Gli automobilisti tamarri sono una sottospecie de gli automobilisti arroganti che popolano le nostre strade.
Coi loro ventri gonfi da eccesso di carboidrati, riempiono con la loro mole i ristretti abitacoli delle loro utilitarie “ribassate” ed “alettonate”.
Il luogo prediletto per dar sfogo ai loro istinti è l’ambito urbano, con mancato rispetto dei pedoni, con la continua voglia di “gareggiare” con altri automobilisti; non parliamo poi del mantenimento delle distanze di sicurezza.
Al semaforo te li ritrovi sovente alla tua sinistra, che “sgasano” fino all’apparire del magico “verde”. A questo punto , con somma aria soddisfatta, ti superano lasciando dietro di loro una nuvoletta bluastra (eccesso di consumo di olio nei benzina) o nera (pompa del gasolio con pressione aumentata).
Poveri diavoli…che pena mi fanno……
Immagino la loro triste esistenza che si racchiude solamente in questo squallido manifestarsi. Poco o nulla capiscono di “bella meccanica”, non hanno mezzi finanziari per comprarsi una automobile decente, possono solo andare alla conquista di femmine dalle quali avranno prole che alleveranno nella più detestabile ignoranza di cui sono portatori.
Non hanno il benchè minimo gusto e preparazione dal punto di vista tecnico o scientifico. Figuriamoci poi a livello letterario: l’uso errato del condizionale e del congiuntivo è di prammatica.
Fin qui potremmo dire che ognuno ha diritto di vivere come può…. non lo metto in dubbio.
La cosa più atroce è che diventano pericolosi ogni volta si mettono in strada in quanto sprofondati nell’intima convinzione di essere dei superuomini la cui ragion d’essere è determinata dal loro DNA…….
Da questa gente mantengo la distanza di “sicurezza” sia a livello stradale che colloquiale, laddove insisto con il “Lei” contrapposto al “Tu” che serve loro per aver modo di sopraffarti.
Mi sento indubbiamente superiore e ribadisco la mia estraneità a tale mentalità e comportamento.
Sono automobilista, motociclista e pure ciclista, ovviamente non in contemporaneità. Non mi dimentico di essere un pedone non appena parcheggio i miei mezzi.
Rispettare il codice della strada , sopratutto in ambito urbano è un obbligo sia civico che morale.