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"Come vede il suo futuro, Adele?"
 
“Non lo so. Quando ero piccola pensavo a una cosa sola: a crescere. E volevo farlo in fretta. Ma adesso io non so a che cosa mi è servito, non lo so più. Volevo crescere.
Mi sembra che davanti a me ci sia una sala d’attesa in un’enorme stazione con panche, correnti d’aria.. e dietro le finestre un sacco di gente che passa in fretta senza vedermi. Ah, hanno fretta.. devono prendere un treno o un taxi, hanno un posto dove andare, qualcuno da raggiungere..e io sto lì seduta e aspetto”
 
"Cosa aspetta?"
 
“Che mi succeda qualcosa
 

La ragazza sul ponte - Patrice Leconte

 

 

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Dopo la pioggia

 

Il cielo della pioggia estiva come una radiografia
dove luci e vaghe ombre s’intravedono.
Il bosco silenzioso e neanche un uccello.
Il tuo occhio come una goccia versata sotto le nuvole
ha il riflesso del mondo: luci e ombre vaghe.
E all’improvviso tu vedi chi sei veramente:
estraneo confuso tra l’anima e le nuvole.
Dalla sola sottile membrana di un’immagine
il profondo universo e la tenebra dell’occhio sono scissi.

 

Lars Gustafsson

 

 

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Piccola solitudine

 

In un angolo del cortile, tra la schiuma di sapone,

alcune rose si sono piegate sotto il peso del loro profumo.

Nessuno ha sentito l’odore di queste rose.

 

Nessuna solitudine è piccola.

 

Ghiannis Ritsos

 

 

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Se puoi, Anima, sollevati sopra le onde mugghianti
e afferra tutto il mare
con una sola giravolta del tuo occhio.
Trattieni bene il tuo senno, che non vacilli.
E tutto d’un colpo torna a inabissarti nel mare e prosegui la lotta.
Il nostro corpo è una nave e naviga sopra acque
color blu scuro.
Qual è il nostro scopo? Far naufragio!

 

Nikos Kazantzakis

 

 

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A lume di luna  

 

Quando la luna sfavilla nella notturna foschia
con la sua falce tenera e lucente,
la mia anima aspira a un altro mondo,
ammaliata da lontananze infinite.

 

Ai boschi, ai monti, alle candide cime
io mi affretto nei sogni come uno spirito infermo,
io veglio sul mondo tranquillo
e dolcemente piango e respiro la luna.

 

Assorbo questo pallido splendore,
come un elfo vacillo in una rete di raggi,
ascolto il silenzio loquace.

 

Mi è lontano il tormento del prossimo,
mi è straniera la terra con la sua lotta,
sono una nube, un alito di brezza.

 

Konstantin Dmitrievič Bal’mont

 

 

 

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fralostormirdifoglie più di un mese fa

Dopo la pioggia

 

Il cielo della pioggia estiva come una radiografia
dove luci e vaghe ombre s’intravedono.
Il bosco silenzioso e neanche un uccello.
Il tuo occhio come una goccia versata sotto le nuvole
ha il riflesso del mondo: luci e ombre vaghe.
E all’improvviso tu vedi chi sei veramente:
estraneo confuso tra l’anima e le nuvole.
Dalla sola sottile membrana di un’immagine
il profondo universo e la tenebra dell’occhio sono scissi.

 

Lars Gustafsson

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