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annamatrigiano più di un mese fa

Casa chiamata Fetta di Polenta 

 

Si narra che il progetto e la realizzazione di questa casa siano il frutto di una sua scommessa. Dal momento infatti che il proprietario del terreno attiguo non aveva voluto venderglielo, lui volle dimostrare che era in grado di costruire un palazzo anche nella piccola porzione di sua proprietà. Nessuno infatti poteva credere che un edificio dalle dimensioni così improbabili potesse reggersi in piedi. Furono Antonelli stesso e sua moglie, Francesca Scaccabarozzi, nobildonna originaria di Cremona, dal cui cognome prende appunto nome il palazzo, i primi intrepidi che decisero di abitarvi. Nessun altro voleva  saperne di farne la propria dimora abitativa, proprio perché si trattava di un edificio che, per l’epoca, sfidava tutte le classiche regole in fatto di costruzione. Come si suol dire, furono persone di poca fede, perché la fetta di Polenta, grazie alle sue fondamenta molto profonde, sopravvisse  all’esplosione del Polverificio di Borgo Dora nel 1851 che lesionò molti edifici della zona,  al terremoto del 1887 che rase quasi completamente al suolo l’intero quartiere di Vanchiglia e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Via Giulia di Barolo angolo corso san Maurizio....Torino

 

 

 

 

 

 

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annamatrigiano più di un mese fa

Ti resto accanto...sempre, anche quando non dovrei anche quando non sai che ci sono, anche quando non mi vedi! TI resto accanto,e cerco di capire,perché un giorno sei rosa e il giorno dopo sei spina!Tanto tempo,secondo i miei ideali ma breve se ci scappa da ridere o da vivere ..troppo tempo se ti fai aspettare!Ti resto accanto incondizionatamente perché nella mia mente ci sei soltanto tu..

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annamatrigiano più di un mese fa

Profondamente toccante, e che tutto quello che è successo non succeda mai più, tutti gli uomini e le donne tutti uguali uniti per la pace che ogni giorno lotta ancora per le sopraffazioni umane ..

 

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annamatrigiano più di un mese fa

Lo cercavo insistentemente... ebbene si... non ne potevo fare a meno... per me era come aria, ossigeno ,sangue nelle vene... appena non c era mi mancava.. mi mancava il modo in cui mi faceva sentire sua... mi mancava quando non era con me... mi mancava,
 avere il suo corpo tra le mani... mi mancava sentirmi voluta, desiderata, mi mancava essere s.......... da lui...

 

 

 

 

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annamatrigiano più di un mese fa

Palazzina di caccia di Stupinigi Torino
Ambienti della palazzina; una sala, un luogo dall'atmosfera particolare.
Oggi il focus è sulla Sala da Gioco che è la sala di maggior consistenza per ampiezza e stile negli appartamenti del duca del Chiablese. Si tratta di un grande spazio destinato allo svago della corte inserito in una sala di forma rettangolare con gli angoli smussati e due grandi nicchie nei lati più corti. Il soffitto, decorato da Giovanni Pietro Pozzo nel 1765, riprende gli stessi motivi esotici e orientaleggianti delle pareti dipinte da Christian Wehrlin che svolgono il ruolo di elegante cornice al mobilio da gioco presente all'interno della stanza: un salotto della metà del XVIII secolo, un tavolo da gioco in stile Luigi XV con una preziosa scacchiera, intarsiata in ebano e avorio, oltre a una scrivania con raffinate figure in avorio intarsiate dell'inizio del XVIII secolo. Interessanti sono anche le cineserie e le porcellane presenti in questo ambiente che ben si adattano alla decorazione esotica del complesso.

 

 

 

 

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annamatrigiano più di un mese fa

Un film straordinario,  da vedere ,ti prende il cuore.

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annamatrigiano più di un mese fa

La storia di Torino è lunga e ricca di importanti eventi. Il capoluogo piemontese è stato spesso al centro della storia politica, culturale ed artistica d’Italia e del mondo. Tanti sono stati i personaggi celebri che a Torino sono nati, tanti altri sono quelli che nel corso del tempo vi hanno vissuto, per un breve o lungo periodo.

 
 
Tutti questi personaggi hanno lasciato un’impronta importante nella storia della città, ma in molti casi Torino ha lasciato un’impronta importante nella loro mente e nel loro cuore.
 
Cosa pensavano importanti personaggi come Umberto Eco, Friedrich Nietzsche, Italo Calvino, Luigi Pirandello e Henry James di Torino? Scopriamolo con queste citazioni che raccontano la città sabauda con gli occhi di grandi personalità storiche.
 
Ecco le 30 citazioni e frasi più belle, curiose e conosciute su Torino.
 
“Torino è una città bellissima. Come spaziosità supera, io penso, tutto ciò che è stato immaginato prima”.
(Mark Twain)
 
“Senza l’Italia, Torino sarebbe più o meno la stessa cosa. Ma senza Torino, l’Italia sarebbe molto diversa”.
(Umberto Eco)
 
“Torino è la città più profonda, più enigmatica, più inquietante, non d’Italia ma del mondo”.
(Giorgio De Chirico)
 
“Elegante, perbene. Dietro quella facciata austera c’è una prorompente vitalità, un cuore pulsante creativo e frizzante che ne fa una città unica e diversa dal resto d’Italia”.
(Wall Street Journal)
 
“Meravigliosa limpidezza, colori d’autunno, uno squisito senso di benessere diffuso su tutte le cose”.
(Friedrich Nietzsche)
 
“Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia”.
(Italo Calvino)
 
“Dovunque si può vivere e bene”.
(Lev Tolstòj)
 
“Torino mi sembra la città più graziosa d’Italia e, per quel che credo, d’Europa per l’allineamento delle strade, la regolarità delle costruzioni e la bellezza delle piazze”.
(Charles de Brosses)
 
“Non avevo mai veduta Torino, e la trovai deliziosa”.
(Carlo Goldoni)
 
“Torino non era una copia in piccolo di Parigi anche perchè, a differenza di questa, non fu città di sommosse, di barricate. È una città che produce eccentrici, solitari, genialoidi e talora tipi geniali, outsider, scrittori e pittori”.
(Vittorio Messori)
 
“Abbracciata da un orizzonte alpino, che sembra un ibrido tra Parigi e New York”.
(Financial Times)
 
“La capitale del Regno di Sardegna non è seconda a nessun’altra città per magnificenza”.
(Nicolaj Gogol)
 
“Torino, amico mio, è una scoperta capitale… sono di buon umore e lavoro dal mattino alla sera. Un piccolo pamphlet di argomento musicale mi tiene occupate le mani. Mangio come un dio, riesco a dormire nonostante il rumore delle carrozze che passano di notte“.
(Friedrich Nietzsche)
 
“Torino vuol dire Napoli che fa montagna […] Torino è l’altra faccia della stessa Roma”.
(Antonello Venditti)
 
“Torino è piccola e ben costruita; è il più bel villaggio del mondo”.
(Charles Montesquieu)
 
“Prima dell’Italia unita, il mondo conosceva un caledoiscopio di regni litigiosi: la Roma una volta imperiale, il mondo dell’acqua di Venezia, la Firenze di Michelangelo, la Milano lirica. Ma l’Italia, la nazione, incomincia nei suoi cieli, al suo passaggio nord-occidentale dove montagne dipinte alla perfezione si scontrano con una città dalle invenzioni tumultuose. Dove s’intrecciano sofferenza e libertà, dove sui pendii sono stati costruiti castelli ed erette fortezze verso il cielo, per resistere agli invasori sapendo che sarebbero venuti. A queste altitudini, grazie a cuori coraggiosi mai conquistati, è nato il miracolo unificatore – il Risorgimento – la nascita dell’Italia. Il primo parlamento, una nuova bandiera, cugini dalle lunghe dispute ne ha fatta una, succede qui, all’ombra di queste Alpi ghiacciate, in mezzo a piazze spaziose e portici senza fine, nello splendore barroco della città a lungo assediata, Torino. Le storie degli atleti iniziano dove l´Italia è nata: dove la resistenza a lungo ha prosperato, le guerre sono scoppiate e poi terminate, dove un caleidoscopio di regni fu infine riunito in una città di maestà e santità, dove la competizione fa scoccare la scintilla della passione, una città dalla succulenta eleganza e velocità elegante, dove la grandezza è nata da visioni senza paura e devozioni incondizionate. A nord di Roma e Firenze, ad ovest di Venezia e Milano, il mondo arriva alle altitudini alpine dell’Italia. Il mondo arriva ad ascoltare storie antiche e nuove… le storie di Torino”
(Da The world comes to Torino, 2006 – Spot NBC per le olimpiadi invernali dello stesso anno)
 
“Non andare a Torino. A nessun costo”.
(Franz Kafka)
 
“Torino è la città italiana in cui negli ultimi anni si è costruito di più, un processo che riguarda tutte le città post-industriali, destinate a diventare città del divertimento. Il modello, anche se non esplicito, è Las Vegas”.
(Giuseppe Culicchia)
 
“Torino: ma che dignitosa, severa città!”
(Friedrich Nietzsche)
 
“Nietzsche fu il primo a sentire l’infinita poesia che si sprigiona da questa città tranquilla ed ordinata, costruita in una pianura adorna di dolci colline, di parchi romantici, di castelli e di palazzi solenni”.
(Giorgio De Chirico)
 
“..una bellezza che in alcuni casi può essere fatale.”
(Giorgio De Chirico)

 

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