I comandamenti di Carlo Monni:

- portare i sandali senza calzini anche in pieno inverno - indossare i sandali con i calzini di lana spessa nei giorni di pioggia e metterli ad asciugare al calorifero del ristorante - averci insegnato a conoscere i venti e i loro effetti sull’animo - non curarsi dei soldi persi a giocare a carte - non richiedere mai indietro i soldi prestati (“e son’amici…”) - amare le poesie di Cardarelli - aver trasformato Campi Bisenzio in Champs-sur-le-Bisence alla francese - riconoscere la qualità di trattorie e ristoranti dal nome e dall’insegna - saper riconoscere l’arte degli altri - passeggiare ogni giorno alle Cascine per venti o trenta chilometri per allungarsi la vita - usare come ventiquattrore il sacchetto del supermercato - camminare di passo svelto a oltre sette chilometri l’ora - farsi confezionare una borsa di iuta a manici lunghi perché i sacchetti del supermercato si rompono e hanno la réclame - insaponarsi sulla battigia e lavarsi nell’acqua salata - fare il bagno in mare sempre con le mutande e mai con il costume - riconoscere la poesia e farla propria imprigionandola con il proprio dolore - indossare in qualsiasi occasione jeans e maglietta - avere in uggia gli stilisti e gli abiti e vivere in una zona piena di negozi di lusso.