Profilo BACHECA 1560
Un tempo sarebbe stato facile amarmi.
Ero dolce.
Credevo nelle promesse, nelle parole.
Giustificavo tutto, anche il male che sentivo e non ammettevo.
Mi prendevo la colpa, anche se non la capivo.
Pur di non perdere chi amavo, sopportavo ogni mancanza, anche quando mancavo io e non sapevo più ritrovarmi.
Abbracciavo senza chiedere nulla in cambio.
Ero indifesa.
Da proteggere.
Da distruggere.
Oggi è difficile amarmi, restarmi accanto.
Rispettare i miei spazi, comprendere i miei silenzi, la mia indipendenza, il mio bisogno di vivere e di costruire usando solo le mie forze.
Io che del mio equilibrio cercato, sofferto e trovato ne faccio un vanto da gridare al presente ogni giorno.Io che credo nell’Amore molto più di ieri.
Amore che non ha nulla a che fare con le briciole, con l’arroganza, con l’assenza, con l’infedeltà.
Oggi è difficile amare la donna che sono diventata. Dopo i sogni sfumati, le ali spezzate, le labbra spaccate.
Sicura delle mani da stringere che vorrei e degli occhi che non vorrò più incrociare.
È difficile.
Forse è impossibile.
Sicuramente è raro incontrare un’anima che ci ami oltre noi stessi, dove fingiamo di essere forti mentre imploriamo gli abbracci di chi possa amarci sapendoci fragili e imperfetti.
Io dell’amore non so molto, forse.
Non posso insegnarlo.
Ma so che ha a che fare con il rispetto.
E con le scelte che non s’impongono, ma si costruiscono.
Insieme.
Quando si diventa l’unica scelta e mai un’opzione tra tante.
Alla ragazza che sono stata devo tanto, soprattutto scuse.
Alla Donna che sono, un promemoria:
ricordati delle tue ali, ricordati di te.
All'amore, a quello come dico io.
Gabriel Garcia Marquez
Io mi ricordo sempre di te quando l'aurora fa rosso il cielo da oriente.
Io mi ricordo di te quando il crepuscolo Bacia i fiori che vanno a dormire.
Io mi ricordo di te quando la notte silente Fa fiorire le stelle lucenti.
Io mi ricordo di te quando la luna placida Luccica nel plenilunio.
Io mi ricordo di te sempre Anche nel luogo ove tutto viene dimenticato.
(poeta turco)
Io ho nostalgia di qualcosa
che non c’è…
non del passato…
Il passato non lo rimpiango.
Se si può dire che esiste
una nostalgia dell’impossibile…
io ho nostalgia dell’impossibile...
- Antonio Moresco -
Non tutti possono avere la fortuna di stare con una donna medicina.
Fortuna, sì, perché le donne Medicina sono come l'acqua pulita di una cascata, sono forti, brillanti, sincere, trasparenti, sono una pozione, creata per curare, o danneggiare.
Le donne Medicina non si accontentano, possono essere crudeli come il diavolo e adorabili come il più bello degli angeli, con la loro sola presenza cura tutti i tuoi mali.
Fuggono spesso quando si arrabbiano. Se si preoccupano urlano senza controllo, l'ipocrisia le esaspera, la loro essenza non è negoziabile, ma ti guardano sempre negli occhi, sempre...
Sono difficili perché sono severe, ordinate, strateghe, consegnate, intelligenti, molto intelligenti, incontrollabili, senza legami, liberi.
Sanno dirigere le forze della loro spiritualità, e sono alleate della natura. Per questo sono proprietarie e signore della loro vita, e questo le rende pericolose. Hanno spirito di maghe, sangue di stregoneria, forza di guerriera, cuore di guaritrici.
Hanno gli occhi quasi sempre tristi, quasi sempre felici, quasi sempre le due cose.
Sanno amare, ma amano duro, amano forte, senza limiti, con tutto il fuoco dell'universo.
Non puoi fermarle quando amano, come non puoi fermare una tempesta quando arriva.
Stare accanto a questo tipo di donna significa vendere la propria anima al diavolo, significa abbracciare la follia, perché essere folli è ciò che ti fa sentire. Perché la sua tenerezza, il fuoco, la dedizione, la sua elegante fragilità, spesso ti trascina nell'estasi.
Poi ti guardi indietro e pensi che forse senza di lei saresti stato meglio, più tranquillo, più sereno, forse sì, forse no...
Ma con lei sentirai la vita e dopo questo senza di lei vorrai morire.
Quando una donna medicina decide di andarsene, non guarda indietro, impugna il suo cuore, lo blinda, si reinventa, rinasce come la fenice, e diventa più potente.
C ' è chi abbandona questo tipo di donne, chi se ne va...
Per codardia, perché non sanno come trattarle, sono un unicorno, quasi mitiche, una sfida.
Sono attratti dalla loro luce, dalla loro bellezza, dalla loro delicatezza. Ma quando si sanno superati, fuggono, la paura della loro astralità ruba loro il sonno, la calma, lasciandoli paralizzati.
Preferiscono tornare al noto, al quotidiano, alla loro zona di controllo, alla loro mediocrità.
Ma posso assicurarvi che nessuno le dimentica... perché sono terribilmente belle, intelligenti, grandiose, sagge, complesse e insostituibili...
Tury Carpo