Profilo BACHECA 759
La fitta nube di fuliggine e nebbia inghiottì l'intera città di Londra . Nel 1952 il più grande disastro dello smog dall'inizio della industrializzazione .
La foschia velenosa gettava il traffico nel caos e si insinuava nelle case.
Migliaia di persone morirono ma nessuno l'ha notato.
Il parco di Monte Claro è uno dei parchi pubblici di Cagliari, si estende per diversi ettari e si trova al centro della città. L'ingresso principale è in via Cadello, un altro ingresso si trova in via Liguria. All'interno del parco sono presenti strutture ludiche, un laghetto e alcune specie di volatili quali oche e anatre e diverse tartarughe. Esso rappresenta una delle mete preferite dalle famiglie con bambini e un luogo di svago per gli adulti. Molti cittadini cagliaritani si recano in mezzo alla natura per fare attività fisica, poiché il parco di Monte Claro offre percorsi ideali per passeggiate e fare jogging. D'estate vengono organizzate numerose manifestazioni culturali e di svago. Sulla cima del colle sorgeva la splendida Villa Clara nota anche come Villa Ghiani, dal nome del primo proprietario.
Un giorno di Novembre il vento si svegliò. Gaspare guardava perso l'orizzonte. Era proprio vento. Tutto si piegava e la terra tratteneva. Gli animali si accucciavano sul calore della terra, negli angoli e le finestre sbattevano. Era un bel giorno per fare vento. L'aria era da lontano. Maria sarebbe stata contenta, magari gli avrebbe gridato di tornare dentro, lui avrebbe aperto una bottiglia del suo vino e avrebbe guardato dalla finestra il mondo scivolare via e la vita aggrapparsi. Chiuse a due mandate e si avviò verso la vigna che ormai aveva l'anima di altri padroni. Con una sedia tra i filari si volse verso il mare increspato, la polvere era un turbine, le piante trascurate. Ma non era tempo di piangere per il cuore. Faceva vento, era un giorno nuovo, la vita spargeva il suo alito sulla gente infastidita e Gaspare fermo, coraggioso nell'impeto della natura, sentiva che l'amore è radice profonda, che l'amore è polvere, ovunque e sottile, che l'amore è vento forte e sprezzante che piega alla fine tutti. Respirò l'aria nuova col cuore aperto in braccio al passato. Vivo, a metà tra il vento e Maria, pronto al resto della sua vita.
(F. Pinna)
Il dolmen di S'Accovaccàda ( Monumento archeologico situato nel comune di Mores (SS)- Dimora eterna di qualche personaggio importante vissuto oltre 4500 anni fa.
Marsala: Il cavallo di Garibaldi, o meglio la cavalla Marsala, quella che lo portava in groppa quando entrò a Palermo da trionfatore e che gli fu compagna per tutto il proseguimento della campagna del Sud, non era bianca come molti pensano, ma grigia. Aveva quattordici anni quando subito dopo lo sbarco a Marsala (da qui il nome) gliela aveva regalata il marchese Sebastiano Giacalone Angileri. In sella a Marsala Garibaldi entrò a Palermo, il 27 maggio 1860, e continuò tutta la campagna militare nel regno delle Due Sicilie, fino ad affezionarsi a lei al punto da imbarcarla il 9 novembre 1860 per Caprera, tenendola con se fino alla sua morte, nel 1876, quando aveva ormai trent’anni. Venne li seppellita e fu posta una lapide in memoria . L’eroe dei Due Mondi non dimenticò di considerare e difendere un altro grande mondo, quello degli animali! Infatti il 1° aprile del 1971, Giuseppe Garibaldi fondò la prima “Societá contro il maltrattamento degli animali”.
Su esplicito invito di una nobildonna inglese, lady Anna Winter, contessa di Southerland, incaricò il suo medico personale, il dottor Timoteo Riboli, con studio in Torino, di costituire una Società per la Protezione degli Animali, annoverando la signora Winter e Garibaldi come soci fondatori e presidenti onorari. Fu così che nacque la “Società Reale per la Protezione degli Animali”, con un ufficio provvisorio a Torino, al primo piano del n. 29 di via Accademia Albertina . Nell’archivio dell’Ente protezione animali è possibile leggere il carteggio autografo tra Garibaldi e lady Winter e la lettera che Garibaldi inviò al dottor Riboldi da Caprera, il primo aprile 1871, che risulta essere il più antico documento, contro il maltrattamento degli animali conosciuto.