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14 FΣBBЯΛIӨ 2025

Oscar Wilde affermava che: “Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta una vita.”

 

Tutti noi dovremmo scrivere una lettera a noi stessi.

Questo scritto ci serve per ricordare che, nei momenti di luce e di buio, tra successi e fallimenti, tra gioie e dolori, ci siamo accettati per quello che siamo. - Amiamo la nostra unicità -

È importante rileggere la lettera più volte quando ci sentiamo persi o abbattuti, quando ci convinciamo che l'amore debba essere guadagnato. Non è affatto così!

Non possiamo accogliere tutto il bene che gli altri desiderano offrirci se non ci sentiamo meritevoli di riceverlo; se non cominciamo ad amarci. La comprensione e le attenzioni che riserviamo agli altri devono prima di tutto essere rivolte a noi stessi. La continua assenza di autostima e amor proprio (sano egoismo) ci rende vulnerabili, portando a conseguenze tristi.

Tra le frasi della lettera aggiungiamo la riga: “Sii sempre una persona dalle gambe forti, spalle dritte, faccia alta ed ego in fuori.

 

 

 

 

 

 

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¹² ᶠᵉᵇᵇʳᵃⁱᵒ ²⁰²⁵

 

 

 

 

- Le emozioni autentiche non possono essere descritte a parole. È vero!

-Volendo esprimerci, dovremmo cercare di comunicare con scritti nostri, non facendo riferimenti a citazioni altrui. È vero!

Concordo, ma...... ci sono versi di poesie, frasi di canzoni, estratti di libri: che hanno evocato per noi espressioni che non avremmo mai potuto scrivere con maggiore chiarezza. Parole che ci rappresentano, che ci riflettono. E le facciamo nostre! (Dopotutto, grandi menti della storia hanno ispirato molti.) Ci immergiamo nella lettura o nell'ascolto, contempliamo, proprio come faremmo di fronte a un'opera d'arte. Ci sentiamo catturati, immersi in una storia che non è nostra, ma che sembra intimamente legata a ogni nostra esperienza, come parlassimo in prima persona.

Quindi, se colpiti sul piano emotivo e intellettuale, non so voi, ma io sono pro al diritto di citazione - dichiarando chi è l'autore- Sono convintissima che, attraverso la pubblicazione delle citazioni, immagini o altro, possiamo indicare la direzione dei nostri messaggi e dei nostri contenuti; ciò assume importanza poiché la scelta rivela molto su di noi.

 

 

 

 

 

 

 

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 DESIDERO riscattare il personaggio di Rossella (mia omonima) O'Hara, sia nel romanzo che nel film "Via col vento", risalenti agli anni 1936-39.

Rossella sfida tutte le convenzioni del suo tempo : in un'epoca in cui il femminismo non era ancora un tema di discussione e le donne erano confinate tra le pareti domestiche, Rossella O’Hara si fece portavoce di una forza inarrestabile, dimostrando che nulla poteva fermarla e che nessun uomo poteva considerarsi superiore a lei.
La sua figura non è affatto simpatica né accattivante, e non pretende di esserlo; al contrario, si presenta come arrogante, irriverente e profondamente indipendente. Neppure la guerra riesce a piegarla. Non è un'eroina nel senso tradizionale, poiché i suoi valori si discostano da quelli imposti dalla morale dell'epoca; è consapevole della sua bellezza,  egoista.  Tuttavia, non è nemmeno una  "donzella  in pericolo" in cerca di un uomo che la salvi.  Di fronte alle sfide (e la narrazione ne presenta molte di gravi) Rossella O'Hara si rivela una donna risoluta:

       come una fenice, risorge dalle sue ceneri più volte.

- Di fronte ai profondi cambiamenti esistenziali che viviamo, proprio come fa il personaggio di Rossella O'Hara, ci autorizziamo a dire:   

      " Dopotutto domani è un altro giorn [ci penserò]" -

Così, affidiamo al futuro la promessa di farcela.

Le vicissitudini della vita, ci proiettano in un futuro che ci vogliono diversi da ieri. (Per non soccombere.)

La vita non si azzera (purtroppo) ma può vederci, in ogni rapporto e situazione, con diversa presenza o necessaria assenza -

 

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₀₇ 𝑓ₑ𝑏𝑏ᵣₐᵢₒ ₂₀₂₅

 

 

L'umiltà è un concetto spesso sottovalutato e frainteso. In un'epoca in cui prevale la "sopravvivenza del più forte", considerare una persona umile come debole, remissiva o inferiore è un errore. Al contrario, l'assenza di superbia e arroganza permette agli umili di essere più aperti alla conoscenza e alla curiosità riguardo al mondo che li circonda. Essi imparano da tutti e da tutto, senza alcun pregiudizio. Questo non solo arricchisce la loro vita, ma poiché sono persone che mettono gli altri a proprio agio, guadagnano rispetto e stima, diventando avvicinabili e disponibili alla condivisione.

Queste persone possono sembrare “inutili”, ma la loro umiltà li rende

                          G R A N D I -

 

 

 

 

Trovo significativo il testo di questa canzone. (Mi piace!)

Titolo: “LE PERSONE INUTILI”

 

 

 

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 [Illustrazione Alex D.S.]                            

 

                      

 

 

 

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Quando ci troviamo in situazioni poco chiare, la nostra mente è più incline a interpretazioni  negative.  Uscire  dall'ovvio è faticoso, implica uno sforzo intellettuale che  non sempre siamo disposti a compiere. Da qui, ho postato  un estratto dal libro “Questo immenso non sapere”.

 

.•°*”˜Mancano sempre le parole per spiegare le intenzioni.

Come quando in prima elementare la maestra disse: «Disegnate una bella casetta, la casetta dei vostri sogni». Eravamo in ventisette. Io pensai: «Povera maestra, alla fine avrà ventisette casette.

                                Dai, le faccio un gattino».

 

Quando consegnai il foglio, la maestra mi guardò attonita: «Ma… ma… tu capisci quando parlo?»

Non seppi spiegarle che era un dono: scelsi di sembrare deficiente.

La mia intenzione non mi faceva tremare il cuore, solo avevo vergogna per le parole che non mi uscivano e per lei, che non aveva altri occhi che quelli dietro gli occhiali..•°*”˜

 

 

 

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