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La Luna e l'amore.

 

Non c'è niente di

 

meglio per parlare

 

d'amore che parlare

 

della Luna.

 

 

 

 

 

 

 

Proprio come questo

 

sentimento, la Luna ha

 

delle fasi. C'è la fase

 

in cui si presenta

 

completamente; la fase

 

in cui mantiene un

 

po' del suo mistero,

 

mostrando solo piccole

 

parti di se stessa

 

e un'altra fase in cui

 

difficilmente si mostra,

 

ma sappiamo ancora

 

che c'è.

 

E così è l'amore, che

 

cambia mentre viviamo,

 

ma rimane sempre

 

presente e visibile.

 

 

 

 

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Ed ogni  giorno è una nuova

 

opportunità. Non perdiamola!
 

Se qualcuno dicesse: questa vita 

 

non ci riguarda, non ascoltiamolo

 

sta mentendo.

La nostra vita può avere sempre 

 

un nuovo inizio, anche adesso.

Forza a tutti Noi !

Andiamo  avanti e basta.

 

 

 

 

 

 

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bluiceee più di un mese fa

 

La vita è  troppo breve per
essere infelici. Per la

maggior parte di noi, una

relazione a lungo termine

è qualcosa di incredibilmente
speciale e sacro.

È qualcosa che può portare 

un’immensa quantità di

felicità, realizzazione e amore,

a condizione che sia con la

persona giusta. Per questo

motivo tutti noi desideriamo

trovare quella persona
speciale, quella persona di

cui una volta incontrata non

possiamo più fare a meno.

La persona che ci completa,

ci soddisfa, ci spinge a
essere migliori e ci ama

qualunque  cosa accada. 

 

 

 

 

 

 

 

...Non guardare i petali cadere

dalla rosa con tristezza. Sappi

che come la vita, a volte le

cose devono appassire, prima

di poter fiorire di nuovo...

 

 

 

 

 

 

 

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Sussurrare, percettibile 

appena come un fruscio,

dopo il tremore,

si sveleranno le parole,

a volte oscurando il chiaro,

ora chiarendo l’ombra –

 

 

 

 

#reflexión from Alas al viento

 

 

 

Un gabbiano, una rondine, un

passerotto nella polvere, con

l’affetto della terra che ha

dato i  natali…

E diventerà un airone bianco

di speranza e destino e

nell'anima di qualcuno - con

una goccia da un labbro morso-

 

 

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Stati d'animo: la tristezza

 

 

Mia nonna diceva che quando una

donna si sentirà triste, quello che

potrà fare è intrecciare i suoi capelli:

così il dolore rimarrà intrappolato

tra i suoi capelli e non potrà

raggiungere il resto del corpo.
Bisognerà stare attente che, la

tristezza,non raggiunga gli occhi,

perché li farà piangere e sarà bene

non lasciarla posare sulle nostre

labbra, perché ci farà dire cose non

vere;che non entri nelle tue mani
mi diceva perché tosterà di più il

caffè o lascerà cruda la pasta:

intrappola il dolore nella matassa e

lascialo scappare quando il vento

del nord soffia con forza.
I nostri capelli sono una rete in

grado di catturare tutto, sono forti

come le radici del vecchio cipresso

e dolce come la schiuma della farina

di mais.
Non farti trovare impreparata dalla

malinconia, bambina, anche se hai

il cuore spezzato o le ossa fredde

per ogni assenza. Non lasciarla in
te, con i capelli sciolti,perché fluirà

come una cascata per i canali che

la luna ha tracciato nel tuo corpo.
Intreccia la tua tristezza mi disse :

intreccia sempre la tua tristezza.

Paola Krug

 

 

 

 

 

 

La nostra esistenza è circondata oltre

che da eventi positivi e negativi esterni,

da stati d'animo ,i quali prendono

 

spesso il sopravvento su decisioni ,

 

sui pensieri, sulla salute, sugli amori ,

 

su gioie, sugli umori e soprattutto

 

sul nostro morale in tutto , nel nostro

 

vivere  quotidiano .

Parlare della tristezza , è uno dei più

infimi ed imperscrutabili degli stati

 

d'animo .

Inizia con una sorta di chiusura dello

stomaco , fino a crearne dolore anche

acuto , per poi proseguire su , fin dentro

il cuore , da dove è poi difficile mandare

via , soltanto la nostra mente ne ha

 

questo immenso potere , è lei che decide

 

quanto sosta in noi e quanto può farci

 

male ....

Non avvisa mai quando arriva la tristezza,

a volte basta davvero poco , anche un

dispiacere , una parola , spesse volte di

menzogna , che sentiamo proprio da chi

amiamo di più ...ma per quel che mi

riguarda ho scoperto che riesco ad

affievolire la sua presa su di me ,andando

 

fuori all'aria aperta ,in bici, o a piedi , è la

 

natura che mi cura,  quasi sempre .


Semplici considerazioni personali .Ognuno

di noi è diverso e di conseguenza avrà un

suo metodo per affievolire questo stato

d'animo, casomai si presentasse .

 

 

 

 

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Dovremmo imparare ad ascoltare 

e comprendere gli altri, nel modo 

in cui vorremmo essere ascoltati 

e compresi. 

 

 

 

 

 

A volte non abbiamo bisogno

di qualcuno che ci aggiusti. A volte 

abbiamo solo bisogno di qualcuno

che ci ascolti, mentre ripariamo

noi stessi .

(Julio Cortázar)

 

 

 

 

 

Dovremmo imparare dai segnalibri:

la riservatezza di tenere il segno 

senza sporgere troppo dalla pagina.

 (Fabrizio Caramagna)

 

 

 

 

 

 

 

 

Forse ho imparato qualcosa. Forse!

Per esempio che bisogna tenere

solo ciò che fa stare meglio, fare

pace con le proprie fragilità, evitare

la speranza che è solo un'illusione,

non farmi fregare dal senso di colpa.

Bisogna perdonarsi e proteggersi,

soprattutto da se stessi.

Sembra tutto molto semplice a parole. 

Ora non resta che imparare a farlo.

 

 

 

 

 

 

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La porta della vita è aperta e può

essere metafora della vita stessa,

anche se segnata dalle continue

soglie varcate , porte chiuse in

faccia o aperte al proprio

destino .Tutte le persone possono

avere il coraggio di rischiare, di

ridere, piangere, lavorare, impegnarsi,

amare, essere ascoltati o

incompresi, ricevere attenzione o

subire delusioni, essere amati o

perdersi nella passione, la vita

esige attenzione…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La vita offre molte possibilità, anche

per coloro che non credono più in nulla,

ci sarà sempre qualcosa di nuovo sotto

il sole, un filo di speranza che può

portarti in paradiso, una nuova

opportunità di essere e crescere. Non

vale la pena avere paura di se stessi, 

vale la pena di conoscere se stessi e

di rispettarsi.

Dobbiamo accettare tutte le

esperienze, belle e brutte, dolci e

amare e metterle nel grande calderone

dell’anima, per capire cosa ne vale la

pena e cosa non ne vale la pena.

In questo modo, avremo una bussola

precisa, che indicherà il nostro Nord,

la nostra direzione, che non ha né

tempo né età, verso la realizzazione

dei nostri sogni, verso la felicità.

Crediamo nella vita, crediamo in noi stessi.

 

 

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Tra "chimica" e "alchimia" c'è

una bella differenza!

La gente si confonde spesso.

La chimica è quella cosa in cui

entrambi si piacciono, in cui

c'è l'attrazione fisica, la voglia

di esplorarsi, di esplodere!

L'alchimia?

"Alchimia" e sentire ciò che

l'altro sente... sentire una musica

che non tutti possono sentire.

Sentire il profumo di chi è lontano.

Percepire i silenzi, percepire con

una sola parola ciò che l'altro non

dice. Infilarsi tra pensieri che

nessun altro può arrivare.

La cosa più difficile nella vita è

trovare una persona in cui

"chimica e alchimia" avvengano

mescolate. Sai di averla trovata

quando tutto il resto..Ma proprio

tutto, sa di niente!... mentre tu

sei rimasto incastrato in una

musica che solo tu...puoi sentire!

 

Claudia Pasquariello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le persone ben decise non perdono

tempo a lamentarsi, non perdono

tempo a criticare, ed ognuno farà 

del suo meglio. Ciò accade non

perché le nostre ombre siano meno

numerose , ma perché non vivono

legate a esse. Rispettare il prossimo

è una dimostrazione di amore.

 

 

 

 

 

 

 

Non bisogna insistere sulle porte
che non si aprono, offrire tempo
ed energie che non ricevono alcuna
ricompensa.   Chi vuole restare ,
resterà , chi vuole andarsene, vada
in pace. 
Studiare le parole che diciamo con
saggezza, perché sono plasmate
nella forma in cui il mondo ci
percepisce. Guardiamo con dignità,
ma anche con rispetto le persone
con cui ci poniamo. 
Essere presenti, ma imparare a farlo
con delicatezza e rispetto quando
è necessario. Nessuna connessione
forzata,nessuna presenza implorante.
Chi ci apprezza, ci sta cercando e
soprattutto, andiamo  bene come siamo,
qualunque cosa accada. 

 

 

 

 

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Vorrei parlarvi , della

mostra che ho visto

qualche anno fa, anche

se sarebbe molto lungo  

raccontare tutto delle

opere splendide di

"Dalì, Magritte, Man Ray 

e il Surrealismo" , l'opera 

su cui mi soffermo, mi

ha entusiasmata molto e 

per quanto fossi preparata 

alla  visita , non mi sarei mai 

aspettata di trovare nella 

sala dedicata al pittore

belga Magritte,  il dipinto

"Le Poison" ,che a parer

mio  penso sia una delle

sue invenzioni più incisive.

 

 

                                           

                                           René Magritte, Le poison, 1939  

 

 

 

 

Quando mi sono trovata 

davanti a questo piccolo 

capolavoro, ricordo

provai un'emozione particolare, 

oltre ad ammirare la sua 

bellezza , era un dipinto che 

inseguivo da tempo , riuscii

ad andare nel 2023 tramite 

l'insegnante del corso di

arte al quale sono iscritta , 

sapevo che era al museo di 

Rotterdam , ma era chiuso e

per questo ,abbiamo avuto 

l'opportunità di vederlo esposto 

al Museo M u d e c  di Milano.

Proverò a descrivere con una 

breve sintesi, cosa mi ha 

particolarmente colpita:

Nel dipinto , oltre ai tetti,

vediamo la luce del giorno

spegnersi lentamente, ed

in primo piano si vedono 

le facciate degli edifici 

già immerse nell'oscurità.

Da questo momento 

particolare Magritte ha 

un'intuizione a mio avviso

geniale . Oltre alle luci 

artificiali che provengono 

da alcune finestre il pittore

"accende" la notte sulle 

case, ed ecco che 

inaspettatamente le facciate 

vengono illuminate da un 

tappeto di stelle con una

falce di luna. Questo effetto

è tanto misterioso e poetico

nella sua semplicità, valorizzato

attorno alla linea spezzata e

geometrica che riprende il

profilo dei tetti, Magritte 

inserisce alcuni elementi come

l'albero spoglio i cui rami 

dopo aver adombrato metà

una finestra , si proiettano 

verso il cielo, con quelle nubi

scure che tagliano 

orizzontalmente il dipinto . 

Ho letto la simbologia del 

titolo di questo dipinto "Le Poison"

il Veleno , nel quale Magritte 

dipinse il mistero che si cela

nel quotidiano ,il silenzio del

mondo.

 

 

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