Profilo BACHECA 506
Non puoi...
hai la febbre e non stai bene...
non sei nel pieno delle tue forze...
Con tre chitarre salto sul palco.
Ci vuole altro per fermare il lupo bianco.
E mi incanto ancora.
Spesso.
Nonostante tutto, sono ancora in viaggio,
con la voglia di stupirmi e non lasciare nulla di intentato.
La mia anima sbatte nei vicoli come un giornale, che un vento ubriaco trascina stanotte e chissà dove va, ma il mestiere di vivere ancora mi salverà...
Ho intrapreso questo viaggio
avvolto nel silenzio.
Poi ho incontrato te.
Mi hai mostrato
come i ghiacci possano cantare
trasformando i nodi del dolore
in un grido di piacere.
Donna, sai essere aria,
ti tengo tra le labbra,
vibri, tremi, sussurri,
poi voli via.
Celeste nostalgia.
Le ore trascorse a camminare sulle banchine di ghiaccio scorrono interminabili, incontro ad un orizzonte apparentemente immutabile. Cambiano i colori dei riflessi dettati dalla luce del sole, come un caleidoscopio di emozioni che si avvicendano nel cuore. Certe giornate ti accompagna il vento. Se sei fortunato incontri un sussurro melodioso come un canto. Altre volte ti sferza in volto il suo sibilo rauco, ferino. Scortica l'anima, come certi sax.
Gli iceberg insegnano che il ghiaccio che affiora in superficie è solo una parte trascurabile della complessità e grandezza di quello che realmente esiste.
Vale anche e soprattutto per i rapporti nati qui dentro, dove spesso si coltiva l'illusione di comprendere la dinamica di situazioni intricate da poche parole, da un semplice post, facendolo proprio, arrivando persino ad usarlo in modo distorto.
Mai lasciarsi ingannare dalla apparenze, mai fermarsi a ciò che si vede.
E trovare la forza di chiarirsi con le persone cui si vuol bene, anche se a volte può far male.
Piuttosto che popolare
desidero essere indimenticabile.
Comunque, grazie per la considerazione 😉