Echi di pensieri lontani...
Ero giovane nella casa piena di canti
Il tempo dorato mi lasciava esultante
Nelle notti udivo il richiamo della luna
Fuggivo il sonno che invano mi tentava
Protetta da veli di cristallo
Il dono di esistere senza esistere
Correre tra brina e rugiada
Senza stanchezza né abbandono.
Mi concedeva l’età ragioni nuove
Sempre viva a ogni mano che passavo
Che rimane al rovescio dei miei giorni?
La mia stagione eterna?
L’unica morte è solo solitudine
Simulacro di tesori sprecati.
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