Profilo BACHECA 1184
È… diciamo divertente ?
Non lo so, però considerare che tu per un po’ di giorni devi essere costretta per motivi personali ad essere assente e poi rientrare, di corsa per leggere posta dagli amici e.. vedere che degli utenti nella lista amici che si sono defilati così, senza morivo, senza uno straccio di messaggio per avvisarmi senza tanti preamboli il vero motivo. Bastava un messaggio in privato, bastava dire "Mi stai sulle balle" bastava quello, cari intellettualoidi del Kaiser!!!
Vi saluto e spero di non incrociarvi più in queste vie virtuali….
Con simpatica amicizia.. CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!
Un regista di teatro lavorava spesso con un’attrice seria,
introversa e molto dotata.
Era una signora di mezza età, sempre elegante,
che parlava pochissimo fuori dalla scena.
Non ne aveva bisogno: diceva tutto fissando con due occhi grigi
che non si perdevano mai né un gesto, né una sfumatura,
né un sottinteso.
In apparenza, non aveva amici, e tanto meno un uomo.
Però dopo ogni rappresentazione, dovunque lei si trovasse,
le arrivava sempre un mazzo di rose accompagnato da un biglietto,
che appena letto spariva subito nella borsetta.
Tutti si chiedevano chi potesse essere il misterioso ammiratore,
ma nessuno osò mai domandare, nemmeno girandoci intorno
per carpire qualche indizio, tale era il senso di irraggiungibilità
che emanava da quella donna gentile e distaccata.
Una sera, l’attrice non si presentò a teatro.
Stranissimo per lei, che era puntuale quasi all’eccesso.
Dopo varie ricerche, il fratello entrò in casa sua
(era l’unico ad avere le chiavi, per le eventuali emergenze)
e la trovò sul divano, morta. Composta come aveva sempre vissuto.
Ma le rose arrivarono lo stesso. Il fattorino non sapeva a
chi consegnarle, così le affidò a questo regista.
Lui lesse il biglietto e scoprì tutto.
La signora si mandava i fiori da sola, accompagnati da una frase gentile.
La sua vita era così desolata, così distante da tutto, che lei
sentiva il bisogno di ricordarsi chi era.
Faceva da sola ciò che non faceva il mondo.
Il vuoto sconcerta, agita, commuove.
Per questo, mentre questo regista raccontava,
aveva le lacrime agli occhi!
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