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Venerdì: nelle antiche credenze si attribuì la prima ora del giorno a Venere, la dea dall’amore.
Non lo faccio apposta, è qualcosa che mi viene naturale in quei momenti esternare, donare a te miei pensieri d’amore.
Al punto che la prima ora del nuovo giorno, di ogni giorno è per me venerdì...
Infiniti venerdì dunque, momenti unici di una dolcissima consuetudine, favorita da un delizioso silenzio e da uno scorcio di luna e stelle che mi rasserena oltre ogni limite immaginato, desiderato.
Ecco, a dire il vero, non sono mai stato un vero e proprio abitudinario per mia natura, convinto che l’abitudine, come disse S. Agostino, è che ciò verso cui non poniamo resistenza, diventa necessità.
Tu lo sei...
Non posso non dire che il mio credo sia l'amore e che tu sei il mio unico dogma.
La necessità, il desiderio di rivolgermi a te come più il cuore mi detta, rende la mia anima spesso inquieta quando non sei vicino a me.
Perdermi in mille pensieri prima di portarti a passo di danza nel mondo dei miei sogni, ogni notte .. è l’incanto che sei tu.
Solo con te comunque, ovunque. Sempre.