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Una volta, poi, parlerò di qualcosa
di bello di cose soavi
tenere con un’impercettibile
tristezza
una sera quando il cielo si farà bello
quando le case ingrigiranno
e tutto sarà nebbia

Là nella pioggia
tra le case monocrome
parlerò della potenza
delle foglie d’autunno
perché sarà ottobre

Dietro la nebbia
tacete col colletto
alzato con le mani
infreddolite in tasca
senza luce come l’ombra

E la pioggia scende sulle nostre teste
scoperte sotto i nostri colletti soavi
tenera pioggia
cade sulle case sugli alberi e il cielo
diventa sempre più bello

E la bellezza poi scenderà su di voi
con un’impercettibile
tristezza e capirete
che d’ora in poi sarà sempre autunno

 

Agota Kristof

 

 

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Di chi sono?

 

Io sono dei piovaschi e delle siepi
e delle erbe chinate dalla pioggia
e della chiara canzone che non gorgheggia,
del desiderio che sta chiuso in lei.

 

Di chi sono?
Io sono di ogni piccola cosa smussata
che mai spigoli ha conosciuto,
dei piccoli animali che reclinano la testa,
sono della nuvola quando è straziata.

 

Di chi sono?
Io sono del timore che mi ha tenuto
con le sue trasparenti dita,
del coniglietto che in un giardino in penombra
esercita il suo fiuto.

 

Di chi sono?
Io sono dell’inverno ostile ai frutti
e della morte, se il tempo lo chieda,
io sono dell’amore, di cui sbaglio la porta,
al posto di una mela ai vermi lasciato in preda.

 

Jiří Orten

 

 

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Il labirinto

 

- e ora qualche passo 
da parete a parete, 
su per questi gradini 
o giù per quelli, 
e poi un po’ a sinistra, 
se non a destra, 
dal muro in fondo al muro 
fino alla settima soglia, 
da ovunque, verso ovunque 
fino al crocevia, 
dove convergono, 
per poi disperdersi 
le tue speranze, errori, dolori, 
sforzi, propositi e nuove speranze. 

 

[...]

 

Deve pur esserci un’ uscita, 
è più che certo. 
Ma tu non la cerchi, 
è lei che ti cerca, 
e lei fin dall’inizio che ti insegue 
e il labirinto 
altro non è 
se non la tua, finché è possibile, 
la tua, finché è tua 
fuga, fuga.  

 

Wislawa Szymborska

 

(photo Kasia Derwinska)

 

 

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Io sono sotto il segno della Costellazione d’Autunno
E perciò amo i frutti e detesto i fiori
I baci che dò li rimpiango uno per uno
Come noce bacchiato che dice al vento i suoi dolori
Mio eterno Autunno mia stagione mentale
Le mani d’antichi amanti costellano il tuo suolo
Una sposa mi segue è la mia ombra fatale
Le colombe stasera spiccano il loro ultimo volo.

 

Guillame Apollinaire

 

 

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Ombra discesa
ombra partenza e tristezza
ombra malvenuta
ombra speranza e capriccio
ombra sul mare di serenità
ombra portata ai piedi dei picchi
ombra il tempo sconvolto
ombra colante lungo le rocce
ombra è l’ora determinata
ombra è la noia dopo lo choc
ombra è l’amore abbandonato
ombra la vita ombra la morte
ombra il giorno che ti ha visto nato
ombra la notte che ti vede morto
ombra il giorno ombra la notte
ombra la notte ombra il giorno
ombra è l’ombra di sempre
ombra è ogni essere che fugge

 

Raymond Queneau

 

 

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La foglia di loto,
che l’anima serba pura
nell’acqua torbida,
perché ci induce a confondere
la rugiada con le gemme?

 

はちすばのにごりにしまぬ心もてなにかはつゆを玉とあざむく


hachisuba no nigori ni shimanu kokoro mote nani ka wa tsuyu o tama to azamuku  

 

Henjō, III:165

 

 

 

 

 

 

 

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Tramontata è la luna

 

Tramontata è la luna
e le Plejadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.

Scuote l’anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amaro indomabile serpente.

Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.

Saffo (traduzione S. Quasimodo) 

 

 

Sanne Sannes

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"Come vede il suo futuro, Adele?"
 
“Non lo so. Quando ero piccola pensavo a una cosa sola: a crescere. E volevo farlo in fretta. Ma adesso io non so a che cosa mi è servito, non lo so più. Volevo crescere.
Mi sembra che davanti a me ci sia una sala d’attesa in un’enorme stazione con panche, correnti d’aria.. e dietro le finestre un sacco di gente che passa in fretta senza vedermi. Ah, hanno fretta.. devono prendere un treno o un taxi, hanno un posto dove andare, qualcuno da raggiungere..e io sto lì seduta e aspetto”
 
"Cosa aspetta?"
 
“Che mi succeda qualcosa
 

La ragazza sul ponte - Patrice Leconte

 

 

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