Ti ricordi quella strada

eravamo io e te ...

Ricordo tutto,

le nuvole stese

ad asciugare in cielo,

le conversazioni

illuminate

nelle gradevoli

giornate,

il vento nei capelli.

le risate,

i tuoni, i fulmini,

il sussurrare dei sogni,

i progetti, le visioni,

le condivisioni.

... e il rock passava lento

sulle nostre discussioni ...

E la voglia di cambiare

lo stato delle cose,

immaginare un senso

creativo e diverso

nelle relazioni

interpersonali,

una rivoluzione musicale

viva, speciale,

ancora attuale.

Nelle infinite connessioni.

 Io sono il pennello

tu la tavolozza di colori

imbrattiamo insieme

il mondo là fuori. 

Senza aver timore

di usarli tutti,

allegri e tristi,

caldi e freddi,

vivaci o sbiaditi.

Anche i segni del tempo

hanno il loro pregio

e i giorni scalfiti

il loro orgoglio indomito.

Autentici, sempre.

Nei silenzi come nei canti.

Accetto di sporgermi

per evitare rimpianti.

Voglio che tu

continui

a scrivere emozioni,

con le tue parole

costruirò

vele ed aquiloni.

Corri attraverso i boschi

sali lungo il crinale dei monti

incontro alla libertà.

E va bene così

Ma guarda, proprio

Tu sei nato

per fare luce

quando gli altri

restano al buio.

La sua voglia di vivere

non si sfama con le parole,

le frasi fatte,

le verità vendute.