'C'è stato un momento in cui mi sono persa.
Ho perso tutto quello che avevo attaccato alla schiena.
I vecchi paradigmi. Forme. Maschere. Vergogna.
Senso di colpa. Costumi. E le regole.
Ho perso ore e orologio, calendario e aspettative.
Le speranze e le certezze.
Ho perso tutto ciò che era.
Tutte le inutili attese. Tutto quello che avevo cercato.
Tutto quello per cui avevo camminato.
Tutto ciò che avevo lasciato sul ciglio della strada.
E così, nel perdere tutto, ho perso anche la paura,
la paura di infrangere le regole e le autocritiche feroci.
La paura della morte e la paura della vita.
La paura di perdermi e la paura di perdere.
E completamente nuda, priva della vecchia pelle,
ho trovato un cuore.
Un cuore che vibra dentro ogni poro del mio essere.
Un profondo tamburo fatto di argilla, stelle e radici.
Il suo eco dentro di me è la voce della Vecchia Donna.
Fu allora che ricordai, battito dopo battito,
che ero viva, eternamente viva.
Che ero libera, coraggiosamente libera.....'.