Ti brucerai
Piccola stella senza cielo
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro una scia, un soffio, un velo
Ti staccherai
Perché ti tiene su soltanto un filo, sai
Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto
delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto
non so se scusano il passato per giovinezza o per errore
non so se ancora desto in loro, se m'incontrano per forza,
la curiosità o il timore
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta
qualcuno è andato per formarsi, chi per seguire la ragione
chi perché stanco di giocare, bere il vino, sputtanarsi
ed è una morte un po' peggiore
E sul binario stava la locomotiva
la macchina pulsante
sembrava fosse cosa viva
sembrava un giovane puledro
che appena liberato il freno
mordesse la rotaia
con muscoli d' acciaio
con forza cieca di baleno
Non serve a niente di particolare
Solo tornare a pensare che tutto è bello e speciale
Non si dice mai, ma voglio impegnarmi
E salvare un pezzo di cuore
Io non vivo senza sogni e tu sai che è così
E perdonami se sono forte, sì
E se poi sono anche fragile
Vieni qui
Ma portati gli occhi e il cuore
Io ti porto un gelato che non puoi mangiare
E piangiamo insieme che non piangi mai, mai
E non nasconderti con le battute, non mi allontanare
Invece dimmi cosa ti andrebbe di fare
E ridiamo insieme che ridiamo sempre, sempre, sempre
Ma non basta mai, mai
Io un confine non lo so vedere
Sai che non mi piace dare un limite, un nome alle cose
Lo trovi pericoloso e non sai come prendermi, mi dici
Ma non so se ti credo
Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?
Mi cercheresti davvero?
Quella forte, sì, però anche quella fragile