
Vite sospese
di un paesaggio pandemico
nei campi solari
ci siamo sciolti come
gelati caduti dell'estate
fino a farci cullare dai sogni e dalla notte.
Mescoliamo colori
nello sguardo nostalgico
di un albeggio in sol minore.
Osservando il moto delle onde realizzo come il mare mostri in superficie solo una minima parte delle sue magie. Il taglio offerto dallo sguardo è parziale e non rende giustizia alla molteplice immensità di cui ci rende partecipi con i propri ecosistemi, profondità, correnti, chiaroscuri, forme di vita, tesori perduti. Al punto da richiedere di continue immersioni talvolta arrivando fino ad inabissarci.
Allo stesso modo, il credere soltanto a ciò che si vede, per quanto possa rappresentare ai più una valida filosofia di vita, come ogni riduzione ed eccessiva semplificazione che non rende giustizia dell’intricata matassa delle relazioni umane, nel fluire del tempo mostra le sue evidenti falle. Ogni sguardo può essere orientato, influenzato, persino piegato alle proprie personali convinzioni elette a ragioni, ammesso e non concesso che ognuno di noi riesca a vedere davvero tutto di quello che è in atto in un dato momento; non sono pochi infatti coloro che non lasciano trapelare nulla in superficie, o mostrano soltanto quel che gli fa comodo evidenziare, curandosi di tenere ben nascosto il resto.
Dal canto mio posso solo testimoniare come non trovi soddisfazione nel galleggiare in superficie, privandomi della meraviglia delle immersioni nella stratificata marea delle corrispondenze umane. Credere in quello che sento, che si traduce in un credere in quello che vivo, è un’esperienza infinitamente più autentica e appagante, anche nel giorno in cui il Tempo dovesse calare la scure e rimescolare le carte. Posso sbagliare, ma le emozioni raccolte nei momenti vissuti durante questo intraprendere nessuno può rubarle, tantomeno contraffarle.
Le ore in autostrada a lucidar lo Stivale, la vita ti scorre davanti con i suoi bivi, confluenze, diramazioni. Luoghi, scenari, volti, impressioni, ricordi, le emozioni brulicano a velocità alternata, spuntano da ogni dove, braccano come segugi. Le coincidenze saltate, gli appuntamenti persi, le occasioni afferrate, le persone abbracciate. Le notti passate in bianco, le carezze arruffate, gli orgasmi spasmodici, i baci avvolti nelle lacrime. Qualche volta hai avuto l'ardire di sfidare la sorte in storie che eccedevano le tue forze, il mare si è lasciato cavalcare fin quando le onde non ti hanno sbalzato violentemente a riva, lasciandoti esanime. Il cuore frantumato in una miriade di schegge acuminate.
Non sei nato per galleggiare, sprigioni un'energia primitiva che si lascia sedurre, non si fa ingabbiare. Ricorda gli scontri delle placche tettoniche, le eruzioni vulcaniche, il sisma che sbriciola la terra alla ricerca di un nuovo equilibrio, poco importa quanto solido o precario. Questa energia spaventa, molti si allontanano, qualcuno vi si aggrappa e balla con te, sei fatto male però emani luce e calore, scaldi i pensieri e illumini un cammino a cui qualcuno non vuol rinunciare. Nelle intime consonanze.
Tra approdi e derive, siamo storie nelle geografie.
Timoniere o naufrago, conta restare vivi e saperlo raccontare.
Il presente è già passato e il futuro è troppo maturo per essere colto.
Scrissi questa frase quando avevo più o meno vent'anni e riflettevo sulla fugacità di certi transiti. Dopo il crash della community che, fosse dipeso da me, riscontrato l'utilizzo distorto, se non manifestamente malsano, che viene fatto di questi spazi, avrei congelato a tempo indeterminato.
Di mio posso soltanto dire che negli ultimi quindici mesi ho dato ampio sfogo alla mia interiorità, senza filtri, nel bene e nel male, cercando di palesare il mio sentire nei rapporti che mi hanno visto coinvolto. Non sfugge alla mia valutazione il fatto che da troppo tempo non mi sentivo più libero di esternare le emozioni come agli esordi, perché ogni cosa scritta in questo spazio di fatto era potenzialmente passibile di essere usata in modo strumentale nei confronti di persone a me care, con le quali ho intessuto nel corso dei mesi un legame creativo sull'onda di potenti suggestioni che la mente era in grado di creare.
Alla luce di questi risvolti e di un entusiasmo che nel corso del tempo è venuto a scemare, ho deciso di smontare per la seconda volta la mia bacheca e fare reset. Nulla di quello che realmente è contato e mi ha in un certo senso travolto come un'onda salvifica, un'energia viva, è andato perduto. Ho salvato nei box, come tante piccole scatole dei ricordi che di tanto in tanto con estremo piacere sfoglio, i momenti salienti che hanno fatto da cornice alle mie emozioni, con le parole e alcune delle musiche a me care. Così quando voglio mantenere vivo il brivido di certe connessioni, non estenuate dalle tensioni dovute allo stato contingente dei rapporti in un dato istante, mi ritiro a rive e porgo l'orecchio ad un'ideale conchiglia che mi restituisce il suono di importanti legami, oggi come ieri, fondamentali. Energia pura, in quanto tale, vitale.
Senza rimpianti tantomeno malinconie, sono felice di quanto prodotto insieme a persone che hanno dato un senso a questo mio transito che oggi mi trovo a rimettere in discussione. Non so quanto e cosa scriverò, sicuramente allenterò qualcosa. Ammetto di avere un brutto carattere, non è facile scandagliare nelle mie ombre e alle volte alzo autentiche ondate a difesa della mia emotività. Mi riconosco il pregio di essere sempre stato intimamente me stesso in ogni scelta che ho posto in essere, pagandone anche il prezzo all'occorrenza, ma non sono capace di fingere o porre in essere narrazioni di comodo per addomesticare la platea, e non ho intenzione di iniziare a farlo ora. Piuttosto, meglio il silenzio. Non mi esprimo sulla base di valutazioni di comodo, di quel che conviene perché qualcuno legge e interpreta e ci ricama sopra. Ho la mia vita, mai avuto timore di esprimere fragilità e debolezze che reputo fondanti al pari dei punti di forza, non amo i giochi di ruolo e le narrazioni confezionate per mantenere un punto che di fatto non è il mio. Solo perché qualcuno legge e guarda e sentenzia. Tanto il cuore che l'anima si nutrono di autenticità. Sono qui per godere, non amo tirare a campare.
Cross
҉҉ ҈ ҉҉ ҈҉ ҈ ҉҉ ҈ ҉҉
Ma il pozzo più oscuro in me
But the darkest pit in me
Ed è poesia pagana
And it's pagan poetry
(Gigli neri vorticosi totalmente maturi)
(Swirling black lilies totally ripe)
Pulsano (mi svegliano)
They pulsate (they wake me up)
Mi svegliano (pulsano)
They wake me up (pulsate)
Dal mio letargo (svegliami dal mio letargo)
From my hibernating (wake me up from my hibernating)
In apparenza semplicità
On the surface simplicity
͜͜͜͝͝͝͠
͠͡͡
Lo amo, lo amo
I love him, I love him
(Lei lo ama, lei lo ama)
(She loves him, she loves him)
֍֎֍֎
ƤĄĢĄŅ ƤƠƎŢŖƳ
Auguri Mist^