ad avere rovinato tutto.
Non ti dimenticherò mai. Sempre tua.
Viola.

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piumedoca più di un mese fa

È proprio ingiusto questo Dio



Mia nipote si è incazzata di brutto quando le ho detto che partivo con il mio amore e stavo fuori due settimane.

Cosi è iniziata la nostra prima uscita insieme. Sveglia presto stamane, dovevamo raggiungere la Sicilia, la mia cucciola finalmente era libera dalla scuola cosi potevamo goderci due lunghe settimane d'intimità, lontane da tutto e da tutti a girovagare per luoghi a lungo sognati nei freddi mesi invernali.

Sono le sei, mi metto alla guida e dopo avere abbandonato una Roma non ancora del tutto sveglia, prendo la via del sud, avevamo deciso di fare la prima tappa a Castellammare del Golfo.

La mia cucciola è nervosa, la vedo imbronciata e non mi parla, tento di scuoterla ma on riesco a cavare un ragno dal buco.

Mi fermo per fare il pieno scendo e vado a pagare, al mio ritorno la trovo seduta al posto di guida, faccio per chiederle spiegazioni e lei mi apostrofa: -cosa pensi di essere dietro ad un funerale, (in Calabria, scoprirò poi, si usa accompagnare i defunti al cimitero con un corteo di auto) ho preso degli impegni io e intendo mantenerli, ho assicurato l'albergo che saremmo arrivate non più tardi delle diciotto. Detto ciò accende il motore e a me non resta altro da fare che andarmi a sedere dal lato passeggero, da come parte mi accorgo che non scherza.

Sono rassegnata, fra me e me penso che se questo è l'inizio voglio proprio vedere come sarà il seguito, mi appoggio alla sportello e mi metto a guardarla.

E' bella la mia cucciola, lo guardo fisso sulla strada e la sua bella testolina segue il ritmo della musica che viene fuori dallo stereo sintonizzato rigorosamente su una stazione che trasmette solo canzoni in italiano (se volevo ascoltare musica inglese - mi disse un giorno - sarei andata a vivere in Gran Bretagna). La guardo e mi accorgo che il suo volto adesso è più disteso, le mani non stringono più nervosamente il volante, e ogni tanto mi guarda e sorride.

Abbiamo superato da poco il traffico caotico della zona attorno a Napoli, adesso il traffico è meno intenso allora Lei mi mette una mano sulla gamba e mi dice: smettila di guardarmi, lo fai da quando mi sono seduta a guidare forse -continua Lei - ti stai rendendo conto che io non sono la persona giusta da amare? Poi più nulla fino a quando ci fermiamo per mangiare qualcosa.

Appena scesa dalla macchina mi s'incolla addosso e mi dà un bacio appassionato poi tenendomi il viso fra le sue mani mi dice - adesso mi spieghi cosa avevi da guardare con tanto interesse, forse mi volevi dire che mi ami? lo ti amo Andrea con tutta me stessa, adesso riconoscevo la mia cucciola era tornata la ragazza che avevo conosciuto il giorno che ero andata a prendere mia nipote a scuola.

Sotto braccio siamo entrate nel ristorante e non ti nascondo mia cara Grazia che gli sguardi che gli uomini e non solo loro, indirizzati verso la mia donna mi hanno fatto ingelosire, in quel momento ho capito che forse era meglio abituarmi o sarei morta di bile.

Il resto del viaggio fu meraviglioso e in quelle ore capii che vivere senza di Lei sarebbe stato impossibile.

Vi fu un momento di tristezza durante il viaggio, poco prima di arrivare all'altezza del suo paese si fermo in una piazzola di sosta e scese dalla macchina, io non capii ma lei mi disse adesso guida tu sono stanca, seduta accanto a me girò lo sguardo verso il mare e due lacrime le solcarono il viso; adesso avevo capito quello che si vedeva alla nostra destra era il suo paese e quello era il "suo mare" quel mare che l'aveva vista crescere e l'aveva resa cosi forte e bella, le accarezzai il viso ma non dissi nulla, la lasciai sola con i suoi ricordi, forse più tardi abbracciati l'una all'altra, ne avremmo parlato, non ora mi dissi Andrea questo è un momento solo suo devi lasciarle tutto lo spazio che vuole prendersi, io so amare anche così.

Finalmente Villa San Giovanni, era stata lunga e snervante l'autostrada da Salerno a Villa, la vista del traghetto rese la mia cucciola euforica, scese dalla macchina e mi disse di imbarcare io la macchina lei sarebbe andata ad aspettarmi sul traghetto.

Intanto la nave si era staccata dal molo e quando salii sul ponte, la trovai che guardava verso la Calabria - questo è il mio mare mi disse ma questa volta non piangeva, era felice nel ricordo delle notti passate a pescare con il padre e i suoi fratelli; quel lavoro così duro le aveva permesso di avere la forza di comunicare ai suoi le sue inclinazioni sessuali. Aveva solo ventisette anni.

Mettere piede (ruote) in Sicilia ci rese felici finalmente avevamo raggiunto la meta dei nostri sogni. Quante sere eravamo state a fantasticare sui luoghi che avremmo visitato e poi fra circa quattro ore avremmo raggiunto

Castellammare del Golfo (in perfetto orario avrebbe detto la precisina) dove una camera con vista mare e tanti giorni felici e spensierati ci stavano aspettando.

Avevo una gran voglia di baciarla, di incollare le mie labbra alle sue e poi .........poi fare l'amore con la mia Cucciola. Gli ultimi chilometri furono interminabili ma finalmente eravamo in albergo, Hotel Punta Nord-Est.

Non potrò mai dimenticare la faccia del ragazzo che ci portò le valigie in camera, appena in stanza la mia cucciola disse ad alta voce: - Andrea vieni subito qui il letto sembra una piazza d'armi, voglio fare l'amore;

Dio per poco il povero ragazzo non mi cadde svenuto ai piedi, nei suoi occhi lessi chiaramente quello che altre volte avevo vissuto quando con la mia cucciola ci baciavamo per strada, fu una notte indimenticabile era la prima volta che non eravamo nel nostro letto, mi sentivo un po' frenata, la nostra stanza mi aveva dato sempre sicurezza adesso invece .allora mi venne in mente una frase di mio padre: -in qualsiasi parte del mondo sei non dimenticare di essere sempre te stessa, fu meraviglioso, dopo ci addormentammo strette in un tenero abbraccio.

"Scopello, la riserva dello Zingaro, Castellammare del Golfo, Selinunte, Segesta, Erice, le saline di Trapani, Favignana, Palermo, cene in piccole trattorie a base di pesce e di cous cous, lunghe passeggiate sulle bellissime spiagge di San Vito Lo Capo, due settimane piene di notti di passione e di tenero amore, era la prima volta insieme in giro per luoghi a lungo sognati".

Adesso sono tornata in questi luoghi, dove sono stata felice con la mia cucciola, il mio non vuole essere un mesto pellegrinaggio ma un dolce ricordo.

Cucciola anche se nei momenti più bui ho pensato che non ci fosse più nessun motivo per vivere ora so che tutte le volte quando sarò triste volgerò a Te il mio pensiero e dirò a me stessa: sicuramente vale la pena continuare a vive per far sì che il Tuo ricordo non muoia mai.

Ti chiedo scusa mia cara amica se ti costringo a leggere questi miei lunghi sfoghi, ma quando scopri che la vita di una persona alla quale tieni tanto se né andata via...in punta di piedi, senza disturbarti....pensi è proprio ingiusto questo Dio....

Adesso chiudo con alcuni versi della poesia che così carinamente hai scritto per me e che io con il tuo permesso dedico alla mia cucciola..


Ascolto il mio cuore che batte assordante
con un rumore silente della passione
parlo al mio intimo e ascolto il sussurro
dolce amore della mia fantasia
immaginare di essere tra le tue braccia
pensare che il tuo sorriso sia mio.

 

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