Profilo BACHECA 1561
Ci sono corde nel cuore umano che sarebbe meglio non fare vibrare.
Si arriva ad un certo punto, con fatica e un sacco di errori,
che non si sente più il bisogno di spiegare quasi nulla.
Non c'è libretto d'istruzioni,
non si deve dimostrare niente e non serve l'approvazione degli altri.
Non si entra in competizione,
non si vuole piacere per forza, non si ha più paura di dire no, quando è necessario.
Si accetta di deludere e di essere delusi,
si prende atto del fatto che gli errori sono stati anche nostri.
Si diventa grandi… più simili a se stessi.
Magari non è un traguardo, ma di sicuro ci prepara a raggiungerlo.
'Per molto tempo ho creduto che l'assenza fosse mancanza.
E mi dolevo, ignorante, della mancanza.
Oggi non la rimpiango.
Non vi è mancanza nell’assenza.
L'assenza è uno stato del mio essere.
La sento, chiara, così attaccata, adagiata tra le mie braccia,
che rido e danzo e invento allegre esclamazioni,
perché l'assenza, questa assenza assimilata,
nessuno può più strapparmela. ...'.
In fondo noi due eravamo scandalosamente diversi, pur avendo una complicità segreta.
Certe volte, anziché pensare,
sento solo il bisogno di sentire, sentire in tutti i sensi, sentire con tutto il cuore...
Scrivi, ti prego.
Due righe sole, almeno,
anche se l’animo è sconvolto
e i nervi non tengono più.
Ma ogni giorno.
A denti stretti, magari delle cretinate senza senso,
ma scrivi.
Crediamo di fare cosa importante tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca.
E la facciamo quando ti lasci condurre da un desiderio.
Solo quello e solo per quella persona.
Scrivi, scrivi.
Alla fine, fra tonnellate di carta da buttare via,
una riga si potrà salvare.
Forse.
E quel ti penso ancora.
Forse non piango, ma fa male.
Forse non lo dico, ma lo sento. Forse non lo dimostro, ma mi importa.
“C'è poi chi ti stringe,
senza fare nodi.”
[......] e poi chissà per quale strano motivo, ma alcune persone ti restano nella testa, ti restano nel cuore e pure addosso sulla pelle. Come se fossero legate a te da dei magneti, che pure quando si allontanano non possono fare a meno di attrarsi, che pure quando si odiano non possono fare a meno di pensarsi, che pure quando vorrebbero dimenticare, riescono solo a ricordare. Chissà per quale assurdo motivo poi, alcune persone sembrano proprio giocarti a nascondino nel cuore e restare sempre là nascoste da qualche parte....
Ma io ti sento e sei ancora...
Ho parlato tanto di te.
Ti ho continuato a cercare.
E ti ho trovato in un sacco di canzoni.
Non è facile dimenticare se ogni cosa mi fa pensare a te.
Ho pure provato a ricominciare ma certe pagine non le volti quando ti pare.
E poi siamo seri, si va avanti sempre, anche se non sembra.
Non dimentichi nemmeno una virgola di qualcosa che è stato importante per te,
magari solo per te.
Forse è questo il problema degli addii,
che il dolore non è reciproco e a uno dei due peserà molto di più rispetto all'altro e faticherà il doppio per superarlo.
Bisogna essere pronti per certe cose, per certe svolte.
Il fatto è che se hai in testa una persona frequentare un'altra non aiuta di certo.
"Chiodo scaccia chiodo"non funziona con me.
Finisci con lo stare peggio e ferire chi non c'entra niente, chi voleva provarci davvero, mettendoci il cuore per intero, chi in te ci vedeva qualcosa di speciale,
e invece si ritrova a competere con il ricordo di qualcuno che da tempo se ne frega
della tua vita, dei tuoi sentimenti.
Se hai bisogno di tempo
prenditi quel dannato tempo.
Ti amo come posso.
Aiutami tu.
Una cosa difficile.
Imparare a lasciare andare…
Il tempo ci mette alla prova segnando il volto e l'anima.
Non conservo nessuna delle tue parole.
Mi appartengono.
Da tempo mi devo parole.
Quelle non altre.
E la malinconia s'inarca sulla linea delle cosce.
Si allinea sulla curva della bocca.
Affoga in superficie.
Aleggia nell’abisso.
A cercare il posto dove un tempo giacque amore.