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Siccome il curato disse che Don Chisciotte l'avevan fatto uscir di cervello i romanzi cavallereschi che aveva letti: — Possibile?! — esclamò l'oste - Per conto mio è la miglior lettura che esista. Ce n'ho due o tre, insieme con altri libercoli, che veramente mi hanno allietato la vita, e non solo a me ma anche a molti altri; perchè quando è il tempo della mietitura, si radunan qui la festa molti mietitori, e ce n'è sempre qualcuno che sa leggere; il quale piglia uno di codesti libri, e noi ci mettiamo attorno in una trentina, e stiamo a sentire con tanto divertimento, che tutti i pensieri ci vanno via...
(tratto da Don Chisciotte de la Mancia, capitolo XXXII)