⨳Oggi lunedì 21 Ottobre, leggo nella Messaggeria :-
”Non siamo in un ateneo universitario, certi post paiono guide di vita, nessuno è maestro, e non li leggo.”
Caro (???) utente, me ne farò una ragione e, nel risponderti pubblicamente, mi riferisco anche a tutti coloro che "criticano" costantemente chi si espone, mentre loro stessi rimangono nell'ombra o, peggio ancora, nell'anonimato sottraendosi ad ogni forma di giudizio.
(Magari....se scriveste qualche riga, avrei la possibilità di esprimere la mia opinione per par condicio.)
Primo punto: non ho mai imposto né invitato nessuno a leggere le mie pagine. Per chi ci si imbatte per caso, vale sempre il detto "non ti curàr di [me], ma guarda e passa [oltre]".
Secondo punto: esprimo ciò che mi aggrada e finché la Costituzione italiana me lo consente, sono una "donna libera".
Terzo punto: La cultura, che in latino significa "coltivazione della terra" e deriva dal verbo còlere, "coltivare", non si limita ai contesti educativi o ai manuali di istruzione, ma si impara anche nei corridoi delle scuole, nelle mani sporche di terra degli agricoltori e nelle esperienze quotidiane di ciascuno di noi.
Richiede un'applicazione pratica, un trasferimento delle proprie esperienze (simile a ciò che fanno i nonni con le nuove generazioni) la scrittura di racconti o altro, e la conversazione. Pertanto, nessuno qui si considera o desidera apparire come un maestro di vita; si cerca semplicemente di condividere varie cose, che siano educative o meno.
Come diceva la mia nonna; se un asino porta con sé un tesoro, non focalizzarti sull'asino, ma su ciò che esso trasporta.
Finché c’è vita, s'impara sempre da chiunque e ovunque.⨳ 𝔉𝔢𝔐𝔐𝔢𝔑𝔬𝔦𝔯𝔢.¸„.•~¹°”ˆ˜¨