LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE
INFATTI MOLTE PERSONE SONO DAVVERO BASSE......
LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE
INFATTI MOLTE PERSONE SONO DAVVERO BASSE......
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro
Ringrazio qualunque dio ci sia
Per la mia anima invincibile.
Nella stretta morsa delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi avversi della sorte
Il mio capo sanguina ma non si china.
Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Incombe solo l’orrore della fine.
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
Quanto impietosa la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
William Ernest Henley
A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.
Tienimi per mano al tramonto, quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle… Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto… Tienimi per mano… portami dove il tempo non esiste… Tienila stretta nel difficile vivere. Tienimi per mano… nei giorni in cui mi sento disorientata… cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate… Tienimi la mano, e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te… Tienimi per mano e non lasciarmi andare… mai…
"Dicono che il silenzio sia di chi s'accontenta; ma io vi dico che il rifiuto, la ribellione e il disprezzo si annidano nel silenzio.”
"Quando l'amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono ardue e ripide.
E quando le sue ali vi avvolgeranno,
affidatevi a lui. Anche se la sua lama,
nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui.
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.
Poiché l'amore come vi incorona così vi crocifigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.”
Il prendere in giro è lo sfogo da parte di persone insicure della propria stima. è quel nervosismo, provocato da alcune persone, di vedere altre saper portare avanti la propria esistenza senza richiedere aiuto da parte di altri e del gruppo branco. Questo conduce a rabbia e voglia di farla pagare, nel mettere quel panico e paura che ha la stessa persona che prende in giro!
Fin quando dai la caccia alla felicità, non sei maturo per essere felice, anche se quello che più ami è già tuo. Fin quando ti lamenti del perduto ed hai solo mete e nessuna quiete, non conosci ancora cos'è pace. Solo quando rinunci ad ogni desiderio e non conosci né meta né brama e non chiami per nome la felicità, Allora le onde dell’accadere non ti raggiungono più e il tuo cuore e la tua anima hanno pace
Non leggiamo e scriviamo poesie perché sono carine. Leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. E la medicina, la legge, gli affari, l’ingegneria, sono attività nobili e necessarie per sostenere la vita. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono questi i motivi per cui restiamo vivi.
Non possiamo mai essere sempre, per sempre, le stesse persone: le esperienze ci cambiano e le esperienze stesse, quelle che viviamo sono, a loro volta, sempre diverse. Così, è come se esistesse un continuo presente che paradossalmente non è mai lo stesso. Eppure, è di questo presente, cattivo o benevolo, che dobbiamo fare tesoro, ne cogliamo l’attimo, godiamo dei frutti subitanei della conoscenza, una conoscenza nuova che, probabilmente, ci servirà in altri contesti.